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‘Momenti di trascurabile felicità’, con Pif una riflessione ironica sul passaggio dalla vita alla morte

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Roma, 17 mar. – Sarà capitato a tutti, almeno una volta nella vita di chiedersi cosa accadrà dopo la morte, e soprattutto se a determinarla sia il fato o la cattiva sorte.

Pif, da uomo visionario quale è, prova a delineare la sua versione immaginaria dei fatti, partendo da interrogativi e luoghi comuni.

C’è un momento in cui il semaforo nella strada di destra diventa rosso e non tocca a noi, e nemmeno a quelli di fronte che devono girare alla loro sinistra; è un momento che Paolo, alias Pif, sa calcolare alla perfezione, sapendo che se sbaglierà di un quarto di secondo, resterà fregato. E’ il momento in cui si può attraversare l’incrocio impunemente, perché col rosso per tutti, l’incrocio è deserto. Qui Paolo inizia a giocare la sua partita con la vita, dopo aver sbagliato di un quarto di secondo, il passaggio d’incrocio.

Mentre moriva pensava che avrebbe fatto i conti con i momenti importanti della sua vita, i bivi e gli errori, i traumi e le vittorie; e invece ecco le cose che gli passavano davanti…frasi ripetute da 20 anni che sembrano belle, ma sono contraddizioni.

Con questo conversare si apre la pellicola di Daniele Lucchetti, ‘Momenti di trascurabile felicità’. Il tempo la fa da padrone, i rimorsi diventano clessidra di salvezza, mentre l’aldilà con la sua sala di attesa, man mano si dilata, fino a portare il defunto ad un ufficio anagrafe molto particolare.

Il Caronte della storia viene interpretato nel film da un eccezionale Renato Carpentieri, colpevole di aver conteggiato male il momento preciso della morte di Paolo. Gli concede così altri 92 minuti di vita, intimandogli di spenderli nel miglior modo possible.

Paolo si accorge di aver trascurato i suoi affetti e così cerca di recuperare piccoli momenti di amore e felicità, prima di dire definitivamente addio ai suoi cari. Tra un abbraccio e un “ti amo” ripetuto alla moglie, l’uomo pensa di poter aggirare l’ostacolo sbeffeggiando il tempo, rallentandolo in qualche modo. Ci riuscirà? Lo farà da solo o grazie all’intervento di qualcuno?

Intanto il dialogo interiore sul senso della vita si infittisce e svela l’unica grande verità: sciupiamo i momenti, diamo tutto per scontato, affetti compresi, senza badare al fatto che l’effetto sorpresa può arrivare da un momento all’altro lasciandoci l’amaro in bocca.

 


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.