22 Dicembre 2024
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‘Play Duett’, il teatro giocoso di Taiuti e Masiello fa scuola

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Napoli, 18 feb. – Il meglio del teatro sul palcoscenico del Sannazaro di Napoli, arriva con ‘Play Duett’, gioco virtuosistico teatrale pronto a riprodurre “pezzi da novanta” della tradizione, tinti di contemporanea ed estemporanea interpretazione.

Si parte dalla “Petrusinella” di Basile, scivolando verso i copioni di Enzo Moscato (“Ragazze sole con qualche esperienza”, “Rondò” da “Rasoi”), per poi approdare a  brani del poeta Premio Nobel Eliot, testi della “Festa di Piedigrotta” di Viviani, o lavori di Achille Campanile, Dario Iacobelli, finendo con sonetti Shakespeariani.

Il teatro è al centro con la prosa srotolata per far da palestra all’attore navigato del palcoscenico.
Si viaggia tra i vicoli di Napoli e Piedigrotta con le sue “maschere” vive e popolari, comuni, vernacolari. Pulcinella si veste e “sveste” innumerevoli volte, impersonando l’Arte alla quale viene dedicato il brano ‘Indifferentemente”.

Non sempre meritocratico, il teatro coi suoi fenomeni da “baraccone”, spesso delude l’artista che si prepara ardentemente ad omaggiare il suo fuoco sacro con essenza piena. Gli attori si avvincono ai canovacci come l’edera, con tutta la loro passione, dedicando al pubblico il meglio della propria esperienza.
Al Sannazaro Lino Musella e Tonino Taiuti bastano a se stessi, ma popolano le quinte con tante voci. Ventriloqui dell’arte, pulcinella in cerca di un barlume espressivo, pupi dal multiforme ingegno, i due artisti conquistano uno spazio gradito nella mente e nel cuore degli spettatori.

Ed è magia! Quel teatro fatto bene, preparato con movenze lente, coordinate, eleganti, fa ridere e pensare con naturalezza.

Straordinari Taiuti e Musella che quasi inconsapevolmente, con l’umiltà dei veri attori, riescono a trasportare gli spettatori nei loro voli pindarici da un testo all’altro, affascinando, catturando con un napoletano di ardita potenza e bellezza. Il gioco riesce e fa scuola al Sannazaro, stillando perle di napoletana storia nella memoria di chi applaude col sorriso stampato sul viso.

 

 


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.