Perche’ respingere la candidatura di Carfagna e Caldoro alla presidenza della Regione Campania
I quotidiani locali e nazionali riportano le candidature di Mara Carfagna e Stefano Caldoro come un aut aut scontato nell’ area di centrodestra . Personalmente ho ribadito piu’ volte la necessita’ di una riorganizzazione interna partendo dai coordinamenti per accorciare le distanze tra i rappresentanti di partito e i cittadini e assolvere il centrodestra campano da questa lenta eutanasia a cui si e’ autocondannato . La scelta del candidato a Presidente della Regione Campania non deve ricadere su un soggetto su cui far ripercuotere i danni di una sconfitta gia’ scritta così come per il “caso Lettieri “. Sarebbe imbarazzante riproporre Stefano Caldoro per un secondo mandato contro un De Luca Bis , e non perche’ sullo stesso sia caduta la tegola di un avviso di garanzia , ma perche’ il soggetto ha gia’ superato la prova della elezione e del mandato governativo e proprio in virtu’ di questo meriterebbe l’ accesso alle assemblee parlamentari . Una delle domande che ci si pone e’ proprio perche’ il centrodestra e quindi tutte le componenti dell’ area affrante dall’ incapacita’ di riorganizzarsi dovrebbero immolare sull’ altare di una probabilissima sconfitta in un De Luca Bis un politico che ha dato alla politica campana e che non merita un’ ulteriore supplizio bensì una logica e naturale collocazione in un contesto nazionale . Un discorso simile vale per l’ onorevole Mara Carfagna che attualmente svolge anche la missione di consigliere comunale al Comune di Napoli alzando la qualita’ della voce dell’ opposizione ma cosa ben diversa sarebbe quella di prestarsi attualmente in una competizione elettorale per la Regione Campania. Il clima giudiziario non e’ dei migliori , le guerre di corrente interne all’ area , il peso politico della Lega e di Fratelli d’ Italia …insomma perche’ usare la cattiveria di mettere a repentaglio il futuro del piu’ papabile leader politico di Forza Italia dopo Silvio Berlusconi ? Non credo che l’ atteggiamento sia leale neanche in questo caso . La base , l’ organizzazione deve mutare urgentemente per dare nuovo slancio ad una riorganizzazione dei territori e quindi ad una partecipazione alle urne basate su logiche diverse dal controllo meccanico delle preferenze .
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