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L’Iran attacca. Ma il vero nemico di Israele resta Hamas

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Anna Tortora

L’Iran ha fatto appello a Israele affinché non reagisca al suo attacco, in quanto obbligato al raid contro il consolato di Damasco “La questione può considerarsi chiusa così”, ha detto la rappresentanza iraniana all’Onu. “Ma se il regime israeliano commetterà un nuovo errore, la risposta sarà considerevolmente più dura”
“170 droni, 30 missili da crociera e 120 missili balistici sono stati lanciati dall’Iran contro Israele. Una vera dichiarazione di guerra. Un attacco in grande stile, per fortuna senza grandi conseguenze, perchè quasi tutti i velivoli sono stati intercettati e distrutti dal sofisticato sistema di difesa israeliano. Ora mi aspetto che tutte le belle anime che discettano sull’eccesso di legittima difesa d’Israele, esprimano analoga condanna per la sproporzione della risposta di Teheran. 320 tra droni e missili e non è finita! Come mi piacerebbe sentire, più decise e forti, le voci di condanna di Hamas, che ha scatenato l’inferno in Medio Oriente. Hamas, che trattiene innocenti ostaggi civili che dovrebbero invece essere liberati subito e senza condizioni, perché nulla hanno a che vedere con la guerra o con il terrorismo. Hamas, che coraggiosamente si mimetizza, facendosene scudo, tra la popolazione civile di Gaza, moltiplicando fatalmente il numero delle vittime dei bombardamenti israeliani. Hamas, che si compiace dell’altro numero delle vittime civili, tutti martiri che meriteranno un posto speciale nel paradiso islamico (come ha fatto di recente Ismail Haniyeh, capo politico di Hamas, che si è compiaciuto – dal Qatar dove è scappato – di aver perso tre figli e quattro nipoti, e – sempre dal Qatar – ha ringraziato Dio per l’onore che gli è stato concesso). Hamas, che continua ad avere come fine supremo la distruzione dello Stato d’Israele e l’annientamento degli ebrei in vista della fondazione di una Palestina islamica, finalmente “jewish free”. Ecco, quando avrò sentito queste voci di condanna di Hamas, capirò forse meglio le voci di condanna d’Israele per il suo eccesso nella legittima difesa, la difesa del suo diritto a esistere.” Domenico Vecchioni, storico e già ambasciatore d’Italia


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.