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Paola Cortellesi inaugura la Festa del cinema di Roma con una storia dedicata alle donne italiane

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La Festa del Cinema di Roma ha inaugurato i suoi battenti nella giornata di ieri con un film decisamente femminista: C’è ancora domani. La novità gradita ed applaudita di questa 18esima edizione, è il debutto alla regia di Paola Cortellesi, arrivata sul red carpet emozionata, ma felice di abbracciare il suo pubblico tra foto e autografi rilasciati con disinvoltura.

Insieme al marito Riccardo Milani, ex regista di molti suoi film, Paola ha scelto di lavorare alla grande a questa pellicola firmata insieme agli sceneggiatori Furio Andreotti e Giulia Calenda.

Accanto alla Cortellesi nel suo primo film da regista ci sono gli amici di sempre: Valerio Mastandrea ed Emanuela Fanelli, oltre al resto del cast composto da Vinicio MarchioniFrancesco Centorame e Giorgio Colangeli.

Neppure Isabella Rossellini, giunta a Roma per ritirare il premio alla carriera, o Martina Stella e Philippine Leroy, riescono a rubarle la scena.

Il film in bianco e nero, in uscita nelle sale il 26 ottobre con Vision Distribution, racconta la storia delle donne ordinarie e straordinarie al contempo, che in conferenza stampa Paola racconta così: “La storia è nata poco alla volta con Furio e Giulia dalla voglia di raccontare la vita di quelle donne che nessuno ha mai celebrato, come le nonne o le bisnonne. Storie che hanno dell’incredibile, che hanno costruito il tessuto sociale del nostro paese. Non stiamo raccontando le donne “grandi”, come Nilde Iotti, che hanno combattuto per i diritti di cui godiamo ora, ma di tutte quelle donne di cui nessuno parla e che nessuno celebra, nelle quali c’era una totale inconsapevolezza. Non si rendevano nemmeno conto delle discriminazioni o della violenza che subivano”.

Convinta di voler continuare a recitare e dirigere film, la Cortellesi è Delia, donna che subisce gli abusi domestici del marito Ivano (Valerio Mastandrea), ma che può contare sull’amica Marisa (Emanuela Fanelli), che la sostiene per tutto il suo dramma in commedia.

Paola spalanca la porta con delicatezza, su un passato che spesso non ci è stato raccontato perchè taciuto per cultura patriarcale e lo fa convinta di narrare una storia che in fondo appartiene a tutti ed affonda le radici in un passato cinematografico neorealista a cui è importante dare richiamo.

La bella partecipazione della Cortellesi funge così da apripista alla celebrazione di un’altra grande donna del cinema italiano, Monica Vitti, ricordata nella serata del 19 ottobre insieme a Diabolik e ai Manetti Bros.


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.