21 Novembre 2024
Attualità

Pizzo di Stato… Che novità

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Anna Tortora

“La lotta all’evasione non la vai a fare al piccolo commerciante a cui chiedi il pizzo di Stato”
Giorgia Meloni
Ora, lasciando perdere ogni reazione populista, non è vero che i piccoli esercenti sono spesso in difficoltà?
In uno Stato liberale (Liberale non liberal) l’economia, il mercato, dovrebbero viaggiare con il vento in poppa. Cosa che in Italia non funziona perché è lo statalismo che regna. Ragion per cui, ci si scandalizza per le parole, certamente forti, della Premier. “Pizzo di Stato”: quante volte abbiamo sentito i piccoli imprenditori lamentarsi delle troppe tasse? E quante volte il cittadino medio si lamenta dei “Servizi scadenti, nonostante le tasse che noi lavoratori paghiamo”?
Si sono rivelati non proprio infondati i timori di molti esponenti del liberalismo contemporaneo, come von Mises e Hayek, secondo i quali l’estensione delle competenze politico – statuale avrebbe generato una politicizzazione tendenzialmente totalitaria del sociale.
Il nostro è un Paese dove predomina la povertà post materialistica. Una povertà caratterizzata da una scarsa qualità della vita oltre che dalla solitudine e dalla incomunicabilità, la cui causa non è certo da ricercare nella mancanza di tasse, bensì in una realtà sociale che ci è sfuggita di mano.
Bene, io non credo neanche al caso singolo, all’esperienza dell’individuo, dell’azienda. Personalmente credo di più a una miriade di decisioni individuali, pensieri fondati su fatti (ovviamente) del contribuente, dell’imprenditore, del commerciante.
E a questo processo che si rivolge una riflessione sulle condizioni di mercato e di sviluppo economico dell’Italia. Ci si muove, certo, nell’ambito di una scelta settoriale, secondo un taglio marcatamente liberale, che tuttavia appare capace di offrire alcune condizioni stimolanti del cambiamento in atto e delle sfide che esso pone a tutti i cittadini.
La novità richiede un pensiero altro, non negligente, capace di abbandonare le catture dell’ideologia, ma anche sufficientemente vigile da non cadere in quelle del suo rovesciamento.


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.