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La Russia e i Paesi ostili – Le forniture energetiche diventano un problema

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Anna Tortora

L’Ungheria ha emesso un decreto che vieta la fornitura di armi all’Ucraina.
La Russia è pronta a fermare le operazioni belliche in Ucraina “in un attimo” se Kiev accetterà le condizioni di Mosca. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un’intervista telefonica a Reuters.
La Russia, spiega Peskov, chiede all’Ucraina di interrompere le azioni militari, incorporare la neutralità nella propria
Costituzione, riconoscere la Crimea come territorio russo e riconoscere le repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk come Stati indipendenti.
Il Primo ministro tedesco Scholz ha dichiarato che le importazioni di energia russa sono essenziali per l’Europa e che la Germania non andrà avanti con le sanzioni contro la Russia.
E anche il Ministro Luigi Di Maio si dimostra più riflessivo…
“Questa guerra si risolve solo con una soluzione diplomatica, non con un’altra guerra.
Adesso serve subito un cessate il fuoco per mettere al sicuro bambini, persone disabili, intere famiglie che fuggono dai bombardamenti dell’esercito russo.
Continueremo a portare avanti un forte pressing diplomatico.”
Bene…
“Il caro gasolio non permette più di sostenere l’attività di pesca e il comparto ha deciso di fermarsi. Queste le parole dell’Associazione produttori Pesca dopo aver proclamato lo sciopero del settore per una settimana. Dopo gli autotrasportatori ora anche i pescatori vanno verso il disastro.
La transizione ecologica era un bluff. Oggi ci raccontano solo più di petrolio e carbone…Di Maio ci dice che compreremo gas dal Qatar, dove ci sono gli schiavi e tagliano le mani… quanta ipocrisia.”
Marco Rizzo, PC

“Quando noi e voi, cari amici, rimarremo al buio ed al gelo, sarà giusto andare ad abitare in casa di molti politicanti allo sbaraglio, fra i quali, gli autori delle seguenti affermazioni:
Luigi Di Maio (5 stelle): – Grazie al M5S sono state bloccate 150 trivelle petrolifere -.
Barbara Lezzi (5stelle): -Il gas non.serve all’Italia e nemmeno all’Europa -.
Massimo D’Alema: – Porteremo in Parlamento risoluzione per fermare lavori del gasdotto TAP -.
Michele Emiliano (Pd): – Legittimo il referendum contro le trivelle -..”
Giancarlo Lehner, giornalista e scrittore, già parlamentare della Repubblica

Mentre, in Gran Bretagna, Boris Johnson annuncia una nuova strategia energetica per tagliare fuori i rifornimenti di gas e petrolio russo.
Tutta l’Unione europea è nella black list: il governo russo ha approvato una lista di “Paesi ostili” per aver applicato o per essersi uniti a sanzioni contro Mosca nella quale compare anche l’Italia. Lo riferisce la Tass. La lista comprende tra gli altri gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, il Giappone, la Corea del Sud, l’Australia, la Nuova Zelanda, la Svizzera.
Mentre il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, parla di “amicizia duratura” con la Russia, un’amicizia che è ‘solida come una roccia’, affermando che i due Paesi contribuiscono a portare “pace e stabilità nel mondo”
Inoltre, “La Cina è disposta a continuare a svolgere un ruolo costruttivo per facilitare il dialogo Russia-Ucraina per la pace e a collaborare a fianco della comunità internazionale per svolgere la mediazione necessaria”.

“Putin sta riscrivendo la geografia, in asse con Cina, India e 20 paesi africani. L’Europa e la Nato devono rispondere in modo unitario. Per questo serve una leader come Angela Merkel ”
Matteo Renzi, Italia Viva

Merkel o meno, è innegabile un cambiamento e non è detto che l’Italia ne tragga beneficio.


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.