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Manovra di bilancio e giustizia. “Compressione della democrazia”. Intervista al Sen. Francesco Urraro, Lega

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Anna Tortora

Siamo in emergenza, siamo tutti provati e confusi. La pandemia ha cambiato quasi radicalmente il nostro modo di vivere. Con me, oggi, il Senatore della Lega, Francesco Urraro, persona da sempre attenta alle problematiche sociali.

– Ciao Francesco, come stai?
“Bene, a parte il momento che ci ha disorientato, ma io cerco sempre di fare del mio meglio. Anzi, soprattutto in questo momento, bisogna lavorare di più per i cittadini e per il futuro del Paese. Parlo molto con i cittadini, hanno necessità di essere ascoltati ed aiutati”.

– Il 30 dicembre 2020 hai dichiarato, dopo la discussione in Senato sulla manovra di bilancio
“Con grave compressione della democrazia e del ruolo del Parlamento si sta procedendo adesso alla chiusura in 24 ore della sessione di Bilancio al Senato, con la votazione sulla questione di fiducia per la legge più importante dello Stato. Si tratta della fiducia numero 37 che denota un prosieguo di Legislatura per prassi che modificano profondamente il nostro ordinamento costituzionale, con il Governo titolare di fatto del potere legislativo”.

– Mi puoi approfondire?
“Certo, la situazione merita un chiarimento. Di fatto, cara Anna, ormai la liturgia istituzionale è stata derogata. Il problema risale ad inizio pandemia e il 30 dicembre è uno dei tanti momenti in cui la democrazia e la costituzione in primis sono state compresse. È un metodo ormai usuale da parte del Governo. I Dpcm dovevano essere una misura momentanea, valida nei primi mesi di pandemia. Purtroppo non abbiamo un piano pandemico, ne abbiamo uno che risale al 2006 e, quindi, il Governo adotta i Dpcm. Nella nostra Costituzione, art.78, abbiamo il piano di guerra che non è la stessa cosa. Inoltre, mentre dovremmo avere un bicameralismo, oggi abbiamo un monocameralismo alternato. In questo caso, in 24 ore, è stata analizzata un’intera manovra economica. Cosa voglio dire? Che si taglia, si strozza il dibattito parlamentare. Il problema, ripeto ancora, è a monte. Un atto amministrativo ha esautorato di fatto il Parlamento. E ti dico di più, molte volte il Dpcm non passa neanche dal Consiglio dei ministri, fatta eccezione per la visione del ministro Speranza. Non lo dico solo io…eh! Lo afferma anche Marta Cartabia, giurista e presidente della Corte costituzionale dal 2019 al 2020, c’è stata una grave compressione dei valori costituzionali. I Dpcm dovevano essere una scelta flessibile e invece…”

– Hai detto, all’inizio di questa intervista, che bisogna lavorare ancora di più. In che modo?
“Noi del centrodestra abbiamo lavorato eccome. E abbiamo accolto, sin dall’inizio, l’invito del Presidente della Repubblica, Mattarella, alla collaborazione tra maggioranza ed opposizione.
Parliamo del maxiemendanto. Stiamo assistendo ad una temporaneità laddove mancano gli strumenti. I soldi ci sono, arrivano ma bisogna guardare a domani, cittadini non possono aspettare. L’emergenza non è solo sanitaria, ma anche sociale ed economica. Il titolo V –  Regioni, le province e i comuni. C’è un’implosione di dei rapporti tra Stato centrale e Regioni. I Governatori possono, data l’emergenza, adottare delle misure più restrittive; i sindaci, impegnati nel proprio territorio (sono la massima autorità sanitaria locale) hanno lavorato tra mille difficoltà. C’è ancora troppa burocrazia che disorienta, ulteriormente, i cittadini già troppo provati. Anche la comunicazione va semplificata, una persona anziana, ad esempio, che una volta sente Recovery fund, poi Recovery Plan, maxiemendanto, Dpcm e ora pure le zone, mi dici come deve fare? Il Governo tutto fa tranne che immedesimarsi con la realtà, che è fatta da tante persone diverse, altrimenti è inutile parlare di diseguaglianze.
Io vedo crescere le diseguaglianze e questo non mi piace”.

– Sei stato sempre molto attento alle dinamiche sociali, cosa è cambiato in questo momento?
“Sul territorio sono molto conosciuto perché ho ricoperto, per tanto tempo, il ruolo di Presidente dell’ordine degli Avvocati di Nola e, ogni giorno, ricevo telefonate di persone confuse. Le persone sono disorientate, un po’ la paura del virus, la perdita del lavoro, la preoccupazione per i figli. Sono aumentati i poveri, c’è una povertà nuova. Per non parlare dell’aumento di casi di schizofrenia, mesi fa lessi anche un tuo articolo sulla depressione da Covid. Ci troviamo di fronte ad uno scenario triste dove la povertà e le disuguaglianze sono in vertiginoso aumento”.

– Decreto Milleproroghe
“Altro provvedimento. Proroga delle misure straordinarie fino al 31 Marzo 2021. Sempre il solito crogiuolo che mette in difficoltà i lavoratori, dall’artigiano al commerciante, al libero professionista”.
Un caos per chiunque?
“Sì, per dirla breve. La presidente del senato, Casellati ha detto ‘Non abbiamo toccato palla’. Quanta verità in una semplice frase! Basta pensare che ci sono nascosti i verbali del Cts. E dobbiamo ringraziare la fondazione Einaudi se, questa estate, è venuto fuori qualcosa. Perché io membro del Parlamento, da senatore della Repubblica non posso visionare i verbali del Cts? Il Governo decise di tenere secretati i verbali”.

– Piano nazionale di ripresa e resilenza
“Il Piano nazionale di ripresa e resilenza è il programma di investimenti che l’Italia deve presentare alla Commissione europea nell’ambito del Next Generation EU, lo strumento per rispondere alla crisi pandemica provocata dal Covid. 209 miliardi, alcuni in prestito altri a fondo perduto. Si subordina l’erogazione all’ottemperanza di riforme strutturali. Ci sarà un avanzamento dei lavori. C’è tanto da fare, bisogna pensare a costruire il mondo post Coronavirus. Il Governo si è circondato di tecnici, ricordi il piano Colao? Di quel piano si è persa traccia. Alcune scelte sono state rimandate al 21 aprile. I lavoratori chiedono risposte per domani mattina, non per Pasqua. Tutto questo perché il Governo continua a fare scelte scriteriate. Non abbiamo più quel tessuto di Marzo 2019, è passato quasi un anno e la politica non può essere lenta, perché laddove ritarda lo Stato, arriva un’altra forza: la criminalità organizzata. Una sorta di welfare mafioso (sorride ndr), la malavita, sottoforma di amico caritatevole, avanza la sua offensiva. Tuttavia, ringrazio vivamente le forze dell’ordine per il loro lavoro. Al momento, purtroppo, c’è questo: diritti compromessi”.

– Parliamo di Giustizia
“Da dove comincio? Dopo non la finisco più. C’è troppo da fare e non si è fatto nulla. Nulla. Al Dap sfuggì la situazione di mano. Il ministro Bonfade avrebbe dovuto pensare a risolvere i problemi dell’edilizia penitenziaria e, invece, ha fatto una scelta molto discutibile di cui siamo tutti a conoscenza. Anche il dottor Maresca è intervenuto con forza, giustamente. Non si può amplificare un problema tanto serio, già la certezza della pena è critica.
Bisogna tracciare delle linee guida, ci vuole un riesame totale. Sono stati soppresi dei tribunali, figurati cosa sta accadendo dal lockdown. I giudici onorari che fanno lo sciopero della fame…quando mai è successo?
Nella giustizia vengono raccolte tutte le patologie sociali: il penale, il recupero di un credito, lo sfratto, le sanzioni amministrative, ecc. Io manifesto il mio stupore sulla Giustizia.
Manifesto il mio stupore su quasi tutta la maggioranza. Ma se già tra di loro litigano?
E, altra cosa importante a cui tengo tanto, la disabilità. Con il Conte 1 si dava ampio spazio per risolvere i problemi relativi alla disabilità. Andato tutto in fumo con il Conte 2″.

– Economia
“Salvini ha proposto la pace fiscale, anche un ex parlamentare del PD, Stefano Paudice, è d’accordo. Perché davanti alle esigenze collettive non bisogna fare propaganda politica, bisogna pensare ai cittadini. I sussidi economici non servono più, è inutile girarci intorno. Come ho già detto l’aumento della povertà è esponenziale. Che il Presidente della Repubblica possa sempre sollecitare per una seria collaborazione tra maggioranza e opposizione. E non voglio parlare dei cinque scostamenti di bilancio…
Il Mes, o qualcosa del Mes, presenta delle criticità evidenti. Chi non vorrebbe avere subito per la sanità 37 miliardi?. Anche sulla scuola ci sono troppe lacune, parlo con i genitori, con i dirigenti e con i docenti. Ci sono allievi che non riescono più ad affrontare la Dad e genitori giustamente preoccupati per la ripresa in presenza”..

– Salvini sabato sarà a processo per il caso Open Arms, cosa ne pensi?
“L’integrazione e l’accoglienza mi sono da sempre a cuore. Una giusta integrazione è indice di crescita per il Paese. L’Italia è sempre stata accogliente ed altruista. La vera accoglienza rispetta e tutela la dignità della persona umana. Gregoretti, Open Arms, Diciotti…
Allora, art 96 della Costituzione. Reato commesso come Matteo Salvini o come ministro dell’Interno? Ricordiamo il contratto del governo gialloverde, il famoso contratto di Governo. Si voleva combattere l’immigrazione illegale e aiutare gli sbarchi di chi viene in Italia. Un monito anche per l’Europa che ha più volte lasciato l’Italia sola. Accogliere significa uguaglianza, dare dignità, non farli sbarcare e abbandonarli a se stessi. Basta andare a Lampedusa per verificare ciò che sto dicendo. I decreti sicurezza furono ampiamente condivisi da Conte, Salvini, Toninelli. E aggiungo, donne e bambini sono stati fatti sempre scendere dalle navi. Ricordiamo quando Malta mandava le motovedette per spingere le navi verso le coste italiane e l’Italia ha accolto. Sempre. La Lamorgese cosa sta facendo di diverso rispetto a Salvini, non si sa.
Salvini da ministro dell’Interno ha firmato per i corridoi umanitari, una scelta giusta. La collega Giulia Bongiorno farà sicuramente venir fuori la verità”.

– Un governo di centrodestra?
“Lo spero vivamente e ci sarà da lavorare. Come sempre”.

Ringrazio il sen. Francesco Urraro e gli auguro buon lavoro.


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.