La nuova variante del SarsCoV-2 e disagi della sanità italiana
Quando mi trovo di fronte a specialisti e medici di grosso calibro, osservo e cerco di comprendere, non mi sento in grado di emettere giudizi di demolizione verso di loro perché non sono allineati al terrorismo mediatico.
Invito, in questo momento, a riflettere sulle affermazioni del Dottor Bassetti e dell’ex ministro della sanità, il dottor Girolamo Sirchia.
“La nuova variante di SarsCoV-2 che preoccupa l’Inghilterra e i nostri media.
Si tratta di un virus mutato che è stato momentaneamente nominato VUI-202012/01. Sembra più contagioso ovvero che si trasmette più facilmente da un individuo all’altro, ma non più aggressivo o letale. Si tratta ovviamente di ipotesi che andranno confermate da studi ancora in corso. Questa variante sta circolando in maniera importante e frequente nel Sud-Est del Regno Unito.
Cosa è successo al virus?
Ci sono state 17 mutazioni, la più significativa delle quali è la N501Y nella proteina spike che il virus usa per attaccarsi alle cellule umane. Questa mutazione come già detto lo renderebbe più facilmente diffusibile.
Non è la prima mutazione che viene descritta nel mondo e non sarà neanche l’ultima. Simili mutazioni erano già state descritte in Spagna e altri paesi.
I virus mutano continuamente. È il loro modo di vivere: cambiare per sopravvivere. Non si può escludere che questa variante non stia già circolando anche in altri paesi incluso l’Italia. Occorrerà continuare a studiare il genoma virale dei ceppi di virus isolati nel nostro paese.
I vaccini già approvati o ancora in studio funzioneranno lo stesso in quanto i vaccini fanno produrre al nostro corpo anticorpi contro molte parti della proteina spike e la mutazione descritta riguarda solamente una piccola parte.
Quindi no panic.
Vigiliamo, studiamo e continuiamo con il piano vaccini”.
Matteo Bassetti
Ma c’è qualcosa che andrebbe rivisto. Non possiamo stare chiusi ancora per molto.
E la sanità in Italia è quella che è.
“Per anni è stato bloccato il turnover dei medici negli ospedali, i primari sono stati sostituiti da aiuti facenti funzioni, gli stipendi sono i più bassi d’ Europa, i medici di base sono andati in pensione e non avevamo nuovi medici per sostituirli. I posti nelle scuole di specialità erano di numero largamente inferiore al fabbisogno, nulla è stato fatto per frenare la emigrazione dei giovani medici italiani, non è stato attuato nessuno strumento di motivazione e riconoscimento del merito. Oggi, mancano i medici specialisti e generici e vengono fatti bandi che offrono contratti precari, con salari ridicoli, per posizioni Covid cioè ad alto rischio. Questi sono coloro che decidono la sanità in Italia. Gente a cui non affideresti nemmeno la gestione di una impresa minore”.
Girolamo Sirchia
Alcuni sono ancora chini alla ricerca di una formula che gli cambi la vita, piuttosto di valutare i fatti e di nutrire ammirazione per qualcosa che evidentemente gli è sfuggita strada facendo o che non hanno afferrato.
E se qualcuno, al contrario loro, riesce a muovere montagne o porta alla fine il risultato (siamo ancora in pandemia), perché devono sminuire o osteggiare il proprio percorso?
La verità è che accettare i propri limiti sta diventando più fastidioso del virus.
Cerchiamo di uscire quanto prima da questo incubo e che il Governo si attivi ad operare con più serietà. È giunto il momento.
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