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Musica: Canio Loguercio rivisita “Lacreme napulitane”. Presentazione del video in prima assoluta a Napoli

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Al Teatro Mercadante il 18 dicembre alle 19.00

IN ESCLUSIVA SU “REPUBBLICA NAPOLI” ON LINE

Raccogliendo un invito del Premio Tenco, Canio Loguercio rivisita alla sua maniera un classico della tradizione napoletana, scavando tra le pieghe dei suoi versi per lasciarne affiorare il significato più recondito e di una conturbante attualità. Il testo di Libero Bovio, musicato nel 1925 da Francesco Buongiovanni, si dilata ed espande quasi a voler ricercare una nuova vita e, da espressione ormai canoniche del dolore dell’emigrante di ieri, diventa il canto più appropriato per definire la lacerazione dei migranti di oggi: dalla sfera della memoria transita così nell’ambito della cronaca quotidiana rivivendo nelle parole che i migranti inviano ai propri cari in Sri Lanka, Ecuador, Costa D’Avorio o Senegal. Migranti in carne ed ossa, persone vere ed autentiche, che affiancano il cantore della madre lingua delle passioni in questa sua nuova incursione nel corpo della canzone napoletana: M’Barka Ben Taleb, Badara Seck, Malick Fall, Jomahe Solìs Barzola, Chitra Niranjalie Aluthwatta, Pierre Preira e Issoufou Conde.

Un concerto di voci che, innestandosi con naturalezza sulle musiche originarie quasi che da sempre le avessero accompagnate, grazie anche agli arrangiamenti di Canio Loguercio e Rocco Petruzzi, trascendono ogni significato contingente per diventare espressione di un sentimento universale dove la nostalgia lacerante del distacco dalla propria terra si converte in un inno di speranza nell’avvento di un nuovo mondo all’insegna della convivenza tra culture e tradizioni e della piena integrazione delle persone in un’umanità che si rinnova ritrovando se stessa e le proprie radici.

Con i testi e le voci di M’Barka Ben Taleb, Badara Seck, Malick Fall, Jomahe Solìs Barzola, Chitra Niranjalie Aluthwatta, Pierre Preira e Issoufou Conde, la voce e il canto di Laura Cuomo, la tromba di Luca De Carlo e la dirompente vitalità della Banda Basaglia.

 

Il mini film musicale di Alessandro Scippa

Il videoclip MIA CARA MADRE, girato al Molo San Vincenzo e nel Chiostro di Donnaregina a Napoli, verrà proiettato in anteprima mondiale durante la serata conclusiva del Premio Napoli. Nell’opera, una sorta di “mini film poetico”, si sviluppa un percorso, non-narrativo e volutamente non melodrammatico, sul tema della nostalgia, in un alternarsi di ritratti di migranti di oggi con quelli di ieri. I primi sono seguiti in un peregrinare assorto lungo il Molo San Vincenzo, spazio di grande suggestione architettonica, ancora interdetto al pubblico; mentre i secondi sono ritratti in un’immaginaria America degli inizi del secolo. Quest’umanità, portatrice principalmente di ricchezza identitaria, assume anche i connotati del sacro, evitando il cliché del migrante “sporco o incolto”, e anche la narrazione dominante, non per questo meno vera, del migrante “vittima”.


MIA CARA MADRE

Al Premio Napoli

La presentazione di “Mia cara madre” al Premio Napoli è un piccolo evento all’insegna della integrazione e della convivenza dei popoli, tema centrale delle ultime edizioni del Premio Tenco, nel cui ambito si è sviluppata l’idea della rielaborazione di “Lacreme Napulitane” da parte di Canio Loguercio che, con questo brano, anticipa l’uscita del nuovo album per la casa editrice SQUILIBRI, particolarmente impegnata nella rivisitazione e rilettura della canzone napoletana nonché, insieme al Club Tenco nella promozione della nuova canzone d’autore.

 


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