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L’importanza strategica dell’Innovazione Digitale nel Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata

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di Giancarlo De Leo Consulente in Editoria Medico-Scientifica e Sanità Digitale, Socio e Segretario dell’Osservatorio Sanità Digitale dell’Associazione Italian Digital Revolution (AIDR)

L’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) è una formula assistenziale dedicata agli anziani e a tutte le persone che non sono autosufficienti. Un’assistenza che si svolge presso il malato che ne ha necessità, sia che si tratti di un anziano che di un soggetto affetto da una malattia invasiva.

Si tratta di una formula che ha alla sua base due capisaldi fondamentali:

umanizzazione delle cure e prossimità al malato.

Una soluzione che alleggerisce il peso affrontato dalle strutture ospedaliere, perché cura ed assiste il malato presso la sua abitazione.

Chi sceglie di avvalersi dei servizi ADI in genere affronta dei problemi che hanno la necessità di essere gestiti quotidianamente. Si tratta di trattamenti medici, ma anche di supporto infermieristico e di terapie riabilitative.

Tra le possibilità di aiuto ci sono anche dei servizi socio-assistenziali estremamente importanti.

L’ADI viene effettuata a domicilio e per il richiedente non ha nessun costo perché le spese sono sostenute dal Servizio Sanitario Nazionale.

Si tratta di un sostegno che, in base alle necessità effettive, può coprire alcuni giorni della settimana, oppure funzionare 7 giorni su 7 e che riguarda sia il piano infermieristico, che il sociale e il fisioterapico, insieme ad alcune visite specialistiche.

Per quello che riguarda la domanda l’iter può variare a seconda della regione di residenza e della Asl competente. La richiesta dovrebbe partire dal medico di base, ma può essere avanzata anche da uno specialista ospedaliero, dagli assistenti sociali o da un distretto sanitario.

La domanda passa al vaglio dell’Unità Valutativa Multidimensionale (UVM), che redige il Piano di Assistenza Individualizzato (PAI),  con il programma (dove sono specificate le figure specialistiche necessarie e le modalità terapeutiche da attuare nei confronti del beneficiario) e la terapia adatta al paziente.

Una best practice di Sperimentazione Gestionale di Assistenza Domiciliare Integrata: Il progetto ADIGest dell’ASL di Brindisi

Il progetto ADIGest nasce dalla volontà dell’ASL di Brindisi di realizzare una sperimentazione Gestionale di Assistenza Domiciliare Integrata costituendo un Partenariato Pubblico Privato tra l’ASL ed un soggetto privato. L’intento è migliorare il servizio a parità di costi e beneficiare di tutti i vantaggi derivanti da una concreta riorganizzazione del servizio ADI nell’intera provincia di Brindisi in maniera efficiente ed efficace: efficiente attraverso una riallocazione razionale di costi ed oneri, efficace perché punta ad un’elevata offerta e ad un elevato standard di qualità percepita del servizio nella popolazione.

Dopo quasi due anni dall’articolo eHealth, quanto è importante il digitale nel servizio di assistenza domiciliare Integrata?, anche alla luce dell’attuale emergenza pandemica, si intendono approfondire i dettagli degli sviluppi del progetto e le sue prospettive future in termini di replicabilità.

Tutto l’operato dell’Assistenza Domiciliare Integrata dell’ASL di Brindisi è guidato da una piattaforma informatica adattata su misura per il servizio: ADIGest, realizzata dalla società THCS srl, e utilizzata dall’ 1 dicembre 2016. Ad oggi si è perseguito un obiettivo principale: digitalizzare il processo di erogazione dell’Assistenza Domiciliare in tutte le sue sfaccettature con l’ambizioso fine di ottimizzarne l’efficienza e l’efficacia gestionali ed operative. Il tutto mantenendo il requisito di rendere l’esperienza facilmente replicabile in altre realtà, come previsto dal Progetto di Sperimentazione Gestionale, approvato dalla Regione Puglia e dall’ASL di Brindisi.

In linea con il Progetto di Sperimentazione, che prevede la Revisione Sistematica dei Processi, è stato avviato un considerevole aggiornamento del sistema, concepito grazie all’esperienza maturata nei primi anni di servizio e che prevede una ottimizzazione resa possibile dalle evoluzioni tecnologiche attuali. Ci si è quindi posto l’obiettivo di migliorare la produttività dei servizi, modificandoli ed integrandoli con aggiuntive funzionalità, tra le quali alcune si sono rese indispensabili alla luce dell’emergenza CoViD-19, come:

  1. Il miglioramento del Sistema Presa in carico e Capacità produttiva RTI ADI.

     Durante i primi anni di esercizio è emersa la necessità di aumentare le prestazioni domiciliari fino ad arrivare, in certi periodi, a raddoppiare il numero di accessi richiesti rispetto a quelli previsti in fase di gara. E’ stato quindi implementato un sistema che ottimizza il monitoraggio:

  • dell’attività programmata per periodo di riferimento (annuale, semestrale, quadrimestrale, trimestrale o mensile);
  • dell’impegnato, ovvero quanto corrispondente alle attività previste dai Piani Individuali già acquisiti;
  • della potenzialità di erogazione futura, in base al personale contrattualizzato.
  1. Il sistema di monitoraggio CoViD-19

     Gli operatori domiciliari nell’erogazione del servizio ADI hanno un evidente elevato rischio di contagio (e di trasmissione) da CoViD-19, poiché ognuno entra quotidianamente in circa dieci domicili diversi.

E’ stato implementato un modulo nella piattaforma, che consente il monitoraggio continuo della condizione dell’Assistito tramite un aggiornamento della Scheda di Valutazione del Rischio al Coronavirus. E’ stato messo a disposizione del Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata dell’ASL di Brindisi (Soggetto erogatore, Distretti Sociosanitari, PUA – Porte Uniche di Accesso), per agevolare il processo di “collegamento” virtuale delle persone in assistenza con il sistema sanitario, siano essi ADI che persone in isolamento domiciliare. Il modulo semplifica e digitalizza interamente il processo di produzione della Scheda, rendendolo compliance ai requisiti di garanzia della privacy e garantendo che venga mantenuta traccia nel tempo delle rilevazioni effettuate.

  1. Smart working del personale amministrativo, teleconferenza e formazione a distanza

L’emergenza pandemica ha reso necessario e auspicabile l’adozione dello strumento di smartworking per il personale amministrativo e l’introduzione nel sistema di modalità di collegamento a distanza per le riunioni tra Operatori, tra ASL e Partner privato, tra Operatori e Medici, ecc… e per le attività formative. Sono state implementate tali funzionalità fruibili a distanza e con un corretto monitoraggio delle attività svolte, contribuendo così a tenere in vita la sperimentazione e, al contempo, evitare il contatto ravvicinato.

Oggi il sistema ADIGest mira ad offrire un servizio completo di digitalizzazione a tutti gli stakeholder del servizio di Assistenza Domiciliare, non ultimo il cittadino, al quale si intende offrire un servizio migliore, una maggiore consapevolezza del processo assistenziale a lui rivolto ed una maggiore responsabilizzazione verso la propria salute, anche grazie all’utilizzo di un Assistente Virtuale – Avatar con cui conversare in linguaggio naturale. Il tutto in un processo smart ed efficace e nel rispetto degli standard previsti nelle Linee Guida Regionali per le Cure Domiciliari che gli permetterebbe di consultare:

–    Stato dell’arte di pratiche e richieste;

–    Calendario di esami o prestazioni prenotate o erogate con gli operatori coinvolti e i loro riferimenti;

–    Dimissioni ospedaliere, piani fisiatrici, Risultati di referti;

–    Indici e dati in generale, anche personalizzabili per livello assistenziale o patologia.

Aver digitalizzato l’intero servizio ha permesso di conseguire diversi obiettivi fondamentali:

  • L’aumento degli assistiti in carico è passato da circa 1.600 a 2.500 dopo i primi sei mesi di attività, sarebbe impensabile gestire questi numeri carta e penna e recentemente leggermente calato solo a causa della pandemia in corso;
  • La possibilità di monitorare in tempo reale le attività svolte a domicilio dagli operatori sanitari;
  • L’opportunità, per assistiti/caregiver e MMG, di consultare la Scheda Domiciliare Integrata, nella quale possono essere inseriti anche parametri vitali e altri dati di monitoraggio in telemedicina;
  • La riduzione degli errori prima causati dalle operazioni svolte manualmente. Questo è riscontrabile ad esempio negli errori di trasmissione al sistema regionale che, se prima si attestavano su una percentuale pari a circa il 10%, oggi hanno un margine di errore quasi nullo (nel mese di gennaio 2021 si sono registrati solo 9 errori su più di 26.000 accessi inviati, meno dello 0,4 0/00.

L’innovazione apportata è stata innanzitutto organizzativa e di processo, quindi tecnologica per il perseguimento degli obiettivi di Digitalizzazione in Sanità e seguendo un modello User Driven.

La qualità del sistema è sovente riportata in articoli di giornale, inoltre il Sistema ADIGest, presentato al contest lanciato da FPA e Allea con il supporto incondizionato di Teva Italia durante il Forum dell’innovazione per la Salute del 2017 ha ricevuto due premi: il Premio InnovaS@lute2017 “Innovatore 2017” e il Riconoscimento speciale TEVA nell’ambito “Infrastruttura di comunicazione e collaborazione tra strutture, professionisti e amministrazioni” ed oggi è uno dei 10 finalisti nazionali del premio eHealth4all.

Nelle linee guida per la predisposizione dei progetti che comporranno il PNRR, un capitolo importante di questo documento è dedicato alla riforma della Pubblica Amministrazione, si legge che “Modernizzare il Paese significa, anzitutto, disporre di una Pubblica Amministrazione efficiente, digitalizzata, ben organizzata e sburocratizzata, veramente al servizio del cittadino.” Ebbene, l’esperienza ADIGest è ormai consolidata da più di quattro anni di esercizio e costantemente aggiornata in termini tecnologici ed è trasferibile in qualsiasi realtà che eroghi servizi di Assistenza Domiciliare, sia pubblica che privata, che può replicare il modello organizzativo, gestionale e tecnologico adottato nel servizio reso nella provincia di Brindisi.


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