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La Von Der Leyen ha fatto un autogol

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Anna Tortora

“Vedremo l’esito delle elezioni in Italia. Se le cose vanno in una situazione difficile, ho parlato di Ungheria e Polonia, abbiamo gli strumenti. E le persone, a cui un Governo è tenuto a rispondere, giocano un ruolo importante”.
Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, rispondendo a una domanda sul futuro dello Stato di diritto in Italia dopo le elezioni di domenica, durante un evento all’Università di Princeton negli Stati Uniti.
Sembra quasi una minaccia.
“Di nuovo lei, la baronessa Ursula von der Leyen. Non è certo Ottone von Bismarck – altro livello, altra storia -, eppure si atteggia a grande statista. Ma lo fa con messaggi e allusioni, diretti e indiretti, cioè tramite pizzini. Come don Calogero/don Mario.
«Vedremo il risultato del voto in Italia – dice la baronessa -. Se le cose andranno nella direzione sbagliata, come nel caso di Polonia e Ungheria, abbiamo gli strumenti. Se invece le cose vanno per il verso giusto…». E quale sarebbe la direzione sbagliata di una elezione democratica? Quale invece sarebbe il verso giusto? Quali sono gli strumenti per raddrizzare ciò che secondo la baronessa e il suo clan è “storto” o sbagliato? La forza? I fucili? O, peggio, i soldi stampati dalla Bce? Quelli che la baronessa e il suo clan non vorrebbero più dare a Polonia e Ungheria perché, dice la signora, lì sono a rischio «valori come la democrazia e i diritti fondamentali»? (Mentre in Ucraina, si sa, democrazia e diritti sono fortissimi, quasi quanto è fortissima la corruzione).
Domanda: se Berlusconi sarebbe “eversivo” (secondo Tronfietto Calenda, mentre il suo alleato Renzi ha preso le distanze da von der Leyen) per ciò che ha detto sulla Russia e sul pupazzo di pezza Zelensky, questa qui cos’è? Chi le dà l’autorità di intervenire negli affari interni italiani con questa arroganza? In altre gentili parole, checcazzo vuole?”
Carlo Vulpio, giornalista e scrittore

“Ma la UE è loro proprietà? Questo atteggiamento padronale dei tedeschi che pretendono che l’Italia resti sottomessa, atteggiamento padronale ribadito alla vigilia delle nostre elezioni, è un autogol che dovrebbe mettere in discussione la poltrona della Von Der Leyen.Fra l’altro..”
Antonio Socci, giornalista e scrittore


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.