Nola, emesse 40 misure cautelari per associazione a delinquere finalizzata al falso in atto pubblico
Questa mattina, nell’ambito di un’articolata attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, personale della Sezione Polizia Stradale di Napoli – Distaccamento di Nola, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli nord, nei confronti di 24 persone (di cui 20 agli arresti domiciliari, 3 destinatari dell’obbligo di dimora e 1 sottoposto all’obbligo di presentazione alla p.g.), tutte residenti tra le province di Napoli e Caserta per associazione per delinquere finalizzata al falso in atto pubblico.
Le attività investigative – svolte con il supporto delle attività tecniche di intercettazione e correlate da servizi di osservazione, controllo e pedinamento – hanno consentito di delineare un grave quadro indiziario a carico degli indagati e di ricostruire il modus operandi in relazione ai fatti contestati.
Secondo l’ipotesi accusatoria avvalorata dal GIP, gli indagati – un medico e i suoi familiari, faccendieri, titolari e collaboratori di autoscuole ed agenzie presenti nelle province di Napoli e Caserta – hanno posto in essere un’organizzazione ben strutturata e organizzata, con una precisa ripartizione di ruoli, compiti e responsabilità, finalizzata al rinnovo e al conseguimento delle patenti di guida attraverso false certificazioni mediche.
Le indagini hanno consentito di individuare oltre 50.000 false certificazioni mediche emesse per una sola annualità, molte delle quali munite anche di valori bollati contraffatti. In taluni casi, le certificazioni mediche attestanti la necessaria idoneità psicofisica dei candidati sono state rilasciate da un professionista abilitato durante il periodo in cui era invece ricoverato presso una clinica; è emerso infatti che gli autori materiali delle suddette certificazioni mediche erano i figli del professionista i quali, utilizzando le credenziali informatiche del genitore compiacente, avevano trasmesso telematicamente le risultanze delle visite, mai sostenute, alla Motorizzazione Generale di Roma.
Molti dei documenti rinnovati erano stati rilasciati a persone anziane, ultranovantenni, allettate da anni, affette da gravi patologie invalidanti e, dunque, non compatibili con i requisiti richiesti per il rilascio della necessaria idoneità psicofisica.
Durante le indagini è emerso che alcune autoscuole organizzavano, eludendo i controlli della Motorizzazione Civile di Napoli, falsi corsi di formazione periodica per conducenti professionali ovvero lezioni di teoria e pratica alla guida ad allievi da parte di soggetti non qualificati.
Il volume delle attività illecite, per le quali risultano indagate altre 40 persone, è stato stimato in circa 1.600.000 euro.
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