21 Novembre 2024
Cronaca

Napoli, utilizzano un’area condominiale come base di spaccio. Arrestati due spacciatori

Condividi

Ieri sera i Falchi della Squadra Mobile, durante un servizio di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, hanno notato un viavai di persone che entravano e uscivano da uno stabile in via Marco Aurelio.
I poliziotti sono entrati nel palazzo ed hanno sorpreso, all’interno del sottoscala  condominiale, due uomini intenti a spacciare sostanza stupefacente e uno di essi, alla vista degli agenti, ha provato a disfarsi della droga mentre l’altro si è rifugiato all’interno di un’altra camera.
I due sono stati bloccati e trovati in possesso di 8 involucri contenenti 54,46 grammi circa di cocaina, una dose con 0,9 grammi di hashish, 520 euro, un bilancino di precisione e diverso materiale per il confezionamento della droga.
V.P. di 42 anni e  C.D.N. di 48 anni attualmente sottoposto alla misura della libertà vigilata, napoletani e con precedenti di polizia, sono stati arrestati per spaccio di sostanze stupefacenti.


ILMONITO è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie !
 
ILMONITO crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] - Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.

Redazione

I nostri interlocutori sono i giovani, la nostra mission è valorizzarne la motivazione e la competenza per creare e dare vita ad un nuovo modo di “pensare” il giornalismo. [email protected]