22 Dicembre 2024
Territorio

Ottaviano, il sindaco Capasso si dimette per candidarsi alle Politiche

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Il sindaco di Ottaviano lascia il Comune in direzione Roma: “Mi metto in discussione ancora una volta per il mio territorio, a viso aperto e nel pieno rispetto delle regole”.

Il sindaco di Ottaviano Luca Capasso in partenza verso Roma, destinazione Montecitorio. Dopo le dimissioni del premier Mario Draghi e lo scioglimento delle Camere da parte del presidente Mattarella, la data decisa per il voto è il 25 settembre.
La candidatura alla carica di sindaco – nei Comuni sopra i 20mila abitanti – è infatti incompatibile con la candidatura a deputato o a senatore. La norma che stabilisce l’ineleggibilità dei sindaci di Comuni con popolazione superiore ai 20mila abitanti prevede che il sindaco debba dare le dimissioni 180 giorni prima della scadenza naturale della legislatura (che sarebbe stato in autunno). In caso di elezioni anticipate per “oltre centoventi giorni” prima della scadenza naturale, le cause di ineleggibilità decadono “se le funzioni esercitate siano cessate entro i sette giorni successivi alla data di pubblicazione del decreto di scioglimento nella Gazzetta Ufficiale”. E siccome il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sciolto le Camere ufficialmente venerdì scorso, i sindaci che vogliano fare “un passo indietro” lo devono appunto fare entro questo venerdì, 29 luglio.

Il sindaco Capasso ha reso una pubblica nota sui social, un modo di comunicare più diretto con i cittadini per spiegare la sua decisione:

“Ho presentato le dimissioni da sindaco di Ottaviano. E’ stata una scelta ponderata e frutto di un’ampia riflessione, ma ciò non mi impedisce di provare fortissime emozioni nel lasciare una carica che copro da quasi dieci anni, per la quale ho dato tutto e per la quale mi sono speso con forza e generosità. La normativa vigente pone un sindaco in carica in una condizione di ineleggibilità ad una eventuale carica di Deputato o Senatore. Questo vuol dire che io mi metto in discussione ancora una volta per il mio territorio, a viso aperto e nel pieno rispetto delle regole, come sempre faccio da quando mi occupo di politica, come sempre faccio nella mia vita. Tra qualche mese il mio secondo mandato sarebbe finito e non avrei potuto più fare il sindaco. Queste dimissioni anticipano, dunque, un percorso già segnato. E io mi dimetto anche per realizzare un sogno: provare a continuare a lavorare per il mio territorio, per la gente, per le nuove generazioni soprattutto. Fare il sindaco è stata un’esperienza meravigliosa, la più bella che ci sia: fa crescere in te lo spirito di servizio e la consapevolezza che l’attività politica è una nobile arte che non deve essere lasciata in mano a chi coltiva solo i propri interessi. Voglio ringraziare l’amministrazione comunale, il consiglio comunale nella sua interezza, quello del mandato precedente, il personale tutto del Comune di Ottaviano. Da ciascuno ho ricevuto insegnamenti, stimoli, collaborazione. Con molti sono andato d’accordo, con qualcuno ho litigato: me ne scuso e vi chiedo di considerare il mio carattere, genuino fino in fondo, mai sleale. Ritengo che insieme abbiamo realizzato molto per Ottaviano: in quasi dieci anni l’abbiamo migliorata, resa più vivibile, l’abbiamo fatta crescere. Anche per questo vi ringrazio: mi sono messo sempre in prima fila, ma sapevo di avere alle mie spalle uomini e donne che avevano attaccamento al territorio e tutto ciò mi ha aiutato molto. Grazie, poi, alle cittadine e ai cittadini: siete stati la mia famiglia, lo siete ancora e lo sarete sempre. Insieme abbiamo sofferto e gioito e voi tutti sapete che non ho mai trascurato nessuno, ho ascoltato tutti, ho cercato sempre di dare risposte a qualsiasi ora del giorno e della notte. Sono un uomo fortunato, ho vissuto una storia d’amore bellissima: quella che un politico vive col proprio territorio, con la propria comunità. Una storia intensa, una storia che non finirà mai.”

 

Cosa succede in un Comune con il sindaco dimissionario?

Se il sindaco lascia la carica per andare a Roma, l’amministrazione rimane in carica fino al successivo turno elettorale, che sarebbe nel 2023. Il Comune sarebbe rappresentato e guidato dal vicesindaco, che fa le funzioni del sindaco.


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