Mattarella bis. Il Paese ha perso
Cittadini poco avvezzi alla politica, che non hanno seguito tutte le dinamiche delle votazioni, ringraziano Mattarella per il suo sacrificio. Egli appare ai loro occhi come il salvatore della patria.
Non è così, con tutto il rispetto per il Presidente.
“La favola di un esecutivo rafforzato dal bis di Sergio Mattarella non tiene: i partiti escono a pezzi, il premier è fiaccato dal mancato cambio di Palazzo e in balia di leader deboli e in cerca di riscatto. Risultato: «pieni poteri» al vecchio dc ed esecutivo a rischio.”
Maurizio Belpietro, direttore de La Verità
“Viva il Presidente e lunga vita al presidente. Ma tra sette anni, dopo 14 di Mattarella e 9 di Napolitano, ci faremo qualche domanda sul funzionamento della nostra Repubblica?”
Antonio Polito, editorialista del Corriere della sera
“Non ha perso Conte, ha perso il Paese”
Giuseppe Conte, Movimento cinque stelle
E direi che l’ex Premier non abbia tutti i torti.
“Non ditemi che non v’avevo avvisato. Da quanti mesi (in tv, sulla Verità, o nella rassegna) avevo sempre messo come primo scenario il bis di Mattarella (naturalmente negato da tutti con faccia compunta)? Vedendo prima, si soffre due volte
Ps.
Peggio sarebbe stato solo Draghi.”
Daniele Capezzone, giornalista
“Abbiamo la memoria corta: Mattarella, ad esempio, non fu un nome condiviso. La verità è che il candidato per il Colle è stato nella maggior parte dei casi eletto da una parte (e guarda caso sempre dalla sinistra).”
Alessandro Sallusti, direttore di Libero
Andiamo a vedere altri dettagli…
“Voi dovete sempre darmi retta – scherzo – e ricordare la mia frase slogan: “Meglio una poltrona oggi che due domani, occupate da altri”.
Diverse centinaia di peones, che alla possibile caduta del Governo sarebbero tornati nell’oscurità dalla quale sono venuti con le stesse valigie di cartone con le quali sono entrati nelle istituzioni, in questo momento stanno festeggiando la riconferma di Mattarella con champagne e caviale (ovviamente di scarsa qualità perché non hanno la cultura necessaria a saper sceglierli) a spese nostre.
Per spiegare e prevedere le mosse politiche del Parlamento italiano, non vale il motto “cherchez la femme” (ché la femme, come sappiamo bene, in certi partiti non va più di moda sostituita da ben altro articolo…), bensì cherchez la poltrona.”
Marco Zonetti, direttore Vigilanzatv.it
“… dopo una settimana di follia politica. È finito il M5s perché sono finite le sue ragioni profonde, il motivo per è cui nato, le sue battaglie ideali.”
Piero Sansonetti, direttore de Il Riformista
La soluzione del problema potrebbe essere riposta nel coerente sviluppo di un dialogo democratico.
Ciò che va notato è il paradosso per cui il momento in cui si è manifestata l’esigenza di un consenso dialogico sulla Presidenza della Repubblica è stato anche quello più drammaticamente segnato da un’approssimazione che ha lasciato poco spazio al confronto ragionevole.
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