Mercuri (Deloitte): “Milano Hub, il centro di innovazione di Banca d’Italia, darà una marcia in più a investimenti e opportunità per i nuovi talenti”
“Uno stimolo ulteriore alla competitività del nostro Paese, un supporto concreto all’adozione delle tecnologie digitali da parte del mercato finanziario e un incentivo ai nostri migliori talenti su sfide economiche, finanziarie e tecnologiche centrali per il futuro. L’operatività di Milano Hub, come sottolineato dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, è la conferma che il settore finanziario può concorrere attivamente al rilancio della nostra economia e, nel difficile momento storico che stiamo vivendo, sono emerse grandi capacità di resilienza e di reazione”.
Lo dichiara Alessandro Mercuri, AD di Deloitte Consulting, commentando la presentazione dell’avvio di Milano Hub, il centro di innovazione della Banca d’Italia per sostenere l’evoluzione digitale del mercato finanziario italiano, svoltasi questa mattina.
“Deloitte implementerà ulteriormente gli investimenti in tecnologie e capitale umano, in linea con la strategia adottata da Banca d’Italia. Tra le nostre 8 mila persone ci sono tanti giovani, anche donne, che lavorano nel mondo Fintech e questo sarà il trend da seguire in vista delle nuove selezioni e per i futuri ingressi previsti dal nostro network. In più Milano per noi è una delle sedi principali a livello continentale e il nuovo Hub permetterà di giocare un ruolo fondamentale anche in questo campo”.
“Come emerso oggi durante l’evento – prosegue Mercuri – in cui sono stati anticipati alcuni criteri per l’ammissione dei primi progetti innovativi incentrati sul contributo dell’intelligenza artificiale nel migliorare l’offerta dei servizi bancari, finanziari e di pagamento alle imprese per tutti gli attori del sistema, l’innovazione tecnologica in questo settore rappresenta la chiave di volta per affrontare le sfide sociali ed economiche con uno sguardo già rivolto al futuro. In più, per la città di Milano è la riconferma di poter fare da traino come principale piazza finanziaria del Paese in grado di ospitare un centro di trasformazione digitale di respiro europeo, votato a stimolare i talenti in quanto eccellenze per il domani che ci attende”.
“Infine le difficoltà economiche – conclude Mercuri – non devono in nessun modo pregiudicare i percorsi formativi per i dipendenti, destinati a creare una cultura digitale aziendale senza la quale anche gli sforzi infrastrutturali potrebbero naufragare per assenza di domanda del servizio. Rispetto ad altre realtà europee c’è un gap di competenze digitali da colmare con sistematici programmi di studio e formazione per consentire una più rapida diffusione della cultura digitale tra le giovani leve e i dipendenti. Superare queste criticità significherebbe innestare una marcia in più a tutto il nostro sistema produttivo e l’operatività di Milano Hub va esattamente in questa direzione”.
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