Mezze verità, confusione e malintesi dominano nel conflitto russo ucraino
Il discorso del presidente della Russia, Vladimir Putin, in occasione della parata del 9 maggio: “Non ascoltati dalla NATO su garanzie di sicurezza. L’Occidente preparava un’invasione nei nostri territori”
Eh!
“Vincenzo Costa: la partecipazione degli Stati Uniti alla crisi in Ucraina mira a influenzare l’ordine globale.
Nel conflitto tra Russia e Ucraina, le sanzioni imposte dall’Occidente alla Russia si sono intensificate, mentre i paesi membri della NATO, particolarmente gli Stati Uniti, hanno continuato a fornire armi all’Ucraina. In merito a ciò, Vincenzo Costa, docente della Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele, ha indicato durante un’intervista concessa al China Media Group, che lo scopo della partecipazione degli Stati Uniti alla crisi in Ucraina mira a influenzare l’ordine globale e a raggiungere un’egemonia mondiale unipolare.
Vincenzo Costa ha inoltre indicato che i paesi membri della NATO, fra cui anche l’Italia, stanno tuttora intensificando le forniture di armi all’Ucraina, e ciò causerà un’ulteriore escalation del conflitto. Tutte le parti devono lavorare insieme per evitarlo. Se si vuole davvero aiutare l’Ucraina, bisogna spingere le parti a negoziare, che è l’unico modo di risolvere la crisi.
Radio Cina Internazionale
“Guerra delle parole, disinformazione, malintesi, confusione, mezze verità, mezze menzogne dominano nel conflitto russo-ucraino.
1) Zelensky non mai detto esplicitamente che rinunciava alla Crimea. Certo. Come poteva dirlo del resto in pieno svolgimento della guerra? Ha però affermato che intravedeva un possibile negoziato se le forze russe si fossero ritirate alle posizioni che occupavano il 23 febbraio, alla vigilia cioè dell’invasione. A quella data la Crimea era già tornata russa da diversi anni e di conseguenza Zelensky ha dato l’impressione che la questione non fosse assolutamente prioritaria rispetto al Donbass. Voleva lanciare un messaggio o la stampa e i media internazionali lo hanno frainteso?
2) Stoltenberg ha detto che la Nato “non ha riconosciuto l’annessione illegale della Crimea e non riconoscerà mai territori occupati illegalmente”. Il problema è che ha dato l’impressione di voler conferire alla NATO un ruolo ancora più attivo (lo è già tanto) nel conflitto, nel momento in cui sembrava che da parte di Zelensky emergessero segnali di una qualche apertura verso la ripresa dei negoziati. Un’impressione tanto radicata che lo stesso cancelliere tedesco Scholz si è sentito in dovere di chiarire al G7: – non porteremo la Nato in guerra – spegnendo un po’ i furori bellicisti di Stoltenberg, che tra l’altro non dovrebbe parlare a nome dell’Alleanza senza il consenso degli Stati membri.
3)la verità è che ogni qualvolta si intravede una qualche forma di de-escaltion, c’è qualcuno che invece soffia sul fuoco per ravvivare la fiamma della guerra. Chi? Cercate, oltre che a Mosca, anche dalle parti di Washington e di Bruxelles. NATO e UE del resto non nascondono che la guerra potrà finire solo con l’annientamento della Russia, a tutti i costi, a qualsiasi prezzo.”
Domenico Vecchioni, ambasciatore
“Anche se si arrivasse finalmente ad un negoziato tra Russia ed Ucraina, non è detto che la comunità internazionale ne accetterebbe il risultato.”
Germano Dottori, consigliere scientifico di Limes
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