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L’Europa in subbuglio, ma c’è l’auto elettrica

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Anna Tortora

Evviva, avremo l’auto elettrica! Cosa importa se i costi di diesel e benzina sono alle stelle.
“A un osservatore spassionato l’Unione europea appare oggi intenta ostinatamente a devastare in ogni modo possibile la vita dei propri cittadini e delle proprie società.
Imponendo il passaggio obbligato alle auto elettriche in ossequio al culto idolatrico del dio Green il direttorio dirigista che vuole controllare le vite degli europei
– aumenta a dismisura l’inquinamento (l’energia elettrica si produce oggi ancora prevalentemente con centrali a combustibili fossili, le batterie esauste sono dannose all’ambiente più delle scorie nucleari);
– distrugge interi comparti economici provocando il fallimento di migliaia di imprese e milioni di disoccupati;
– rende l’Europa sempre più dipendente da materie prime che non possiede (i metalli importati da Cina, Russia, Africa) e da produzioni quasi soltanto altrui (le batterie cinesi);
– costringe gli utenti, le aziende, i lavoratori a un aggravio spropositato delle spese, impoverendo le società e provocando un’impennata dell’inflazione;
– fa peggiorare drasticamente la qualità della vita di tutti, costringendo a viaggi più scomodi, ricariche lunghe e frequenti.
Aumentando le imposte indirette su tutti i prodotti considerati, con giudizio unilaterale e ideologico, inquinanti rispetto all’obiettivo folle della “neutralità climatica” produce un ulteriore circolo di inflazione/recessione/miseria.
Allineandosi a testa bassa alla guerra voluta dall’amministrazione Biden e dal deep state statunitense contro la Russia mette in cronico pericolo la sicurezza dei propri paesi membri, strangola le loro economie privandole delle materie prime, impone costi altissimi per l’obbligato aumento delle spese militari, destabilizza il Mediterraneo del Sud e il Medio Oriente alimentando rivolte e ulteriori ondate migratorie fuori controllo.
Si aggiunga a ciò la decennale politica del Quantitative easing, aggravata dai piani sconsiderati di ulteriore spesa pubblica come il Pnrr, i bonus, i sussidi, che genera aumento di una già intollerabile pressione fiscale, e ora, con l’inevitabile stretta dei tassi d’interesse, porterà in breve probabilmente al collasso dei conti pubblici e al default dei paesi più esposti, con conseguente volatilizzazione dei risparmi privati e sostanziale sequestro delle proprietà.
Guardando a tutto questo sfacelo scientemente, artificialmente prodotto l’unica domanda che sorge spontanea è: siamo di fronte a follia o a un disegno razionale? È colpa (incompetenza, ideologizzazione, retorica) o dolo?
Io ho sempre propeso per la prima risposta. Ma ora comincio seriamente a considerare la seconda: un progetto di eutanasia, anzi kakotanasia, “tanatopolitica” di classi dirigenti suicide-omicide.”
Eugenio Capozzi, storico

A proposito di disagi…
“Il PD ‘sceglie il futuro’ devastando le industrie automobilistiche europee e arricchendo la Cina, monopolista delle batterie. Nel complesso l’Europa si impoverisce, e la Cina aumenta le emissioni CO2.”
Lucio Malan, Fratelli d’Italia

“La mobilità con auto (elettriche, costosissime e dotate di posto auto) sarà riservata solo alle élite. Per il popolo solo smartworking e trasporti pubblici malandati, nessuna socialità, solo sfruttamento e basso ruolo da consumatori.”
Marco Rizzo, PC

“Quindi, ricapitolando, 3-4 anni per renderci indipendenti dalla Russia per l’energia e una decina per essere dipendenti dalla Cina per l’auto elettrica.”
Leonardo Panetta, giornalista

“Giorgetti: “Il voto europeo sull’auto elettrica fa un grande regalo alla Cina.”
Giancarlo Giorgetti, ministro dello sviluppo economico, Lega

“Non illudetevi: con l’auto elettrica lo smog resterà.”
Alessandro Sallusti, direttore di Libero


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.