27 Gennaio 2025
Attualità

Pentagono, arriva Hegseth: “Freneremo aggressione Cina, metteremo fine a guerre”

Condividi

(Adnkronos) – Confermato nella notte dal Senato alla guida del Pentagono, il nuovo segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Pete Hegseth ha inviato il suo primo messaggio alle Forze armate nel quale ha enunciato la sua 'missione' in America e nel mondo.  E nel mondo, l'ex anchorman di FoxNews si è rivolto anzitutto a Pechino: "Lavoreremo con gli alleati e i partner per scoraggiare l'aggressione della Cina comunista nell'Indo-Pacifico". E poi, il Pentagono sosterrà "la priorità del presidente di porre fine alle guerre in modo responsabile e di riorientarsi verso le principali minacce". "Saremo al fianco dei nostri alleati e i nostri nemici sono avvisati", afferma Hegseth. "E' il privilegio di una vita guidare i guerrieri del dipartimento della Difesa, sotto la leadership del nostro comandante in capo Donald Trump. Metteremo l'America per prima e non indietreggeremo mai", le parole dopo aver giurato nelle mani del vice presidente Jd Vance, da cui ha avuto il voto decisivo per la sua conferma al Senato. "Il presidente ci ha dato una missione chiara – ha scritto l'ex anchorman di FoxNews – raggiungere la pace attraverso la forza, ricostruire le nostre Forze armate e ristabilire la deterrenza".  "Faremo rivivere l'etica del guerriero – ha affermato Hegseth – e ripristineremo la fiducia nelle nostre forze armate. Siamo guerrieri americani. Difenderemo il nostro Paese. I nostri standard saranno alti, senza compromessi e chiari. La forza dei nostri militari è la nostra unità e i nostri scopi condivisi".  Un 'Restauratore' dalle mille incognite al Pentagono. Hegseth è stato confermato dal Senato sul filo di lana – decisivo il voto del vice presidente -, ma i suoi piani per quella che è una delle posizioni chiave dell'amministrazioni sono ancora vaghi.  Le uniche certezze sono che con l'ex anchorman della Fox verrà dichiarata guerra alla cultura 'woke' con cui – secondo l'underdog scelto a sorpresa da Donald Trump – i democratici avrebbero contaminato il Pentagono e che i militari, almeno in questa prima fase, saranno chiamati a dare il loro contributo al programma di deportazione dei migranti. Durante la sua udienza di conferma davanti ai senatori, Hegseth ha affermato che le truppe "gioiranno" per la cancellazione delle politiche a favore dell'inclusione dell'era Biden e ha promesso di riportare al Pentagono la "cultura dei guerrieri". I militari "vogliono concentrarsi sulla letalità e sulla guerra, e liberare l'esercito di tutte le prerogative politiche woke e del politicamente corretto in termini di giustizia sociale", ha scandito. I democratici hanno già attaccato Hegseth per alcune dichiarazioni controverse del passato in cui criticava la presenza delle donne in ruoli di combattimento e i gay che prestano servizio nell'esercito. Il nuovo segretario alla Difesa – nei confronti del quale sono emerse accuse di comportamenti violenti, spesso sotto l'influenza dell'alcol, nei confronti dell'ex moglie – ha fatto marcia indietro su questi punti, almeno pubblicamente.  I suoi oppositori hanno anche sostenuto che Hegseth, che ha prestato servizio in Iraq e Afghanistan e ha lasciato la Guardia nazionale dell'esercito con il grado di maggiore nel 2021, non abbia il carattere e una carriera militare alle spalle a livello tale per dirigere la più grande agenzia del governo. Hegseth ha respinto le accuse, sostenendo – riporta Politico – che la sua mancanza di esperienza sia un aspetto positivo e che la burocrazia trarrebbe vantaggio da un leader "con la polvere sugli stivali". Poco si sa delle posizioni del giornalista su politica estera e difesa, a parte l'aderenza all'ortodossia Maga di scetticismo verso la Nato, con gli alleati criticati come deboli, e l'allarme per la Cina. Per quanto riguarda l'Ucraina, subito dopo l'invasione difese Trump per aver definito Vladimir Putin "un genio".  Dalla sua, l'anchorman ha però la qualità più importante per Trump, la completa e assoluta fedeltà al tycoon. Ma Hegseth ha anche un'altra importante qualità, quella di parlare alla base Maga che ha riportato il tycoon alla Casa Bianca, soprattutto grazie alla crociata contro quelle che ha definito "le deformi politiche woke dell'attuale leadership militare" nel libro recentemente pubblicato intitolato 'The War on Warriors: Behind the Betrayal of the Men Who Keep Us Free', 'La guerra contro i guerrieri: dietro al tradimento degli uomini che ci mantengono liberi'.  Nel libro Hegseth si scaglia contro le nuove normative per assicurare nelle forze armate il rispetto della diversità, equità e inclusione e anche l'adozione della critical race theory, la teoria critica della razza, uno dei bersagli numero uno della destra trumpiana. Le sue idee potrebbero metterlo in rotta di collisione con il capo degli Stati Maggiori Riuniti, il generale C.Q. Brown, che Hegseth accusa di "seguire le posizioni estremiste dei politici di sinistra". Ma oltre alle guerre culturali e alla mossa simbolica di rimuovere da un corridoio del Pentagono il ritratto del generale Mark Milley, l'ex capo di Stato maggiore accusato di "tradimento" da Trump, la priorità dell'agenzia al momento è la "deportazione" degli immigrati, una delle promesse elettorali di Trump sbandierata sui social anche dalla Casa Bianca. Il Dipartimento della Difesa si è affrettato per tutta la settimana a inviare truppe ed equipaggiamenti al confine, in seguito alla dichiarazione di emergenza nazionale da parte del presidente. Lungi dal "combattere la guerra", tuttavia, i primi 1.500 soldati in servizio attivo schierati al confine "sosterranno gli sforzi di rilevamento e monitoraggio potenziati e ripareranno e installeranno barriere fisiche", ha affermato il Comando Nord in una dichiarazione.  —internazionale/[email protected] (Web Info)


ILMONITO è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie !
 
ILMONITO crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] - Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.

Redazione

I nostri interlocutori sono i giovani, la nostra mission è valorizzarne la motivazione e la competenza per creare e dare vita ad un nuovo modo di “pensare” il giornalismo. [email protected]