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Non basta SuperOsi, Il Napoli si fa riprendere a Bologna.

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Non basta SuperOsi, Il Napoli si fa riprendere a Bologna
Bella partita che avrebbe meritato un finale diverso
Il Napoli, nella penultima giornata di campionato, si presenta in un’Emilia estremamente ferita per il drammatico e tragico alluvione che ha colpito la regione appena una settimana fa per una partita che, rappresentava il classico saldo di fine stagione e con due squadre ormai appagate e con i tifosi azzurri più distratti dalle vicende che riguardano la gestione tecnica, con Spalletti ormai prossimo al passo d’addio con tutte le incognite del caso. Le uniche implicazioni riguardanti il risultato erano relative all’ipotetico superamento dei 91 punti, record di punti in serie A detenuto dal Napoli di Sarri nella fatidica stagione 2017/2017, che con il pareggio di ieri diventa irraggiungibile (perché i partenopei, ora a quota 87 punti, se pure dovessero vincere la prossima ed ultima partita al Maradona contro la retrocessa Sampdoria, potrebbero al massimo toccare quota 90) e al consolidamento del primato nella classifica dei cannonieri con Osimhen che, con la doppietta realizzata ieri, raggiunge quota 25 gol in campionato mettendosi così al riparo da qualsiasi tentativo di rimonta da parte di Lautaro attualmente a quota 21 reti. È stato un vero peccato che Il Napoli non sia riuscito a conseguire il risultato pieno proprio perché, nonostante i continui e ripetuti festeggiamenti, nonostante l’assenza di motivazioni significative, nonostante il caldo e la stanchezza per una stagione estremamente stressante, gli azzurri hanno disputato una gara su livelli importanti per almeno un’ora, cioè fino al secondo gol realizzato dal capocannoniere della serie A. Una squadra aggrssiva, compatta e pericolosa in avanti al cospetto di in avversario di ottimo livello che, in casa, è riuscita ad imbrigliare tutte le big del campionato. I felsinei rappresentano una compagine particolarmente competitiva, ottimamente allenata da Thiago Motta con un’impronta tattica molto simile a quella del Napoli tanto che il nome dell’allenatore italo brasiliano è stato più volte accostato alla panchina azzurra come sostituto naturale per il dopo Spalletti. La partita inizia subito bene per gli azzurri che trovano il gol con Osimhen grazie alla complicità del portiere Skorupsky che serve un clamoroso assist che il nigeriano trasforma facilmente in gol. Il primo tempo procede su ottimi livelli con occasioni da gol che si susseguono da una parte e dall’altra. Ad inizio secondo tempo di nuovo Osimhen realizza la segnatura che porta gli uomini di Spalletti sullo 0-2, il nigeriano lascia sfilare l’assist di Bereszinsky, si inserisce nelle maglie della difesa rossoblu e, con la potenza che lo contraddistingue, trafigge in diagonale l’incolpevole portiere avversario. A questo punto Il Napoli ha il controllo totale della partita. Sfiora la terza segnatura che avrebbe posto il punto esclamativo sull’incontro, dapprima con lo stesso Osimhen, il cui diagonale termina di poco a lato, poi con Kvaratskhelia che dopo un sontuoso tunnel prova dal limite dell’area di rigore con la palla che sfiora il palo ed infine con Zerbin con Skorupsky pronto sul suo palo.
All’improvviso Il Napoli si spegne completamente, compllice la stanchezza e il caldo i partenopei allungano paurosamente la distanza tra i reparti creando spazi importanti e favorevoli agli avversari. Inoltre il Bologna trova la rete che accorcia le distanze con Fergusson che ribadisce in rete una difettosa respinta di Gollini. A questo punto Il Napoli va in sofferenza e il forcing dei fensinei non è altro che il preludio al pareggio di De Silvestri, di testa, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il pareggio, per come si è sviluppato l’incontro, lascia inevitabilmente un po’ di amaro in bocca ma, in considerazione della prestazione offerta dagli emiliani, pare più che meritato. In realtà l’attenzione, mista a preoccupazione dei tifosi partenopei, adesso è concentrata soprattutto sul futuro allenatore degli azzurri dopo che , lo stesso presidente, Aurelio De Laurentis, in qualche modo ha anticipato le indiscrezioni sull’ormai certa separazione del tecnico toscano, deciso, dopo l’insostenibile pressione che solo una piazza come Napoli sa “regalare” a concedersi un anno sabbatico. C’è grande attesa infine per l’ultima giornata di campionato, domenica prossima, 4 giugno, contro la Sampdoria, dove si assisterà alla grande festa per celebrare in maniera definitiva la storica conquista del terzo scudetto.

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