Pd, Graziano Delrio propone il Covid tax
“Proposta contributo di solidarietà per redditi Irpef superiori a 80.000 euro lordi annui”. Questo il titolo dell’emendamento al decreto Cura Italia proposto ieri dal capogruppo dem alla Camera, Graziano Delrio. Un annuncio che non è piaciuto ovviamente al centrodestra, ma neppure a Italia Viva, ma anche i 5 Stelle, decisamente contrari alla proposta Pd o meglio Covid tax, come è stata ribattezzata.
Il gruppo Pd alla Camera, si legge in un comunicato firmato da Delrio e dal capogruppo dem in commissione Bilancio Fabio Melilli, “in piena sintonia con il partito, ritiene opportuno che venga introdotto, nel provvedimento che arriva ora alla Camera, un contributo di solidarietà a carico dei redditi più elevati, da destinare a tutti coloro che versano in situazioni di povertà a causa della crisi o in situazioni di grave difficoltà per la perdita completa del reddito come i giovani lavoratori autonomi”.
Nel testo dell’emendamento si prevede che “oltre 80.000 si applica il 4%, oltre 100.000 si applica il 5%, oltre 300.000 si applica il 6%, oltre 500.000 si applica il 7%, oltre 1.000.000 si applica l’8%”. In tutto per un valore di 1,25 miliardi di euro e per un totale di 803.741 contribuenti (pari all’1,95% del totale contribuenti Irpef che sono circa 41,2 milioni).
Si legge nel testo: “Contributo di solidarietà IRPEF. In considerazione della eccezionalità della situazione economica e sociale legata connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19 a decorrere dal 1º gennaio 2020 e fino al 31 dicembre 2022, sul reddito complessivo (…) è dovuto un contributo di solidarietà rispettivamente: a) pari al 4 per cento sulla parte eccedente l’importo di 80.000 euro lordi annui e fino a 100.000 euro; b) pari al 5 per cento sulla parte eccedente l’importo di 100.000 euro lordi annui e fino a 300.000 euro”.
Ed ancora: “c) pari al 6 per cento sulla parte eccedente l’importo di 300.000 euro lordi annui e fino a 500.000 euro; d) pari al 7 per cento sulla parte eccedente l’importo di 500.000 euro lordi annui e fino 1 milione di euro; e) pari all’8 per cento sulla parte eccedente l’importo di 1 milione di euro”.
Per la prima fascia da 80.000 a 90.000 euro si parla di 200.020 contribuenti; per quella da 90.000 a 100.000 di 136.279; per quella da 100.000 a 120.000 di 165.176; per quella da 120.000 a 150.000 di 123.173 contribuenti; da 150.000 a 200.000 riguarda 86.805 contribuenti; da 200.000 a 300.000 si parla di 53.997; da 300.000 a 500.000 di 34.650; da 500.000 a 1 milione di 2.845 e infine oltre 1 milione riguarda 796 contribuenti. Nell’emendamento si spiega inoltre che “il contributo di solidarietà è deducibile dal reddito complessivo” e che “per l’accertamento, la riscossione e il contenzioso riguardante il contributo di solidarietà, si applicano le disposizioni vigenti per le imposte sui redditi”.
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