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La scelta di candidarsi a sindaco di Napoli e il lavoro del Governo Draghi. Intervista all’on. Gennaro Migliore, Italia.

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Anna Tortora

In un momento critico, come quello che stiamo vivendo, ragione e sentimento avvertono l’esigenza di elaborare modelli nuovi e questa esigenza finisce con l’assumere una grande importanza.

Una fase di rielaborazione che vede in uomini forti la possibilità di guardare al futuro con ottimismo e determinazione.
D. La sua proposta di candidatura a sindaco di Napoli è stata una scelta importante, legata sicuramente all’amore per la sua città .
R.”Direi che è una scelta che ho fatto soprattutto per amore della mia città. Napoli ha dei problemi, ma ha anche molte potenzialità. Si tratta di una delle capitali del Mediterraneo e come tale deve essere valorizzata, non solamente una delle più importanti città italiane ma davvero uno dei punti di approdo del Mediterraneo. Noi abbiamo il dovere di investire su una buona amministrazione che punti, decisamente, a ricostruire il rapporto tra cittadini, amministrazioni e imprese, in modo tale che si possano utilizzare bene i fondi del Recovery, del Piano resilienza e ripresa, e, ovviamente, si possa essere attrattivi per gli investitori privati”.
D. Il Premier Mario Draghi ha detto “Senza il Sud non c’è futuro per il Paese”. I fondi ci sono e ci sarà da lavorare. Cosa ne pensa ?
R. “Penso che, innanzitutto, noi abbiamo ricevuto questa montagna di soldi per il Sud, perché in Europa i criteri per l’assegnazione dei fondi era quella relativa a tre parametri: popolazione, tasso di disoccupazione e reddito pro capite. Siccome i due ultimi, tasso di disoccupazione e reddito pro capite basso, per quanto riguarda il Sud, sono proprio della nostra realtà, questi soldi sono stati dati anche per ridurre il gap Nord e Sud. Noi dobbiamo investire su due assi fondamentalmente, il primo è quello di infrastrutture che siano utili per il rilancio del nostro Mezzogiorno; il secondo è quello di investire sulle potenzialità sociali, a partire dal contrasto alla povertà educativa che soprattutto nelle aree meridionali e metropolitane del Sud è molto forte. Bisogna dare un nuovo impulso a quell’idea di ricostruzione della città, con le ricostruzioni urbane che sono indispensabili a Bagnoli e a Napoli Est, ovviamente”.
D. Italia viva è un po’ la protagonista del Governo Draghi. Il cambio di passo c’è stato rispetto al governo Conte. Come sta procedendo e cosa si deve ancora fare?
R. “Sicuramente c’è stato un cambio di passo e credo che sarà sempre più significativo soprattutto quando, avendo raggiunto le 500000 vaccinazioni al giorno, si potrà vaccinare la quota di persone necessaria per raggiungere l’immunità di popolazione. Poi, con Draghi alla guida, possiamo avere un prestigio e una credibilità internazionale che non avremmo avuto con il Governo precedente”.
D. A proposito di vaccini, il generale Figliuolo sta facendo davvero un lavoro eccellente, eppure qualcuno lo ha attaccato sulla divisa. Un suo parere su questa cosa.
R. “Io penso che Figliuolo sia una risorsa fondamentale per il nostro Paese, lui la divisa la onora quindi, per me, l’importante è che ci sia e che abbia dato gambe ad una aspirazione, che era quella del piano vaccinale, che dovesse procedere più speditamente possibile.
Voglio far notare che solo per un rallentamento delle forniture non abbiamo raggiunto ben prima le cinquecentomila vaccinazioni, il che significa che la logistica sta funzionando a dovere”.
Una meta, quella delle vaccinazioni per tutti, è stata quasi raggiunta e tutti i cittadini italiani vogliono tornare alla loro vita. Le risorse ci sono, ora bisogna solo lavorare per il Sud e per  tutto il Paese.
Ringrazio l’on. Gennaro Migliore per la piacevole conversazione.

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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.