21 Novembre 2024
PoliticaPolitica Interna

Open Arms, pm chiede 6 anni per Salvini. Ira Lega: “Processo politico”

Condividi

(Adnkronos) – Ira della Lega dopo che la procura di Palermo ha chiesto sei anni di carcere per il ministro e vicepremier Matteo Salvini nel corso del processo Open Arms. Oggi il leader del Carroccio non si è presentato in aula per assistere alla requisitoria. E' accusato di sequestro di persona e di rifiuti di atto d'ufficio, per avere impedito nel 2019 l'attracco in Italia alla imbarcazione della Ong spagnola. "Il Pm chiede 6 anni di carcere per Salvini che da ministro ha difeso i confini italiani, ridotto drasticamente gli sbarchi, combattuto trafficanti di esseri umani e organizzazioni criminali. Non è un reato, ma un dovere che il ministro ha compiuto agendo nel solo interesse del Paese, nel pieno di un mandato popolare e nel rispetto delle leggi. Pretendere una condanna è ingiusto e vergognoso. Totale solidarietà al Ministro Salvini, ostaggio di un processo politico unico nel suo genere in tutto l’Occidente", dichiara il senatore e vicesegretario della Lega Claudio Durigon. "Aver svolto il proprio lavoro di Ministro e onorato il mandato degli elettori può costare sei anni di galera? Si può condividere o meno una decisione politica, ma spetta al Parlamento e agli elettori premiarla o censurarla. A nessun altro. Se la linea del Governo è soggetta alla censura giudiziaria allora qualcosa non funziona più nel patto sociale e Istituzionale sui cui si fonda la Repubblica. Piena solidarietà al Ministro Matteo Salvini", dice Armando Siri, coordinatore dei dipartimenti della Lega. "Come uomo di Stato e con profondo rispetto delle istituzioni, esprimo la mia solidarietà al ministro Matteo Salvini per le difficili vicende giudiziarie che sta affrontando. Sono convinto che l'azione politica e amministrativa debba essere sempre guidata dalla tutela degli interessi del Paese e dal rispetto delle leggi. Al contempo, nutro piena fiducia nel lavoro della magistratura e nel nostro ordinamento statale, che dispone di tutti gli strumenti necessari per partorire una decisione equa, capace di chiarire la buona fede e l'evidente legittimità degli intenti che hanno guidato le azioni del ministro Salvini. Sono certo che la sua condotta, volta palesemente alla difesa dell'interesse nazionale, sarà riconosciuta conforme alla legge e allo spirito delle istituzioni democratiche", le parole del generale Roberto Vannacci, europarlamentare della Lega. "Quello a cui abbiamo assistito a Palermo è vergognoso, chiesti 6 anni di carcere ad un Ministro per aver difeso i confini italiani. Anche uno studente al primo anno di giurisprudenza sarebbe in grado di capire che non c’è stato alcun sequestro di persona. Forza Matteo, siamo con te". Così in una nota Luca Toccalini, deputato della Lega. "La richiesta di condanna del pm nei confronti di Matteo Salvini nel processo Open Arms è vergognosa. È palese come si tratti di un processo politico. Una follia ideologica che invoglierà ancor di più scafisti e trafficanti di essere umani ad arrivare nelle nostre coste. Avanti tutta sempre a testa alta, Matteo siamo con te!", la nota del senatore siciliano e commissario regionale della Lega in Sicilia, Nino Germanà. "Sei anni di carcere per aver difeso il nostro Paese che non è un reato. Avanti con onore e a testa alta sempre, non ci faremo fermare da un processo politico voluto dalla sinistra e portato avanti da una certa magistratura compiacente", dichiara quindi il deputato e vicecapogruppo vicario della Lega Igor Iezzi. "La difesa dei confini dai clandestini non è reato. Gli italiani onesti e perbene sono tutti al fianco di Matteo Salvini, il miglior ministro degli Interni della storia repubblicana del nostro Paese. Forza Matteo, avanti tutta a testa altissima", sottolinea in una nota il deputato e vice ministro al Mit Edoardo Rixi. "Matteo Salvini ha agito nell’interesse del Paese. Da ministro ha difeso i nostri confini, in accordo con le altre componenti del governo di allora, così come gli avevano chiesto di fare milioni di italiani nell’urna elettorale. Mantenere le promesse non può essere reato. Merita riconoscenza, non certo 6 anni di carcere", dichiara Andrea Ostellari, senatore Lega. "La richiesta di condanna a 6 anni per Matteo Salvini non ha niente a che fare con la giustizia, è un atto politico giustificato con ragioni politiche. Difendere i confini dello Stato, contrastare il traffico di esseri umani, chiamare l’Europa alle sue responsabilità sono doveri di un governo e sono impegni che la Lega ha preso con gli italiani. Su questi principi non faremo mai un passo indietro”, scrive il vicepresidente del Senato e senatore della Lega Gian Marco Centinaio. "Solidarietà a Matteo Salvini. Rimango sbalordita dalla richiesta di condanna della Procura di Palermo di oggi, fuori da ogni logica e, soprattutto, dall'autonomia della politica, che non può essere giudicata per atti discrezionali e politici. Una richiesta di condanna, in pratica, per fare quello per cui lo avevano votato gli italiani: bloccare gli sbarchi. Ovviamente, ho piena fiducia nella magistratura e sono convinta che tutto si risolverà per il meglio. Questa richiesta, però, lascia l'amaro in bocca", scrive in una nota Simona Baldassarre, responsabile dipartimento famiglia della Lega.  —[email protected] (Web Info)


ILMONITO è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie !
 
ILMONITO crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] - Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.

Redazione

I nostri interlocutori sono i giovani, la nostra mission è valorizzarne la motivazione e la competenza per creare e dare vita ad un nuovo modo di “pensare” il giornalismo. [email protected]