La Città Metropolitana di Napoli, partner della RE.A.DY, aderisce alla campagna di comunicazione per il contrasto all’hate speech
Nel nostro Paese il discorso d’odio è sempre più presente, anche e soprattutto in ambito scolastico; il fenomeno è spesso trascurato, se non a volte minimizzato, senza tenere conto degli effetti devastanti che esso può avere sulla vita di relazione delle persone, soprattutto se giovani e/o socialmente più vulnerabili.
In occasione del 17 maggio 2022, Giornata Internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la transfobia e la bifobia (indicata anche con la sigla #IDAHOTB International Day against homophobia, transphobia and biphobia), la Città Metropolitana di Napoli, partner della RE.A.DY, aderisce alla campagna di comunicazione per il contrasto all’hate speech, con particolare attenzione ai giovani e al mondo della scuola.
Nel nostro Paese il discorso d’odio è sempre più presente, anche e soprattutto in ambito scolastico; il fenomeno è spesso trascurato, se non a volte minimizzato, senza tenere conto degli effetti devastanti che esso può avere sulla vita di relazione delle persone, soprattutto se giovani e/o socialmente più vulnerabili.
Il linguaggio d’odio indirizzato contro gli studenti LGBT+ (o percepiti o presunti tali) concretizza un particolare aspetto di bullismo, che tende a deridere e denigrare un compagno o una compagna di scuola riguardo all’orientamento sessuale o l’identità di genere, ricorrendo alla violenza verbale, particolarmente attraverso l’uso dei social network.
L’hate speech colpisce i giovani su particolari aspetti della sfera personale, che sono già difficili da gestire durante gli anni dello sviluppo, e determina per chi lo subisce un continuo stato di stress, che genera ansia, depressione e, nei casi più gravi, finanche tentativi di suicidio.
La tolleranza di un linguaggio basato sulla discriminazione è un fenomeno però che si riflette inevitabilmente sull’intera società. Esso determina infatti un peggioramento dei rapporti tra le persone, che, assuefatte ad un clima tossico, diventano progressivamente più insensibili rispetto ai bisogni dell’altro e meno aperte alla tolleranza ed all’accoglienza.
Il linguaggio d’odio va allora contrastato a tutti i possibili livelli di azione, ed in maniera particolare nelle scuole, che rappresentano il primo e più significativo approccio alla socialità per i più giovani.
“Di fronte alla gravità dei dati e degli episodi sempre più spesso oggetto di cronaca, la Città Metropolitana di Napoli ha accolto con responsabilità l’invito della RE.A.DY (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere) a partecipare a questa campagna di comunicazione per richiamare l’attenzione dei cittadini su un fenomeno preoccupante, che mette in pericolo la serenità dei nostri giovani e rispetto al quale noi adulti abbiamo il dovere di non restare indifferenti” afferma la Consigliera metropolitana, con delega alla Programmazione scolastica ed alle Pari Opportunità, Ilaria Abagnale
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