22 Dicembre 2024
Attualità

Parkinson, neurologo Stocchi: “Biomarcatori e biologici rallentano malattia”

Condividi

(Adnkronos) – "Il Parkinson è la malattia neurologica in più rapida crescita a livello globale e pone notevoli sfide gestionali a causa della disabilità progressiva, dell'insorgenza di sintomi resistenti alla levodopa e delle complicanze correlate al trattamento. In questo congresso faremo il punto sullo stato attuale della ricerca sulle terapie per il Parkinson e delineiamo le priorità future per far progredire la nostra comprensione e il trattamento della malattia. Due le principali priorità di ricerca per i prossimi anni: rallentare la progressione della malattia attraverso l'integrazione di biomarcatori sensibili e terapie biologiche mirate, e migliorare i trattamenti sintomatici esistenti, che comprendono terapie chirurgiche e infusionali, con l'obiettivo di posticipare le complicanze e migliorare la gestione a lungo termine del paziente". Lo ha detto Fabrizio Stocchi, professore ordinario Università San Raffaele di Roma, in occasione del 54esimo Congresso nazionale della Società italiana di neurologia (Sin) a Roma. "Il percorso verso la modificazione della malattia è ostacolato dalla fisiopatologia multiforme e dai diversi meccanismi alla base della malattia di Parkinson. Gli studi in corso – spiega – sono diretti all'aggregazione della α-sinucleina, integrati da sforzi per affrontare percorsi specifici associati alle forme genetiche meno comuni della malattia. Il successo di questi sforzi si basa sulla definizione di solidi endpoint, sull'integrazione della tecnologia e sull'identificazione di biomarcatori affidabili per la diagnosi precoce e il monitoraggio continuo della progressione della malattia".  Nel contesto del trattamento dei sintomi, "l'attenzione dovrebbe spostarsi verso il perfezionamento degli approcci esistenti e la promozione dello sviluppo di nuove strategie terapeutiche che mirino ai sintomi resistenti alla levodopa e alle manifestazioni cliniche che compromettono sostanzialmente la qualità della vita – sottolinea Stocchi – In questo contesto, occorre ricordare i progressi nell'utilizzo della stimolazione cerebrale profonda e dell'utilizzazione della neuroablazione del Vim (nucleo ventrale intermedio mediale del talamo) mediante ultrasuoni focalizzati sotto guida della risonanza magnetica (MR-guided Focused Ultra-Sound o MRgFUS), tecniche ormai presenti su tutto il territorio nazionale a conferma della loro efficacia".  —[email protected] (Web Info)


ILMONITO è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie !
 
ILMONITO crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] - Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.

Redazione

I nostri interlocutori sono i giovani, la nostra mission è valorizzarne la motivazione e la competenza per creare e dare vita ad un nuovo modo di “pensare” il giornalismo. [email protected]