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NAPOLI e PROCIDA – eventi intorno alla figura di IPPOLITA MARIA SFORZA – Progetto itinerante ADA-WKO

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TRIBUTO A IPPOLITA MARIA SFORZA

Ultima tappa del lungo viaggio che portò la nobildonna alle nozze con Alfonso d’Aragona

 “IL VIAGGIO DI IPPOLITA” GIUNGE A NAPOLI E A PROCIDA

Conversazioni, spettacoli di musica e danza, laboratorio di danza antica

Napoli: Maschio Angioino, 30 settembre e Certosa e Museo di San Martino, 2 ottobre

Procida: Santa Margherita Nuova, 1 ottobre

“Il viaggio di Ippolita” giunge a destinazione. Ultima tappa del progetto di WKO-ADA (Divisione Danza  della WunderKammer Orchestra) che ha idealmente ripercorso l’itinerario seguito dalla nobildonna Ippolita Maria Sforza, secondogenita di Francesco I Sforza e di Bianca Maria Visconti, che nel 1465 si trasferì da Milano a Napoli per andare in sposa ad Alfonso II d’Aragona, primogenito di Re Ferrante.

Un itinerario che ha avuto inizio a Pesaro e a Gradara ad aprile e che ha toccato le città di Milano, Pavia, Bologna, Ferrara, Firenze e Siena prima di giungere a destinazione con ben tre giornate di eventi programmati a Napoli, il 30 settembre ed il 2 ottobre, e a Procida l’1 ottobre.

IPPOLITA E IL PROGETTO

Nata nelle Marche il 18 marzo 1445, Ippolita fu una donna coltissima che parlava francese, spagnolo, latino e greco e che portò intellettuali e letterati alla corte di Napoli, interpretando quel pensiero umanistico che ha alimentato lo straordinario rinnovamento artistico e culturale del nostro Rinascimento. Duchessa di Calabria per matrimonio, fu una donna di grande diplomazia ed ebbe incarichi di rilevanza fino a diventare una vera protagonista della scena politica internazionale ma non fu mai regina, perché morì prima che suo marito Alfonso II d’Aragona diventasse re di Napoli nel 1494.

Il suo maestro di danze fu Guglielmo Ebreo da Pesaro, chiamato alla corte milanese dai suoi genitori per educarla all’arte coreutica, il quale sarà presente sia alla festa del fidanzamento sia a quella del suo matrimonio con Alfonso II d’Aragona. Ottima ballerina, a lei Antonio Cornazano, scrittore umanista, dedica il trattato “L’arte del danzare”.

Il progetto ha inteso connettere ricerca e patrimoni storico-culturali della nostra penisola nelle sue diverse realtà locali, una proposta unica nel suo genere, possibile grazie all’impegno delle associazioni dei territori interessati. Attraverso un viaggio fatto di conversazioni, performance e spettacoli di musica e danza si è raccontato come, attraverso la grazia e il dialogo, Ippolita riuscì col suo operato in molte occasioni a mantenere la pace. Un monito che ci viene dal passato.

IL PROGRAMMA DI NAPOLI E PROCIDA

Le famose nozze di Ippolita con Alfonso II d’Aragona verranno ricordate fastosamente nel cuore di Napoli, alla Sala della Loggia del Castel Capuano, meglio conosciuto come Maschio Angioino, venerdì 30 settembre alle 16:00, da due delle più importanti studiose del periodo aragonese, Veronica Mele e Paola Nigro. Alle 17:30 si passerà alla Sala dei Baroni per assistere allo spettacolo celebrativo di musica e danza del periodo a cura del gruppo danza storica Danzar Gratioso di Napoli e dell’associazione Il Contrapasso di Salerno.

Le celebrazioni riprenderanno sabato 1° ottobre alle 16:00 a Procida, Capitale della Cultura 2022, a cura del centro SaMa di Procida, presso la neo restaurata Chiesa di Santa Margherita Nuova a Terra Murata, vicino l’imponente Castello dei d’Avalos, con l’evento “Ippolita Maria Sforza d’Aragona: verso una rinascita politica e culturale”. L’ideatrice del progetto, Chiara Gelmetti, tornerà sulla figura di Ippolita mentre l’architetto Rosalba Iodice, curatrice del restauro, parlerà degli Aragona a Procida. Al termine spettacolo di musica e danza storica con le coreografie della direttrice artistica del progetto Bruna Gondoni e la musica di Alessandro Butera e l’ensemble Musica Reservata.

Ultimo appuntamento domenica 2 ottobre alle ore 10:30 alla Certosa-Museo San Martino di Napoli con “Alla corte di Ippolita: musica e danza nella Napoli Aragonese”, in collaborazione con Musica Reservata. Partendo dalla visione della celebre tavola Strozzi, immortalante il trionfo degli Aragonesi sugli Angioini, i partecipanti saranno trasportati indietro nel tempo e immersi nell’atmosfera degli intrattenimenti di corte. Lì ritroveranno i musici con i loro strumenti antichi, messer Masuccio Salernitano con le sue novelle, i danzatori in abiti storici che faranno rivivere gli svaghi di Ippolita e dei suoi cortigiani ed anche il grande Maestro di Ippolita, Guglielmo Ebreo da Pesaro, pronto a dare lezioni di danza ‘dal vivo’ a chiunque vorrà cimentarsi.

Info: [email protected] ; www.danzeantiche.org


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