PetMe si rinnova e rivoluziona il modello di business: nasce una nuova piattaforma con servizi unici per il benessere e la cura degli animali
La più grande piattaforma italiana dedicata al pet sitting cambia completamente e lancia servizi innovativi per il mercato italiano ed europeo
PetMe si rinnova e dopo 9 anni dal suo lancio si presenta con un nuovo format, completamente rinnovato, rivoluzionando del tutto il modello di business, primo in Italia: più efficiente, più sostenibile, ma soprattutto con al centro la cura e il benessere degli animali.
PetMe (www.petme.it) è il noto sito web dedicato agli appassionati e ai proprietari di animali, dove si può trovare il più grande servizio di pet sitting in Italia e tanti servizi assolutamente unici ad alto valore aggiunto, oltre a una vasta selezione di prodotti da acquistare per l’alimentazione, la cura e il benessere del proprio animale.
Parte della holding Ebano S.p.a., PetMe, già leader di mercato, ha completamente rivoluzionato il modo di concepire la cura dei nostri animali, sviluppando un modello di business che mette al centro sempre competenza, professionalità e attenzione massima per il mondo pet.
Ecco tutte le novità del nuovo PetMe.
Il servizio gratuito di pet sitting in tutta Italia
Online dal 2013, PetMe è stato il primo sito italiano dedicato al servizio di pet sitting, utilizzato ogni giorno da migliaia di persone. Da subito un enorme successo, perché colmava un grande gap nel nostro Paese: l’assenza di un “luogo” in cui chi ha un animale, e ha bisogno di un aiuto per prendersene cura, potesse trovare qualcuno disposto a dargli una mano.
I pet sitter iscritti a PetMe oggi sono prevalentemente giovani, soprattutto universitari fuori sede o laureati alle prime esperienze lavorative, che vivono nelle grandi città, in particolare del Nord e Centro Italia (Milano, Roma, Bologna, Napoli e Torino in primis) (qui il link per iscriversi a PetMe e iniziare a lavorare subito come pet sitter).
Oggi, PetMe mantiene il suo esclusivo servizio di pet sitting, con oltre 10mila iscritti attivi, ma con un’importantissima novità: diventa completamente gratuito per i pet sitter. PetMe mette a disposizione dei proprietari di animali un vasto dabatase di pet sitter geolocalizzato. I proprietari di animali possono così trovare i pet sitter disponibili più vicini e mettersi direttamente in contatto con loro.
PetMe non applica più la percentuale di intermediazione che prima tratteneva al pet sitter per il contatto con il cliente: il proprietario dell’animale, quindi, paga solo la prestazione di pet sitting direttamente al pet sitter. Semplice, veloce, sicuro.
“Questo è un regalo che abbiamo deciso di fare ai nostri iscritti, per un servizio consolidato nel tempo e sempre molto richiesto, anche in segno di riconoscenza per la fedeltà dimostrata in questi anni” spiega l’Amministratore delegato di PetMe Alberto Grassi. “In questo modo possiamo anche fidelizzare i nostri utenti e trattenerli sulla piattaforma, facendo scoprire loro l’ampia gamma di servizi innovativi che offriamo ogni giorno”.
Servizi e cura per animali sempre più diversi
In questa direzione va proprio il nuovo PetMe: l’obiettivo è offrire a chi ama gli animali servizi a valore aggiunto, con elevata professionalità e serietà.
Il benessere dei nostri piccoli e grandi amici animali passa, anche e soprattutto, da un’attenzione specifica verso i loro bisogni. Da uno studio commissionato da PetMe al Dipartimento di Sociologia dei consumi dell’Università Cattolica di Milano è emerso che le informazioni sugli animali in Rete sono tante ma troppo frammentate e poco approfondite.
Da qui l’idea dell’AD Alberto Grassi di sviluppare una piattaforma in cui offrire servizi unici: un sito in cui trovare, oltre al servizio di pet sitting, informazione autorevole e formazione qualificata.
Oggi il team di PetMe è supportato da un comitato scientifico e si avvale della collaborazione di esperti professioni del settore – veterinari, alimentaristi, addestratori, educatori cinofili, giornalisti professionisti – per fornire informazioni utili, consigli, approfondimenti e guide dettagliate, precise, semplici e immediate. In questo sta la proposta innovativa di PetMe, un unicum nel panorama italiano ed europeo.
Informazione seria e approfondita
Ecco i nuovissimi servizi PetMe per un’informazione unica e puntuale:
Zoon magazine
Un giornale online in cui si trovano tantissime notizie sul mondo pet. Un team di esperti giornalisti redige ogni giorno articoli informativi e approfondimenti che ci raccontano la vita dei nostri animali.
PetMe Academy
Gli esperti di PetMe redigono utilissime guide, veloci e semplici, per assicurare sempre la massima cura dei nostri pet. Si possono anche acquistare corsi di formazione e brevi video-pillole per poter eseguire con semplicità piccole azioni quotidiane (come tagliare le unghie al nostro gatto). Su PetMe Academy è anche disponibile un catalogo di libri della casa editrice Interlinea dedicati ai ragazzi che amano gli animali.
Cartella clinica veterinaria digitale del proprio animale
Su PetMe è disponibile una sezione ad hoc in cui è possibile caricare tutta la storia clinica dei nostri animali (informazioni su microchip, quando sono nati, quali vaccini hanno fatto, eventuali interventi, quali farmaci assumono, quando gli sono stati dati gli antiparassitari, ecc). Così il proprietario ha sempre con sé tutte le informazioni sulla vita del proprio animale. Facile da aggiornare e condividere col veterinario
Schede razze
Un’altra sezione è dedicata alle schede tecniche di razze e specie animali redatte dagli esperti di PetMe, con foto ad alta risoluzione, descrizioni, caratteristiche, abitudini, dalle più comuni fino alle più sorprendenti, tutto realizzato dalla casa editrice di Ebano S.p.a., Interlinea.
Tool per i sintomi delle malattie
Gli esperti di PetMe hanno anche creato uno speciale strumento che consente di capire cosa potrebbe avere l’animale quando non sta bene. Basta inserire i sintomi che osserviamo e scoprire le patologie correlate, con la spiegazione di cosa sono, le cause e i possibili trattamenti consigliati. Ovviamente, non significa sostituirsi ai veterinari, ma intervenire tempestivamente per dare sollievo ai cuccioli.
Glossario
Su PetMe si trova anche un dizionario per conoscere il significato di termini tecnici e veterinari, soprattutto di cani e gatti.
Formazione qualificata
Lato formazione, il nuovo PetMe offre a tutti i suoi iscritti:
- un canale YouTube con video-pillole totalmente gratuite per soddisfare le esigenze dei proprietari di animali per le incombenze quotidiane
- un canale pay per video-corsi più strutturati per gestire al meglio il benessere dei pet
- libri sugli animali dedicati a bambini e ragazzi, editi da
Non solo cani e gatti
Un’alta grande novità di PetMe è che il mondo animale si amplia: sul sito trovano spazio anche moltissime nuove specie animali, in costante crescita nel nostro Paese. Oltre a cani e gatti, è possibile trovare assistenza e info utili su rettili, animali esotici, uccelli e così via.
Non tutti forse sanno che l’Italia è il secondo Paese al mondo dopo il Portogallo per ornitologia (gli italiani possiedono 14 milioni di esemplari di uccelli), ma cresce sempre di più la passione per nuovi animali, come conigli, roditori, animali esotici, in particolare rettili e ragni.
Migliaia di prodotti esclusivi per il benessere e la cura degli animali
Infine, sul sito, tramite la piattaforma e-commerce Zampando a l s uo i n t e rn o (www.zampando.com), è possibile acquistare tutto il necessario per gli animali: alimenti, prodotti per la cura e il benessere, accessori e molto altro.
Nel 2020, Zampando è entrato per la prima volta tra i primi 500 siti e-commerce in Italia (classifica ITQF), e tra i primi 5 negozi online del settore Pet. L’attenzione ai prodotti venduti è massima: accuratamente selezionati, di alto livello, sani, bio e sostenibili, non reperibili in commercio presso la grande distribuzione, per garantire il massimo benessere ai nostri animali.
“Prediligiamo quelle aziende che non usano OGM, ormoni, pesticidi o che si distinguono per allevamenti e coltivazioni etiche” spiega l’Amministratore delegato di PetMe Alberto Grassi. “Scegliamo solo aziende che lavorano su alimenti dietetici e specifici per determinate necessità degli animali. Una scelta premiante per il mercato a cui puntiamo: vogliamo distinguerci per competenza, informazione e attenzione”.
Su circa 3mila prodotti proposti sul sito, circa la metà sono prodotti parafarmaceutici, come parafarmaci, antiparassitari, integratori. Segno che cresce sempre di più l’attenzione degli italiani verso l’Animal Care.
PetMe e Balzoo insieme, per aiutare i nostri cuccioli
PetMe ha anche avviato un’importantissima collaborazione con Balzoo, la più grande onlus italiana che aiuta gli animali e i proprietari in difficoltà, mettendo a disposizione un vero e proprio banco alimentare per animali e occupandosi di oltre 5.500 adozioni l’anno.
Con circa 700 volontari e 54 sedi su tutto il territorio nazionale, Balzoo garantisce oltre 21 milioni di pasti e 75mila antiparassitari a oltre 30mila cani e gatti ogni anno.
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Un po’ di informazioni sul mondo degli animali in Italia
Il boom degli animali da compagnia: i numeri di un mercato in forte espansione
Nel 2020, complice la pandemia, si è registrato un vero e proprio aumento del numero di animali da compagnia presenti in Italia. Euromonitor ha stimato 62,17 milioni di esemplari – di cui 16 milioni di cani e gatti – superando persino il rapporto di 1 a 1 tra gli animali e la popolazione residente che esisteva fino all’anno prima. Un dato che dimostra la crescente attenzione, e passione, degli italiani per il mondo degli animali.
Come spiega il rapporto Assalco-Zoomark 2021, gli animali d’affezione maggiormente presenti in Italia sono i pesci che, contando più di 29,9 milioni di esemplari, rappresentano circa la metà del totale dei pet che vivono nelle famiglie italiane. Oltre 16 milioni sono i cani e i gatti, entrambi in aumento. In diminuzione invece gli altri animali da compagnia, come uccelli ornamentali, pesci e piccoli mammiferi: Euromonitor ha calcolato 12,9 milioni di uccelli, 1,8 milioni di piccoli mammiferi e 1,4 milioni di rettili.
Anche le adozioni di cani e catti sono aumentate, come testimonia l’ENPA, che ha registrato nella fase acuta del lockdown un incremento del 15% rispetto al 2019. Lo stress causato dall’isolamento ha generato la voglia di prendersi cura di un animale in virtù del benessere che gli animali domestici generano per i proprietari.
Come riportato dai dati di Gfk, l’aumento dei “Pet Parents” si è riflesso in un aumento consistente del numero di famiglie acquirenti di alimenti per cani e gatti, che ha raggiunto 12,2 milioni : circa 1 milione di famiglie in più rispetto allo scorso anno, per lo più giovani e di condizione socio- economica medio-alta, profilo interessante in termini di capacità di spesa e orientamento verso prodotti di più alta qualità.
Quello Pet è un mercato decisamente interessante, anche in Italia, che registra numeri sorprendenti. Il valore del mercato Pet food solo nel nostro Paese è pari a 2,4 miliardi di euro nel 2021, con una crescita del 6,4% rispetto al 2020.
Oltre al cibo, anche il mercato degli accessori vola: a giugno 2021, questo segmento (che include igiene, giochi e altri accessori, ovvero guinzagli, cucce, ciotole, gabbie, voliere, acquari, tartarughiere e utensileria varia) mostra solo nella GDO un giro d’affari di oltre 75 milioni di euro e un incremento di fatturato pari al +4,1%.
L’acquisto di accessori ha registrato un +7%, e anche cura e igiene segnano una performance ottima con un +45%, parafarmacia e antiparassitari +14,5%, +40% di visite presso i veterinari durante il periodo pandemico.
Chi sono i proprietari di animali in Italia: l’identikit
Assalco ha voluto tracciare l’“identikit” del proprietario, attraverso un’indagine commissionata a Wamiz, il sito numero 1 in Europa sugli animali da compagnia. Chi è il proprietario-tipo in Italia? Donna, tra i 45 e i 54 anni, abita in un piccolo centro nel Nord-Ovest e vive in appartamento.
L’età dei proprietari è abbastanza eterogenea, ma vede un picco del 27,1% nella fascia compresa tra i 45 e i 54 anni, che nel 30,5% dei casi vivono nelle regioni del Nord-Ovest. Quasi la metà (48,8%) risiede in piccoli centri con meno di 40mila abitanti. La maggioranza dei proprietari ha un nucleo familiare composto da 2 persone (35%), più del 64% dichiara di non vivere con bambini.
Abbastanza equilibrata anche la ripartizione tra chi vive in appartamento in condominio (54,9%) e chi in villette o abitazioni indipendenti con giardino (45,1%).
I benefici degli animali sull’uomo
Tantissimi i benefici riconosciuti agli animali: alleviano lo stress e le tensioni quotidiane, mettono allegria, contribuiscono a unire la famiglia, generano amore e affetto.
Non solo. Agli animali da compagnia è attribuito un ruolo di primo piano nell’educazione e nella socialità di bambini e ragazzi: grazie a loro, i più piccoli imparano a rispettare la natura e tutti gli esseri viventi, a svolgere piccole azioni quotidiane, a responsabilizzarsi, a muoversi giocando all’aperto.
La presenza degli animali è molto apprezzata anche da chi è in smart working. Proprio il fatto di essersi abituati a lavorare accanto al proprio pet tende a generare preoccupazione in chi deve rientrare in azienda.
La percezione emerge da alcune ricerche indipendenti, tra cui ad esempio lo studio Future of Work condotto da LinkedIn, il più grande network professionale online al mondo: secondo il 47% dei professionisti italiani, che hanno partecipato a questa indagine, sarebbe preferibile adottare un modello ibrido combinando lavoro in ufficio e lavoro da casa.
Quanto costa mantenere un animale in Italia
Nella tabella è possibile vedere quanto costa mediamente mantenere un cane e un gatto e quanto spendono gli italiani.
Le spese veterinarie sostenute nell’anno precedente per i propri animali d’affezione (gatti, cani, furetti e altri piccoli animali) possono essere detratte al 19% nel modello 730 o Unico. La detrazione consiste in uno sconto Irpef, ossia una riduzione delle tasse da pagare. Per aver diritto alla detrazione si deve sostenere una spesa compresa tra 129,11 e 387,40 euro. La detrazione del 19% si calcola sulle spese veterinarie che eccedono la franchigia.
Verso il nuovo Sistema di Anagrafe Nazionale degli Animali d’Affezione
Ad oggi, ci sono solo stime sugli animali che vivono nelle famiglie italiane. Ma il dato certo è che sempre più persone sono attente al benessere e alla cura degli animali perché il loro benessere è strettamente collegato a quello dei loro pet.
Non esiste al momento la possibilità di avere dati completi su base nazionale, poiché l’attuale sistema delle Anagrafi regionali degli animali d’affezione offre solo una fotografia parziale.
L’obbligo di registrazione vige – da 30 anni, ma quasi 1 italiano su 4 non lo rispetta – solo per i cani e, sebbene anche gatti e furetti abbiano una loro anagrafe, per loro la registrazione è facoltativa. Per queste due specie, l’identificazione con microchip e la successiva iscrizione in anagrafe sono obbligatorie solo se fosse necessario acquisire il passaporto valido per l’espatrio.
Il Ministero della Salute prevede di estendere a tutte le regioni il nuovo Sistema di Anagrafe Nazionale degli Animali d’Affezione (S.I.N.A.A.F.) messo a disposizione con il supporto dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo. Il S.I.N.A.A.F. supererà i limiti delle banche dati regionali proponendo un’unica piattaforma centralizzata e integrata.
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