Maddaloni, “Inno a Sant’Aniello” di don Battista Scialdone de #iorestoacasa #assbarchetta
MADDALONI (Caserta) – Quest’oggi 13 dicembre 2020 giorno dedicato a Santa Lucia prende vita la due giorni, quella del 13 dicembre e del 14 dicembre, quest’ultimo dedicato a Sant’Aniello che nella tradizione maddalonese costituisce un punto fermo della religiosità popolare ed è legato, almeno nell’ultimo cinquantennio alla frequentazione delle messe nella chiesa del SS Corpo di Cristo oggi Basilica Pontificia Minore del Corpus Domini.
Quella di Sant’Aniello è anche la data della festa dell’Associazione Culturale Musicale ONLUS “Aniello Barchetta” che in questo momento pandemico sta presentando tutta una serie di eventi on line ed in particolare in questo periodo quelli rientranti nell’ambito della programmazione natalizia 2020.
Infatti, in queste ore il Maestro Antonio Barchetta propone un nuovo appuntamento culturale on line che rientra nella serie delle meravigliose esperienze artistiche on line come le liriche del Maestro Aniello Barchetta presentate da Luca Ugo Tramontano.
L’evento musicale offerto alla comunità tutta rientra nel Progetto di Fede, Arte e Cultura 2020 e la sua naturale collocazione è nella programmazione della 24esima edizione degli appuntamenti di Dicembre a cura del sodalizio fondato e diretto dal Maestro Antonio Barchetta.
Nel rispetto delle normative e a tutela della salute pubblica la direzione artistica del Maestro Antonio Barchetta porta avanti l’iniziativa #iorestoacasa del’ #assbarchetta con Concerti, Mostre e Visite Guidate. Si ricorda che queste iniziative del sodalizio sono di valorizzazione delle bellezze e dell’Arte sono patrocinate da istituzioni pubbliche come la Regione Campania, la Provincia di Caserta, l’Amministrazione Comunale di Maddaloni ed altre così come Enti di natura e funzioni di valorizzazione del tessuto storico e artistico locale come la Pro Loco di Maddaloni e altre istituzione come quelle statali e scolastiche pubbliche come il Convitto Nazionale Statale “Giordano Bruno” di Maddaloni, Fondazione Villaggio dei Ragazzi “don Salvatore d’Angelo” di Maddaloni, Istituto Comprensivo “Aldo Moro” di Maddaloni, Liceo Statale “don Carlo Gnocchi” di Maddaloni e altre realtà come la Delegazione di Caserta del FAI Fondo Ambiente Italiano o la Delegazione UNAC di Maddaloni per il supporto nella gestione della sicurezza e coordinamento accessi agli eventi.
In questo periodo tutte le attività naturalmente sono essenzialmente on line.
Inanto si invita il lettore a visitare la pagina social www.facebook.com/associazioneaniellobarchetta/ e a cliccare sul pulsante Mi Piace per essere aggiornati sulle attività del sodalizio.
Questa condivisione del video darà modo di fruire nel tempo e abbattendo i limiti spazio temporali della proposta culturale che è lo stralcio di uno speciale concerto.
Il brano che si propone fu eseguito durante la festa del sodalizio, il 14 dicembre 2003, presso la Basilica Pontificia Minore del Corpus Domini alla presenza del Teologo Cardinale Tomáš Špidlík accolto dal rettore e parroco mons. Cesare Scarpa e alla presenza di alcuni dei suoi figliocci sacerdoti come don Nicola Lombardi e don Vincenzo Bruno ed altri come il postulatore don Antonio Di Nardo. I sacerdoti indicati collaborarono alla presenza della visita del cardinale. La serata fu presentata dalla voce storica del sodalizio Luca Ugo Tramontano. Nel video che è disponibile nel canale Youtube “Associazione Culturale Musicale A. Barchetta” (link), oltre alla presentazione dell’Inno vi è una parte del video che riprende momenti della serata e foto della stessa occasione oltre che lo spartito dell’Inno.
L’inno è stato composto da don Battista Scialdone mentre le parole sono di Padre Onorio Volpicelli Passionista e sono sei strofe con ritornello.
Ad eseguirlo fu il Coro e l’Orchestra dell’Associazione maddalonese diretti dal Maestro Antonio Barchetta.
Si propone la prima strofa e il ritornello:
1)
O SANT’ANIELLO
ABATE SANTO,
TU FOSTI IN VITA
MIRACOLOSO;
NEL NOSTRO MONDO
PORTASTI TANTO
L’AMOR DI CRISTO
SI GENEROSO.
Rit.
O SANT’ANIELLO
PREGA IL SIGNORE
PERCHE’ CI DONI
PACE ED AMORE;
O SANT’ANIELLO
PREGA IL SIGNORE
PERCHE’ CI DONI
PACE ED AMOR.
Per la cronaca va detto che le prime notizie di un certo rilievo relative ad Agnello ci pervengono nel X secolo grazie a Pietro suddiacono ed al suo Libellus miraculorum, opera ampiamente agiografica.
Sarebbe nato nel 535 da una famiglia ricca napoletana (la madre si chiamava Giovanna ed il padre Federico) di origini siracusane, forse imparentata con quella di santa Lucia.
Condusse gli anni della giovinezza in eremitaggio in una grotta presso una cappella dedicata alla Madonna e poi nell’antica chiesa di Santa Maria Intercede, poi divenuta Sant’Agnello Maggiore. Alla morte dei genitori, di cui ereditò i cospicui beni, Agnello si dedicò alle opere di carità, usando il denaro ereditato per la fondazione di un ospedale per i poveri sofferenti.
Agnello iniziò ad acquistare sempre maggior popolarità tra i suoi concittadini, tanto che durante l’invasione longobarda nel 581, i napoletani si rivolsero a lui per chiedere che la città fosse risparmiata ed egli apparve a difesa della città, portando nella mano destra il vessillo della Croce.
Si allontanò dalla città per sfuggire a quella grande popolarità, recandosi dapprima a Monte Sant’Angelo e poi a Guarcino (un paese della Ciociaria in provincia di Frosinone) dove restò per sette anni e dove oggi vi è un santuario a lui dedicato.
Tornato a Napoli divenne agostiniano e poi sacerdote presso il monastero di San Gaudioso, del quale divenne ben presto abate e dove morì, all’età di 61 anni.
La commemorazione liturgica ricorre il 14 dicembre.
Il busto reliquiario di epoca seicentesca contenente la mascella e la gola attribuite ad Agnello è custodito nel duomo di Napoli, all’interno della Cappella di San Gennaro. È compatrono della città di Napoli dove, secondo la tradizione, sarebbe sepolto nella chiesa di Sant’Agnello Maggiore a Caponapoli.
Dal santo prende il nome di Sant’Agnello un paese della penisola sorrentina, dove tra l’altro si trova una chiesa a lui dedicata ed una statua nell’omonima piazza.
Il culto popolare si riscontra anche in due proverbi campani riguardanti sant’Aniello: ‘A sant’Aniello nun tucca’ ne forbice ‘e ne curtiello e A santa Lucia nu passe ‘e gallina, a sant’Aniello nu passe ‘e pecuriello. Il primo si riferisce ad un’usanza della zona secondo cui le donne incinte non debbono adoperare coltelli o forbici, perché il nascituro potrebbe nascere mutilato di un arto. Il secondo è riferito alla durata del giorno, infatti secondo la tradizione il 13 dicembre, festa di santa Lucia, la giornata si allunga di un po’, come un passo di gallina, il giorno successivo, festa di sant’Aniello, il giorno avanza ancora di più, come un passo di pecora.
Il Maestro Antonio Barchetta (https://www.facebook.com/antonio.barchetta.71), nel ringraziare a nome proprio e dell’Associazione Culturale Musicale Onlus”Aniello Barchetta”, il pubblico che si connetterà al canale Youtube “Associazione Culturale Musicale A. Barchetta”, i mezzi di comunicazione di massa che promuovono i cicli di eventi dell’Associazione, coglie l’occasione per Augurare un buono ascolto delle liriche ed invita a seguire le future iniziative attraverso le news del sito: www.associazionebarchetta.org e la pagina social www.facebook.com/associazioneaniellobarchetta/ il gruppo social https://www.facebook.com/groups/47574292469/ . Altro portale di riferimento è http://www.bibliotecaculturale.org e tag social sono #associazioneculturalemusicalea.barchetta, #cantisacri, #innoasantaniello, #iorestoacasa, #assbarchetta.
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