Città Metropolitana Napoli

Manfredi a ‘La Pa che vorrei’: “Una Città Metropolitana policentrica, lavoro e servizi per i giovani anche con il PNRR”

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Il Sindaco della Città Metropolitana di Napoli, Gaetano Manfredi, è stato intervistato questo pomeriggio da Donato Limone, già Professore ordinario di informatica giuridica e direttore della rivista elettronica di diritto, economia e management Key4biz, in occasione della cinquantunesima uscita del talk settimanale “La Pa che Vorrei”. Tema dell’incontro il ruolo delle città metropolitane nei processi di sviluppo socio-economico e di trasformazione digitale. “Per lo sviluppo occorre seguire le vocazioni del territorio e organizzarle. La Città Metropolitana deve saper interconnettere ricerca e innovazione con le realtà produttive. I giovani devono poter rimanere qui e creare le proprie famiglie”.

“L’area metropolitana di Napoli ha caratteristiche peculiari, è la terza d’Italia e una delle più grandi d’Europa, specie in relazione alla densità abitativa. È evidente che per parlare di un suo sviluppo armonico e integrato occorra partire dalle vocazioni, che sono differenti tra loro e sulle quali stiamo lavorando per offrire servizi adeguati. La prima è quella turistico-culturale: l’area ha una vastità di attrattori che rendono quello turistico un asset fondamentale su cui lavorare, ma deve essere visto in una dimensione metropolitana, perché ci sono siti di prim’ordine che attraggono turisti che poi restano sul territorio per visitare altri luoghi, quindi è necessario creare le condizioni logistiche perché possano farlo al meglio. C’è poi una vocazione industriale-artigianale importante, quella logistica con il porto e quella agricola, con le tante dop e le tante eccellenze. È quindi un’area che presenta una grande complessità sociale cui se ne accompagna una anche economica”. Lo ha affermato il Sindaco della Città Metropolitana di Napoli, Gaetano Manfredi, nel corso dell’intervista realizzata questo pomeriggio da Donato Limone, già Professore ordinario di informatica giuridica e direttore della rivista elettronica di diritto, economia e management Key4biz, in occasione della cinquantunesima uscita del talk settimanale “La Pa che Vorrei”. Tema dell’incontro il ruolo delle città metropolitane nei processi di sviluppo socio-economico e di trasformazione digitale.

“Il ruolo della città di Napoli – ha spiegato Manfredi – è fondamentale all’interno della Città Metropolitana. Tuttavia bisogna stare attenti: finora si è ragionato in un’ottica napolicentrica, creando molti danni a causa della grande concentrazione di persone e attività nel capoluogo, con evidenti riverberi sui servizi, dai trasporti ai rifiuti. Occorre invece guardare a uno sviluppo integrato di tutta l’area metropolitana con una giusta distribuzione tra il capoluogo e l’area metropolitana che passi attraverso un riequilibrio territoriale sia per le funzioni che per i servizi. Cosa che genererebbe anche un riequilibrio istituzionale, creando maggiore identità tra i cittadini e le comunità che si sentirebbero protagonisti di un’area metropolitana che garantisce equivalenza di servizi e di diritti. Tutto questo va nell’interesse della Città Metropolitana ma anche del capoluogo”.

Come metodologia di approccio alla pianificazione e all’attuazione dei progetti, il Sindaco Manfredi ha illustrato il sistema delle aree omogenee. “Per il PNRR – ha continuato il primo cittadino metropolitano – e per tutti gli altri progetti abbiamo adottato questo sistema, che consente ai Comuni di poter attuare forme di collaborazione istituzionale che permettano di lavorare in una dimensione sovracomunale. Questo ci aiuta a diffondere l’idea di una Città Metropolitana che non è un appesantimento burocratico, bensì un facilitatore per la pianificazione, progettazione e realizzazione dei progetti, specie in caso di infrastrutture complesse. Lo abbiamo fatto per i Piani di recupero urbano, fungendo anche da stazione appaltante, nel piano di forestazione urbana, nei settori strade e scuole”.

“Anche nei settori della ricerca e dell’innovazione il ruolo della Città Metropolitana – ha sottolineato Manfredi – può essere significativo, proprio in relazione allo sviluppo. A Napoli esistono grandi poli nell’aerospazio, nell’elettronica, nell’automotive, nella filiera del cibo ma c’è anche tanta ricerca in questi settori. Ecco, il ruolo dell’Ente metropolitano deve essere quello di matching, di creare interconnessione tra ricerca e innovazione e produzione industriale”.

Il colloquio si è chiuso, poi, con un focus sui giovani. “Questo tema – ha concluso il Sindaco Manfredi – è la vera sfida del Paese, in particolare nella nostra area che, da un lato, ha il privilegio di avere una maggiore presenza di giovani, ma dall’altra sconta la presenza di aree di marginalità sociale. Occorre, quindi, sviluppare opportunità di lavoro e di recupero urbano, anche con un proficuo utilizzo dei fondi del PNRR. Ma c’è anche la necessità di garantire una migliore qualità dei servizi, come una buona mobilità, servizi sociali efficaci, strutture di formazione e avviamento al lavoro qualificate: sono tutte azioni che riducono fenomeni quali l’emigrazione giovanile e aiutano le giovani coppie ad avere dei figli, combattendo la denatalità, che a lungo andare altrimenti porterà notevoli problemi al territorio”.


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