Napoli: l’attenzione delle istituzioni ai problemi della città
Il prefetto annuncia le visite istituzionali delle più alte cariche dello Stato, oltre a più stretti controlli per la sicurezza.
«Nei prossimi dieci giorni ospiteremo il premier Draghi, il ministro Lamorgese e il Presidente Mattarella: è la dimostrazione concreta dell’attenzione che c’è verso Napoli». Lo sottolinea il prefetto di Napoli, Claudio Palomba che, commentando gli ultimi episodi di violenza accaduti nella periferia settentrionale, ribadisce che «non è solo una questione di presenza delle forze dell’ordine oppure di videosorveglianza. Sono stato ad Afragola e in quella città si registra un tasso di dispersione scolastica del 60 per cento e questo dato ci fa capire che gli interventi devono riguardare più livelli, non solo la sicurezza».
Oltre all’intensificazione dei controlli sul territorio, aggiunge il prefetto, «Abbiamo avviato il progetto per elevare la tenenza dei Carabinieri di Caivano al rango di compagnia: questo consentirebbe di aumentare gli organici ed è una delle richieste che ci è stata avanzata anche dai comitati». Inoltre, come accaduto con i tavoli di osservazione nelle municipalità del capoluogo, «presto istituiremo i distretti per la sicurezza in provincia, prosegue il prefetto, che accorperanno dieci-quindici comuni e ci consentiranno di analizzare a fondo le questioni. Dopo l’incontro ad Arzano, stiamo chiudendo un accordo con le imprese del territorio per rafforzare il sistema di vigilanza, sarà la prima intesa fra pubblico e privato dove entrambi metteranno a disposizione le risorse».
Il prefetto, poi, annuncia l’arrivo del ministro Lamorgese in città per la firma con il presidente della Regione del protocollo per il numero unico di emergenza che consentirà di snellire l’attuale sistema di telefonate alle forze dell’ordine.
Sulla questione della “movida” violenta, Palomba, poi, chiarisce: «L’ordinanza rappresentava un primo passaggio. Ora stiamo lavorando al regolamento e accelerando sulla videosorveglianza, a breve saranno pronti i progetti esecutivi».
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