Maxi operazione con scambio di 13 detenuti tra Italia e Spagna
Sono in totale tredici i latitanti arrestati che ieri, 27 gennaio, sono stati scambiati tra Italia e Spagna, dodici dei quali rintracciati nella penisola iberica e uno nel nostro Paese: l’operazione, condotta dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) della Direzione Centrale della Polizia Criminale, guidata dal Prefetto Vittorio Rizzi, sottolinea ancora una volta la stretta collaborazione operativa tra le polizie dei vari Paesi per un Europa più sicura.
Con un volo partito stamattina dall’aeroporto spagnolo di Madrid, diretto a Milano-Malpensa, il personale delle quattro forze di polizia in forza allo SCIP (Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Penitenziaria) ha preso in consegna e scortato dodici persone, tra cui una donna, ricercati dalla giustizia italiana, che sconteranno le loro pene detentive nelle nostre carceri.
Gli ex latitanti, quattro dei quali cittadini italiani, sono stati arrestati in Spagna dove si erano rifugiati nel tentativo di sfuggire ai mandati d’arresto europei emessi da dodici Procure nazionali (Catania, Como, Ferrara, Firenze, L’Aquila, Milano, Modena, Napoli, Torino, Roma, Sassari e Vibo Valentia), tutti con profili criminali di notevole pericolosità che riguardano soprattutto il traffico internazionale di sostanze stupefacenti, i reati contro il patrimonio e il favoreggiamento dell’immigrazione illegale.
Nel dettaglio, si tratta di:
– TINE Amet, 25 anni, senegalese, colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Catania, per favoreggiamento all’immigrazione clandestina, sulla base di indagini svolte dalla locale Squadra Mobile della Polizia di Stato;
– RAMOS ARISTIN Marcellino, 76 anni, spagnolo, deve scontare circa 13 anni e mezzo di carcere inflitti dal Tribunale di Vibo Valentia, per traffico internazionale di stupefacenti; RAMOS era stato oggetto di indagine nell’ambito dell’operazione antidroga “DECOLLO BIS”, grazie alla quale è stata disarticolata un’organizzazione composta da esponenti della ‘ndrangheta e trafficanti australiani, colombiani e spagnoli, i quali importavano centinaia di chili di cocaina su container che sbarcavano nei porti di Gioia Tauro e Salerno;
– RONDON CHACON Fernando Joaquin, 29 anni, colombiano, colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma, per traffico di stupefacenti, a seguito di indagini della locale Squadra Mobile della Polizia di Stato;
– MIHALACHE Daniel Claudiu, 36 anni, rumeno, deve scontare circa 8 anni di carcere inflitti dalla Corte d’Appello di Torino, per associazione criminale con aggravante del metodo mafioso finalizzata al compimento di plurimi reati contro il patrimonio, unitamente a suoi connazionali ritenuti responsabili di furti aggravati in concorso, in negozi e gioiellerie di Torino e provincia, tutti commessi con «spaccate» di saracinesche e vetrine. Le indagini sono state condotte dai locali reparti investigativi dell’Arma dei Carabinieri;
– MEMETAJ Sokol, 37 anni, albanese, è destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Firenze, per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti; MEMETAJ, già noto alle cronache per essere stato condannato nel 2013 a sei anni di reclusione per fatti analoghi dal Tribunale di Pordenone, dove ad indagare era stata la locale Arma dei Carabinieri, è stato oggetto di investigazioni antidroga nell’ambito di una maxi operazione della Squadra Mobile di Firenze e dello S.C.O. denominata “LOS BLANCOS”, condotta nel settembre del 2020, a seguito della quale è stato smantellato un “cartello” della droga composto da una trentina di albanesi, denominato “KOMPANIA BELLO”, dedito all’importazione dal Sudamerica di enormi partite di cocaina, finanziate da importanti gruppi di narcotrafficanti operanti in tutta Europa;
– CALIN Gheorghe Marian, 31 anni, rumeno, deve scontare oltre 4 anni di carcere a seguito di un ordine di esecuzione della pena emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena, per istigazione e favoreggiamento della prostituzione, a seguito di indagini condotte dalla locale Squadra Mobile della Polizia di Stato che hanno consentito di sgominare due bande criminali dediti allo sfruttamento della prostituzione, con un giro d’affari illeciti di oltre 180.000 euro al mese;
– EDDAOUI Atik, 40 anni, marocchino, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Como, che gli ha contestato l’appartenenza ad un’organizzazione criminale dedita al narcotraffico; le indagini erano state condotte dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Gaggiolo (CO), che era riuscita a sgominare una banda di marocchini dedita al traffico di sostanze stupefacenti in tutta la provincia comasca;
– BELTRAN PRIETO Tatiana Maria, 41 anni, colombiana, deve scontare circa 10 anni di carcere inflitti dal Tribunale di Milano per furto aggravato plurimo e ricettazione, fatti accertati a seguito di una serie di attività investigative condotte sul territorio nazionale dall’Arma dei Carabinieri e dalla Polizia di Stato;
– RUBIO AZUERO Mauricio Abelardo, 46 anni, colombiano, deve scontare circa 14 anni di carcere inflitti dal Tribunale de L’Aquila per la partecipazione ad un’organizzazione criminale dedita al traffico di stupefacenti e all’utilizzo di carte di credito falsificate; il colombiano era riuscito a sfuggire dalle maglie del R.O.S. dei Carabinieri di Teramo nell’ambito della vasta operazione antidroga denominata “BARRIK”, condotta otto anni fa, che portò ad una sessantina di arresti in tutta Italia e alla disarticolazione di una agguerrita banda di narcotrafficanti, ai cui vertici si trovava proprio RUBIO AZUERO;
– TOUSNA Azeddine, 38 anni, marocchino, deve scontare circa 4 anni di carcere comminati dal Tribunale di Torino per traffico internazionale di stupefacenti, quale membro di un’organizzazione dedita al narcotraffico sgominata dalla locale Squadra Mobile della Polizia di Stato;
– INZAINA Gianfranco, 68 anni, italiano, deve scontare 4 anni di carcere inflitti dalla Sezione Distaccata della Corte d’Appello di Sassari per bancarotta fraudolenta; i fatti, risalgono a circa dieci anni fa e vennero contestati dal locale Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza;
– RICCIARDI Alessio Giacomo, 61 anni, italiano, deve scontare oltre 8 anni di carcere inflitti dal Tribunale di Ferrara per estorsione, sulla base delle indagini condotte dalla locale Squadra Mobile della Polizia di Stato.
Percorso inverso, dall’Italia alla Spagna, ha fatto GARCIA GOFFIN Veronica, 36 anni, spagnola, trasferita sempre in data odierna con un volo Roma-Madrid; la donna dovrà scontare nel paese d’origine una condanna a 3 anni di carcere per traffico internazionale di stupefacenti comminata nel 2019 dal Tribunale di Civitavecchia (RM). GARCIA era stata arrestata nel novembre del 2018 dai militari della Guardia di Finanza in servizio all’Aeroporto di Fiumicino (RM) mentre era in transito per Bruxelles (B), provenendo da Santiago del Cile con un volo intercontinentale: a seguito di una segnalazione di un cane antidroga delle Fiamme Gialle, nel suo bagagliaio erano stati infatti rinvenuti, all’interno di un doppio fondo, quasi due chili di cocaina purissima.
L’operazione di oggi sottolinea ancora una volta l’efficacia della collaborazione tra gli uffici investigativi territoriali e lo SCIP, organismo interforze che funge da unico punto di contatto italiano per la cooperazione internazionale di Polizia, che garantisce un costante interscambio info-operativo globale e può contare su una rete di Esperti per la Sicurezza dislocata in oltre sessanta Paesi del mondo.
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