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La risposta di Israele ad Hamas cambierà la geopolitica in Medio Oriente

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Anna Tortora

“Ma veramente gli uomini di Hamas pensano di poter abbattere lo Stato d’Israele con atti terroristici? Se lo pensano, sono dei pericolosi illusi. Come cinquant’anni fa, in occasione della guerra dello Yom Kippur, Israele supererà la sorpresa iniziale del proditorio attacco e  e infliggerà al nemico una punzione tale che occorrerà attendere altri cinquant’anni prima che i terroristi di Gaza possano pensare di attaccare nuovamente Tel Aviv.  Chi ci rimette di più in questa tragica iniziativa è, in ogni caso, la popolazione palestinese, costretta a subire – senza colpa – i lutti e i danni che provocherà la legittima controffensiva israeliana. Di questo la popolazione palestinese può ringraziare Hamas e i suoi terroristi!

Gli uomini di Hamas hanno dimostrato di essere solo delle belve umane, che provano piacere nell’uccidere le loro vittime. Non sono guerriglieri che si battono per una causa, sono assassini di massa che agiscono con l’alibi della religione. Chissà come avranno goduto nel trucidare i giovani che partecipavano a una festa. Sarà stato senza dubbio spassoso per loro uccidere persone disarmate e terrorizzate, non in grado di difendersi. Un elettrizzante tiro al piccione! In fin dei conti si trattava solo di ebrei, che valgono meno dei piccioni. I nazisti non avrebbero fatto meglio. Dove sono le condanne, senza sì e senza ma, del mondo islamico cosiddetto moderato?  Se ci sono, sono piene di sospetti distinguo, di sì però, ma però ecc. Alcuni si spingono addirittura a evocare la necessità di promuovere processi di pace.  Parole vuote. Non sembra proprio il momento. Trattare su che cosa? Si può trattare con chi ti vuole cancellare dalla faccia del terra? Con chi pensa che non hai il diritto di vivere? Con chi ti vuole a tutti costi uccidere, puoi reagire solo in due modi: o scappi lontano o uccidi il tuo potenziale assassino. E, statene certi, Israele non scapperà!
Bambini trucidati e decapitati. Ragazzi falciati a colpi di mitra mentre ballavano. No! No! Inaccettabile. Hamas ha oltrepassato il punto di non ritorno.  Gli israeliani non potranno mai dimenticare i volti di queste vittime innocenti e non ci potrà essere un “negoziato” con chi si è macchiato di crimini che riportano l’uomo allo stato selvaggio. Inutile affrettarsi a cercare mediatori e negoziatori.  Israele, che si batte per la propria esistenza per chi non l’avesse ancora capito, darà questa volta una risposta “definitva” ad Hamas. In altre parole non si fermerà finché non lo avrà distrutto.
E perché Hamas non autorizza  i civili a lasciare Gaza city, dopo gli avvertimenti d’Israele? Verrebbe il leggero sospetto che li voglia utilizzare come scudi umani…ma no, honni soit qui mal y pense…Ci saranno altre e più  nobili ragioni…”
Domenico Vecchioni, ambasciatore
La risposta di Israele cambierà la geopolitica nel Medioriente? Sicuramente.
E nell’Occidente cosa è cambiato?
“Il Medio Oriente paga un prezzo molto alto per la sconfitta di Trump tre anni fa. Avremmo forse già da due anni un accordo tra Israele e l’Arabia Saudita.” Germano Dottori, consigliere scientifico di Limes

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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.