Non lasciamoci bullizzare dal Coronavirus, la musica di Marco Sentieri invita a reagire alla pandemia
Napoli, 7 apr. – Il bullismo ancora una volta al centro della musica di Marco Sentieri. L’artista che a Sanremo 2020 aveva presentato il brano Billy Blu, avverte questa volta l’esigenza di dire ‘basta’ all’ondata negativa post pandemica, esortando gli italiani a reagire. ‘Non lasciamoci bullizzare dal Coronavirus’ é il suo nuovo singolo, presentato ampiamente in tutti i palinsesti televisivi che hanno fatto del brano un tassello divulgativo di messaggi costruttivi sul piccolo schermo.
Realizzato in live, come ulteriore segnale contro il fermo lavorativo che in periodo pandemico ha investito il settore della musica e dello spettacolo, il brano ha visto la collaborazione dei musicisti della band “Due Quarti” composta da Nicola Pilla (chitarre), Paolo Pollastro (basso, tastiere), Alessandro Pilla (batteria).
Questo lavoro musicale non è semplicemente una divulgazione artistica, frutto dell’impegno di Marco Sentieri, ma funge da prosecuzione naturale di quanto in pieno lockdown l’artista ha posto in opera per dare voce a strumenti, istanze e musica.
Marco non si è mai fermato nelle lunghe dirette social in cui ha fatto musica ininterrottamente per dare speranza e compagnia a chi lo seguiva. In qualità di artista ha lasciato parlare la sua vena creativa senza metterla sotto chiave, così da rendere alla musica ciò che le spetta: il ruolo di cassa di risonanza dei fermenti umani e sociali.
La frase ‘Non puoi vincere tu’, è il fulcro del ritornello di una canzone intonata con chitarra alla mano, con riferimento ad una forma più sottile di bullismo, quello psicologico indotto dal terrore seminato dalla pandemia che di fatto fa paura e ha inibito tante emozioni.
Ci si appella dunque nel testo, allo spirito dei grandi uomini e della grandi donne che hanno fatto dell’Italia, nostra nazione, vessillo di messaggi costruttivi e reazionari in termini positivisti. Dante, Manzoni, Michelangelo, Bernini, Marconi, Da Vinci, Giotto, Galilei, Pertini, De Curtis, Mennea, Pellegrini, Mina, Merini, Deledda, Artemisia, Loren, Magnani, Montessori, Montalcini, giungono a rapporto, musicalmente parlando, per riaccendere la scintilla collettiva del ‘fare’ contro l’immobilismo vigente anche a livello politico.
Il brano funge da emblema solidale per tutti i lavoratori dello spettacolo che hanno visto spenti i loro ingegni. Il celeberrimo Da Vinci, citato nel testo, diceva: “L’esperienza è il solo insegnante in cui possiamo confidare”; partendo da questo, da ciò che ciascuno ha costruito, bisogna trovare il coraggio di reagire e riaccendere scintille e motivazione, senza lasciarsi bullizzare dal Coronavirus, come canta Marco Sentieri.
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