Milesi (Parkinson Italia): “Parlare al plurale almeno 40 sintomi oltre tremore”
(Adnkronos) – “Il Parkinson non è una malattia”, bisogna parlare “di Parkinson al plurale, perché ci sono almeno 40 modi diversi di manifestarsi di questa malattia e di incrociarsi fra le malattie, quindi è una malattia di grande complessità”. Così Giangi Milesi, presidente Confederazione Parkinson Italia commenta all’Adnkronos Salute la nuova campagna lanciata in occasione della Giornata nazionale, che si celebra il 30 novembre, con il supporto non condizionante di Zambon. “Stiamo concentrando da alcuni anni la comunicazione su questo aspetto proprio perché – continua Milesi – uno dei pregiudizi sul Parkinson è che sia una malattia degli anziani e del tremore, che quindi abbia solo queste due facce. Invece, ha tantissime facce che noi vogliamo metterle in evidenza perché, più c'è competenza, conoscenza della malattia, più c'è la possibilità di fare una diagnosi precoce. La nuova campagna forza molto su questo aspetto della complessità della malattia perché appunto avere la consapevolezza di questa molteplicità ci aiuta a far suonare dei campanelli d'allarme fra la popolazione. La diagnosi di Parkinson è relativamente semplice” e, se viene fatta all'inizio, “consente di avere un'aspettativa di vita lunga e di qualità possibilmente più simile a quella di chi non ha la malattia”. In questa campagna si mette in evidenza “la possibilità di reagire al dolore, alle sofferenze, con l'iniziativa, con le attività generative, con le attività sportive – elenca Milesi – Si tratta di tirar fuori gli interessi che magari abbiamo abbandonato da bambini. Abbiamo tante storie di persone che reagendo alla malattia scoprono delle qualità e riescono a essere più creative. Noi raccontiamo un po' queste storie. In questa campagna ci sono degli esempi concreti di una persona che, nonostante il Parkinson si arrampica, fa attività di climbing, ci sono le persone che, colpite in giovane età dalla malattia, decidono di continuare la propria vita e di fare un figlio proprio perché la salute glielo sta permettendo. Abbiamo la storia di un altro giovane con Parkinson, un mio collega, che lavora in associazione e che, oltre al proprio lavoro, ha fatto diventare l'attività di resistenza alla malattia, un lavoro vero e proprio che comincia all'alba con una trasmissione radiofonica. C'è persino chi – conclude – grande viaggiatore, grande motociclista, ha dovuto abbandonare questa passione e ha trovato nel simulatore di volo la possibilità di continuare a girare il mondo: tutti gli aeroporti del mondo lo conoscono perché è sempre in viaggio col simulatore di volo”. —[email protected] (Web Info)
ILMONITO è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie !  
ILMONITO crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] - Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.