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Obbligo vaccinale o green pass?

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Anna Tortora

Il lasciapassare o green pass non sembra mettere d’accordo tutti. Obbligo vaccinale, allora? Neanche quello. Insomma, tra polemiche, vaccini e una probabile terza dose, si continua con questo virus e il relativo stato di emergenza.
“Molti bollano come ipocrita la scelta del governo di insistere con l’estensione del green pass invece che passare all’introduzione secca dell’obbligo vaccinale.
Non mi sento di fare mia questa critica, sul piano teorico magari anche condivisibile, perché sul piano pratico mi sembra assai poco meditata.
Sappiamo tutti benissimo che, anche se venisse introdotto l’obbligo vaccinale, una buona parte (non tutti, ma nemmeno pochi), di coloro che non vogliono vaccinarsi volontariamente, continuerebbe a non farlo, sfidando lo Stato ad andare a prenderli con la forza.
Ringrazio chi ci governa di risparmiarci la beffa di un obbligo che viene fatto rispettare solo a chi non urla e scalcia, ma anche, in alternativa, di risparmiarci l’orrore di scene in diretta streaming h24 di gente che urla e scalcia mentre in tre lo tengono fermo e un quarto gli fa l’iniezione.
La grande maggioranza di questo Paese, che pur senza entusiasmo alcuno (io per primo) ha prontamente aderito alla campagna di vaccinazione volontaria, non si merita di assistere ne’ a questa beffa, ne’ a questo orrore.
Non vuoi vaccinarti?
Ok, non lo fare, nessuno ti viene a prendere a casa, ma, se non sei guarito da meno di 6 mesi o non ti sei fatto un tampone da meno di 48 ore, a casa ci resti (senza che nessuno ti obblighi a nulla).
Questo è il green pass, non altro.
E, nelle circostanze date, mi sembra un accettabile compromesso per governare in modo pratico una situazione davvero complicatissima, tra le teorie dei cultori del diritto (obbligo vaccinale o niente) e le teorie dei no vax.”
Enrico Zanetti

Infatti…
“L’amministratore delegato Conad: -I dipendenti non vaccinati vadano in aspettativa non retribuita -.
Le persone oltre le cose.”
Giancristiano Desiderio, giornalista e scrittore

E non solo.
“Siamo contro il Green Pass in quanto strumento non atto alla difesa della salute pubblica, ma elemento divisivo, discriminatorio e grimaldello per aprire la stagione dei licenziamenti di massa nel nostro Paese. Il paradosso è che questa gogna è assente nei traporti urbani.”
Marco Rizzo, PC

Qualcosa cambia?
“Il governo ha appena comunicato in aula l’accoglimento di sei nostri ordini del giorno con impegni importanti.

Risorse significative per tamponi a prezzo simbolico per minorenni disabili e fragili

Aumento a 12 mesi validità green pass per guariti senza bisogno di dose

Riconoscimento tamponi salivari rapidi entro 60 giorni

Estensione a 72 ore validità tampone molecolare

Tutela lavoratori in quarantena

Indennizzi per danni da vaccino

Estensione cure con monoclonali estendendo prescrizione a medici di famiglia.

Sono questioni che riguardano milioni di Italiani.
E’ stata una lunga battaglia, abbiamo ribadito con il voto la nostra contrarietà su alcuni punti rilevanti , abbiamo ottenuto questi impegni significativi. Senza avere la maggioranza in aula di più non si poteva fare. Mettiamoci al lavoro per nuove e migliori maggioranze future. Le deciderete voi con il vostro voto.”
Claudio Borghi Aquilini, Lega

Ma se siamo arrivati al 70% di vaccinati, perché si continua con questo caos?


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.