Attualità

L’amicizia spezzata tra il popolo ebraico e quello iraniano. Scenari terribili di una escalation evitata

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Anna Tortora

Iran e Israele, un’amicizia spezzata e poi degenerata con atti terribili che vediamo oggi.

Il giornalista Gerardo Verolino mostra, a riguardo,  una foto degli anni ’70 e scrive: “Israeliani che festeggiano, negli anni 70, Purim nell’Ambasciata di Teheran. Il legame fraterno, che univa il popolo ebraico a quello iraniano, fu spezzato di colpo dall’avvento del khomeinismo che, fra le tante atrocità, promosse una violenta campagna di odio antisemita, degenerata fino al lancio dei missili di oggi.”
Infatti…
“È arrivata la risposta d’Israele all’attacco iraniano dei 300 missili e droni. Risposta abbastanza contenuta mi pare, come era del resto un po’ nelle previsioni, per evitare un’ulteriore escalation, ma allo stesso tempo sufficiente per mandare un segnale chiaro alla guida suprema dell’Iran, Ali Khameniei (nel giorno del suo 85° compleanno!) : Tel Aviv ha le capacità di colpire le installazioni nucleari del Paese. Il bombardamento dei droni israeliani, infatti, è avvenuto proprio nella provincia di Isfahan, dove si trovano alcune installazioni nucleari (accuratamente evitate)…Per il momento dunque si può supporre che il rischio di una guerra totale tra i due paesi si sia attenuato. La quadratura del cerchio per Israele è ora come farla finita con Hamas e come liberare gli ostaggi, per la cui liberazione peraltro non c’è stata una una convinta e forte mobilitazione internazionale nei confronti di Hamas. In Italia anzi  sedicenti studenti invocano nei campus universitari la “Palestina libera”, libera cioè dagli ebrei e da Israele, senza rendersi conto che così facendo dimostrano di auspicare una seconda e più terribile Shoah . Che vergogna! Ma in Italia non c’è la legge del 25 giugno 1993 n.205 che sanziona e condanna frasi, gesti, azioni e slogan che incitano all’odio e alla discriminazione razziale e religiosa? Che devono fare di più questi manifestanti per dimostrare il loro razzismo e antisemitismo?” Domenico Vecchioni, storico e già ambasciatore d’Italia
Si evita l’escalation, ma non le manifestazioni indecenti e violente.

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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.