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Peppe Voltarelli in concerto con Planetario. Targa Tenco 2021 come miglior interprete

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Un’immersione nella grande canzone d’autore in un progetto di respiro internazionale che non poteva non toccare Napoli, presente con le opere dell’artista partenopea Anna Corcione e con una magnifica trasposizione al capoluogo campano di quanto Joaquin Sabina cantava della Madrid del 1947 

Planetario di Peppe Voltarelli non solo ha vinto la Targa Tenco come miglior album d’interprete ma è risultato l’album più votato in assoluto in tutte le categorie da parte della più ampia giuria di critici musicali, giornalisti e opinionisti, qual è quella del Premio Tenco: un riconoscimento più che lusinghiero per il cd-book, edito da Squilibri, che si configura come un’immersione nella grande canzone d’autore internazionale, da Jacques Brel a Bob Dylan, da Leo Ferré a Vysotskij, con emozionanti duetti con altri giganti del dire in musica da Joan Manuel Serrat ad Adriana Varela, da Silvio Rodríguez ad Amancio Prada.

Un progetto ambizioso ritagliato su misura delle esperienze di vita e di arte di Voltarelli che, nomade per vocazione e irrequieto per temperamento, spostandosi di continuo da un continente all’altro, è diventato una sorta di ambasciatore della canzone d’autore nel mondo con numerose tournées all’estero, dall’America Latina al Canada, innumerevoli partecipazioni a festival internazionali e molteplici collaborazioni avviate nei luoghi in cui si è ritrovato, dalla Spagna a New York.

©_ANGELO_TRANI

“Planetario è una mappa sentimentale di incontri e grandi amicizie raccontate da canzoni senza tempo –ha dichiarato il cantautore calabrese-. Mi ha offerto l’opportunità di condividere tutti i miei viaggi attraverso canzoni fuori dalle mappe seriali, lontano da strade troppo affollate che non hanno più nulla da rivelare allo sguardo e ancora meno al cuore. Con queste canzoni riassumo anni di incontri umani e artistici ma Planetario è molto di più: è un coraggioso manifesto di una libertà espressiva che va oltre confini e frontiere, appartenenze e malintese identità”.

In questa sorta di mappa sentimentale e artistica non poteva dunque mancare Napoli, città alla quale il cantore della Sibaritide è particolarmente legato avendoci anche vissuto per un certo periodo. Lo straordinario corredo di immagini che illustrano il suo lavoro sono, infatti, dell’artista partenopea Anna Corcione: opere che, lavorando sul rapporto tra arte e ambiente, suscitano attenzione e interrogativi attorno alla sostenibilità ecologica ma che hanno anche una forte connotazione identitaria rispetto ai luoghi toccati nel corso dei numerosi viaggi fatti assieme allo stesso Voltarelli al quale è legato sentimentalmente. E il capoluogo campano ritorna anche tra le note e i testi in uno dei brani più belli dell’intero brano, Millenovecentoquarantasette, grazie alla trasposizione per l’appunto a Napoli di quanto Joaquin Sabina cantava della Madrid del dopoguerra in una delle sue canzoni più celebri, ripresa da Voltarelli nella splendida versione italiana di Sergio Secondiano Sacchi, produttore artistico dell’intero album assieme a Daniele Caldarini.

Era dunque naturale che Planetario approdasse a Napoli, e in particolare a Castel dell’Ovo dove Peppe Voltarelli il 3 agosto, alle ore 20, in compagnia del maestro Luigi Cioffi, proporrà per la prima volta lo spettacolo ispirato a questo suo fortunato album:  una personale e ironica teoria della canzone densa di aneddoti e riferimenti storici, intessuta di incontri bizzarri in luoghi segreti e inesplorati dove le differenze di stili e di linguaggio diventano l’anima del racconto.

Il concerto di Peppe Voltarelli, promosso da Estudio Associazione Artistica di promozione Culturale, ricade all’interno della rassegna “Il castello dei cinque sensi”, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli in uno dei luoghi simbolo dell’intera città.

Ingresso 10 euro
Info e prenotazioni: 
3348882432, [email protected]


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