La sinistra unita al gaypride e l’ inciucio arancione. Disinformazione e stronzate della campagna elettorale napoletana.
Il gossip politico non si è fatto attendere neanche questa settimana. Dai privati incontri della assessora Clemente con il magistrato Maresca al megavaffa di Grillo a Conte che sarebbe uno dei big sostenitori dell’ ing. Gaetano Manfredi. La matassa dell’inciucio arancione secondo cui circolavano voci insistenti su un presunto accordo con l’ assessora si é sciolta grazie al presidente dalla seconda municipalita’ Francesco Chirico il quale e’ scappato dalla lista civica di Maresca marchiandolo come uomo di destra. Insomma se fino al giorno prima tale Chirico decantava le doti civiche di Catello Maresca, una volta fallita la trattativa partita gia’ impossibile con la Clemente dietro la sua manovra e di Alessandro Nardi, si è mostrato davvero poco sportivo offendendo il progetto politico del magistrato che per il momento sembra essere ancora nella famosa fase di ascolto. Cosa ci sara’ d’ ascoltare ancora ce lo stiamo chiedendo … pero’ intanto non si puo’ negare una uscita pubblica di Maresca piu’ che politica ad Ottaviano con un’eminenza grigia di Forza Italia come Aldo Patriciello.
Nel frattempo arrivano le reazioni del Presidente De Luca al turismo politico del ministro Speranza a sostegno del candidato sindaco del Pd e del Movimento 5 stelle. Il Presidente della Regione ha chiesto senza troppa filosofia le dimissioni di Speranza oltre a dichiarare di pensare prima alla salute che alla competizione per le amministrative della citta’ metropolitana. In compenso pero’ il rettore raccoglie il supporto di Massimo D’Alema ed appare ancora piu’ sanguinaria la guerra di corrente interna al Pd che richiama in gioco anche Giuseppe Conte oramai. Dalla rottura con il padre grillino di inizio settimana pare che la mediazione sia la strada da percorrere benche’ la regia dell’ex premier vada in senso contrario all’ interesse del gruppo degli stellati “puri”.
Il sabato napoletano si conclude con la parata della sinistra unita per il gaypride ma contro le regole anti-covid. Tutti i candidati a sindaco dell’area hanno dato un cenno di adesione ma stavolta Antonio Bassolino ha vinto la sfida sfoggiando una polo rosa per immedesimarsi tra la folla. Piu’ a suo agio invece il sindaco Luigi De Magistris che e’ stato immortalato in una danza della panza avvinghiato a partecipanti del pride oscurando la Clemente. E Maresca? Forse era ad uno dei cento gazebo per la raccolta delle firme sulla giustizia o alla contromanifestazione sul ddl Zan? No, era alla Fiera del libro.
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