22 Novembre 2024
Magazine

Morto Johnny Wactor, attore di ‘General Hospital’ ucciso durante rapina

Condividi

(Adnkronos) – L'attore statunitense Johnny Wactor, noto soprattutto per il ruolo di Brando Corbin nella serie tv "General Hospital", è stato ucciso con un colpo di pistola durante un presunto tentativo di furto di una marmitta catalitica, a danno della sua auto, nel centro di Los Angeles. Aveva 37 anni. Il Dipartimento di Polizia di Los Angeles ha dichiarato che gli agenti sono intervenuti nella zona di Pico Boulevard e Hope Street intorno alle 3.25 di sabato scorso. Sulla scena hanno trovato un uomo ferito da un colpo d'arma da fuoco, che è stato poi identificato come Wactor. Secondo gli investigatori, Wactor è stato colpito dopo aver affrontato tre uomini che stavano presumibilmente tentando di rubare la marmitta da un veicolo. È stato poi trasportato in ospedale, dove è morto.  Prima che il decesso venisse confermato dalla polizia, era stata la madre dell'attore, Scarlett, a dare la notizia della morte del figlio al sito americano di gossip TMZ. La donna ha raccontato che Johnny era con un collega quando hanno visto tre uomini che stavano manomettendo l'auto del figlio. Scarlett ha raccontato che le è stato detto che Johnny non ha cercato di lottare o di fermare i ladri "ma gli uomini gli hanno sparato comunque prima di andarsene". I ladri sono fuggiti dalla scena del delitto a bordo di un'auto e non sono stati arrestati, ha dichiarato la polizia. Le indagini sono in corso. Nato il 31 agosto 1986 a Charleston, nel South Carolina, Wactor ha fatto il suo debutto televisivo nel 2007, comparendo nella serie di successo "Army Wives – Conflitti di cuore"; ha interpretato diversi ruoli fino al 2009. Nel 2013 ha interpretato Johnny nel dramma soprannaturale "Siberia", andato in onda per una stagione. Tra i suoi ruoli più importanti successivi figurano quelli nelle serie "Criminal Minds", "Hollywood Girl", "Ncis", "Station 19", "The Passenger", Westword – Dove tutto è concesso".  Molti fan di Johnny Wactor lo ricordano per la sua partecipazione a "General Hospital", dove ha interpretato Brando Corbin, sposato con la tossicodipendente Sasha Corbin. Ha interpretato il ruolo dal 2020 fino alla cancellazione del suo personaggio dal programma nel 2022 per un totale di 164 episodi. Nel 2023 è apparso nella serie "Barbee Rehab" e aveva appena finito di girare di "Dead Talk Tales: Volume I". L'agente dell'attore, Sarabeth Schedeen, ha affermato in una dichiarazione: "Johnny Wactor era un attore e un amico straordinario. Oggi la luce di questo mondo si è spenta. Tra i suoi molti doni invidiabili c'erano la generosità, la dedizione, la disciplina, l'empatia e una perseveranza fuori dal comune. Inoltre, era un atleta. Si spingeva al massimo fisicamente, così come faceva a livello personale e professionale. Nei molti anni trascorsi insieme, ha affrontato gli alti e bassi della vita con ottimismo e grazia. Johnny ha rappresentato la grandezza morale in tutti i settori. È una perdita profonda per tutti coloro che hanno lavorato con lui e lo hanno conosciuto". —[email protected] (Web Info)


ILMONITO è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie !
 
ILMONITO crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] - Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.

Redazione

I nostri interlocutori sono i giovani, la nostra mission è valorizzarne la motivazione e la competenza per creare e dare vita ad un nuovo modo di “pensare” il giornalismo. [email protected]