22 Dicembre 2024
Attualità

La critica della ragion tecnica di Luigi Iannone. Intervista all’autore

Condividi
Anna Tortora

Luigi Iannone collabora alle pagine culturali de Il Giornale. Ha scritto per le pagine culturali del Secolo d’Italia, l’Idipendente e il Roma, per i periodici ‘Panorama’ e ‘Il Borghese’. È autore di diversi libri e nel 2003 ha vinto il Premio Nazionale della Cultura istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

– Ciao Luigi, sono lieta di averti come ospite. Mi parli del tuo nuovo libro, La critica della ragion tecnica?

“È un libro sull’elemento più fascinoso e più invasivo nelle vite di noi moderni. All’inizio ero intimorito dal confronto con i grandi pensatori – in specie del Novecento – che hanno focalizzato tutta la loro attenzione sulla ‘questione della tecnica’, costruendo poi sistemi filosofici e scenari. Poi ho comunque scelto di portarlo a termine e l’ho fatto essenzialmente per due motivi. In primo luogo perché siamo la prima generazione che, oltre a comprendere l’idea della ‘tecnica dell’ambiente’, la vive senza alcun freno inibitore. Non a caso si è coniato il concetto di ‘nativi digitali’, proprio per sottolineare quanto oramai la nostra esistenza sia inserita in una prospettiva sociale e antropologica straordinariamente manipolata. E, infatti, a differenza di quei pensatori, noi siamo i primi che possiamo fare una diretta verifica sperimentale sul campo. Non costruiamo scenari o filosofie e non dobbiamo preconizzare alcun futuro fantascientifico proprio perché il mondo della tecnica è già sotto i nostri occhi; è il nostro mondo. In secondo luogo perché, pur informati del fatto che grazie ad essa, abbiamo sconfitto malattie, alleviato il dolore, reso meno pesante il lavoro e più agevole la nostra permanenza sulla Terra, non abbiamo ancora piena consapevolezza dei suoi aspetti violenti e deteriori. Siamo, dunque, la prima generazione che si rende conto di come ogni paradigma biologico, culturale, politico ed economico subisca delle alterazioni e delle modificazioni anche negative ma che, al contempo, non rinuncia a fare uso della tecnica. La domanda centrale, a cui tengo di rispondere, è perciò questa: la tecnica può essere regolata (e dominata) o essa si fa regola del mondo, ridefinendo da sé il nuovo nomos della Terra?”.

– Passiamo alla Politica. Cosa pensi del Governo Draghi e della posizione del centro destra?

“La mia passione politica, intesa come militanza diretta e indiretta, è scemata da tempo; se non sparita del tutto. Sì limita a qualche commento sarcastico sui social e nulla più. E credo che ciò sia avvenuto anche per le cose che dicevo prima. Ogni Governo nazionale ha, ormai, un campo di azione sempre più limitato. La globalizzazione, il potere dell’economia finanziaria e delle multinazionali, la presenza ingombrante di entità sovranazionali come l’Unione Europea e l’invasività della tecnica ne favoriscono l’irrilevanza. E molti di questi processi sono purtroppo irreversibili. Processi che non approvo – anzi, taluni li detesto – ma che provo sempre a giudicare con freddezza e senza partigianeria, e quindi senza scendere nell’agone della battaglia partitica. Le vicende degli ultimi anni stanno a dimostrare queste mie convinzioni e ciò che è capitato al nostro Paese ne è ancora di più una conferma. Un Parlamento in cui la stragrande maggioranza dei rappresentanti si dichiarava populista, antisistema, contraria alla moneta unica e all’Europa, nel giro di due anni, ha ribaltato le proprie posizioni strategiche per accordare la propria fiducia a Mario Draghi che rappresenta l’opposto di quelle tesi. Probabilmente, visto lo stato comatoso del nostro Paese, qualche risultato positivo lo vedremo. Draghi è uno che sa navigare in mare aperto, e rispetto al dilettantismo e al pressappochismo del Governo precedente, rappresenta un cambio di passo evidente che può portare qualche utilità. Ma, solo rispetto al breve e medio periodo! Sul lungo periodo – come dicevo – vengono guidati da altre forze alle quali i governi nazionali poco possono”.

Ringrazio Luigi Iannone per la piacevole conversazione e gli auguro un buon lavoro.


ILMONITO è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie !
 
ILMONITO crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] - Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.

Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.