Poesie all’ombra della torre
Riccardo Stellini presenta il 16 giugno il suo primo libro, “Pensieri”, ed ospita nel suo studio attori, musicisti e chef.
Giovedì 16 giugno, dalle ore 19 fino a mezzanotte, si terrà nello studio d’arte di Riccardo Stellini la serata di presentazione del libro di poesie e fotografie “Pensieri” (Edizioni Piovani).
Titolo della serata: “Poesia all’ombra della torre“, ove per torre si intende uno degli edifici più caratteristici dell’hinterland milanese, la torre TIM di Rozzano, nota a tutti per i suoi 187 metri d’altezza.
I contenuti della serata saranno un coinvolgente mix di creatività: attori professionisti (tra i quali Stefania Ristori e Alberto Bonavia)) saliranno sul palco, indossando i caratteristici abiti dell'”Atelier Regjna” di Alfred Ejlli mentre reciteranno le più emozionanti poesie della letteratura italiana e qualche pillola del libro Pensieri.
Gli ospiti saranno accompagnati e coccolati dalla cucina dello chef Domenico Santoro di “Eatafit Milano”, che fa del “su misura” la caratteristica più peculiare e curiosa della sua cucina; l’accompagnamento musicale sarà eseguito dalle sapienti mani del pianista Ettore Bove.
Uno degli obiettivi dell’evento è portare a Rozzano, quartiere conosciuto per le sue comprovate difficoltà sociali, uno spaccato di umana profondità, spiritualità urbana, arte e condivisione.
Tramite la presentazione del suo libro, Stellini vuole raccontarsi e confrontarsi pubblicamente con l’amore, la figura femminile e la solitudine, scardinandosi dal temibile brain-shaming che subisce, vista la sua professione nota a molti: modello.
Riccardo Stellini nasce a Firenze il 13 settembre 1988.
Curioso, ribelle, perfezionista, già da bambino Riccardo è affascinato dalla complessità della materia: smonta e rimonta gli oggetti e silenziosamente ne osserva i componenti. Ma nulla cattura di più la sua attenzione dello spazio profondo e dei suoi corpi celesti. Fascinazione che sembra già contenere i semi di future ricerche dentro e fuori di sé.
Cresce in un ambiente culturale vivido e dinamico. All’età di 10 anni, su consiglio del padre, inizia a praticare il gioco della pallanuoto che lo accompagnerà fino all’età di 26 anni: a 19 anni esordisce nella massima serie italiana (serie A). L’ambiente sportivo lo forma fisicamente e moralmente, e contemporaneamente lo rende sempre più sensibile e desideroso di nuove esperienze. Gli basta imbattersi casualmente nel pensiero di Paul Morand per capire qual è il primo passo da compiere: «Viaggiare è essere infedeli, siatelo senza rimorsi». Cosi, dall’età di 25 anni, ancora giovanissimo ma ormai avvolto dalla Wanderlust, compie lunghi viaggi in giro per il mondo.
Vive e lavora a New York, Londra, Cipro, Isole Canarie. In questi anni entra spesso in contatto con pittori, musicisti ed eclettici fotografi, che ritraendolo nella sua spontaneità, gli fanno notare un certa disinvoltura nel posare e recitare di fronte alla macchina fotografica. Affascinato dalla sensazione di poter esprimersi con e tramite il corpo, una volta rientrato in Italia, muove i primi passi nel mondo della moda, seguito da una storica agenzia di Firenze, la Esprit Management, con il desiderio di iniziare una carriera, nel ruolo di modello, che avrà maggiore sviluppo una volta trasferitosi a Milano, collaborando con grandi marchi quali, ad esempio, MC Donald, Kymco, Mediaset, Mercedes.
Gli anni passati a familiarizzare con tutti i ruoli del set lo spingono a confrontarsi finalmente con la propria creatività. Così in un’estate solitaria, all’età di 28 anni, prepara il suo primo progetto artistico, “Nuova natura contemporanea“, usando diversi materiali: legno, metalli e stoffe in un primo momento, polistirolo vetro e Perspex in seguito.
Riccardo intuisce come l’essenziale non è mai regressione o impoverimento, ma gioiosa emersione di un’intima bellezza, primitiva ma meravigliosamente complessa. Inizia così a dialogare con il mondo dell’arte, passando dalla pittura fino ad arrivare alla fotografia e alla poesia, con il quale vince nel 2021 l’attestato di merito del concorso “Michelangelo Buonarroti” grazie al suo libro dal titolo “Pensieri” (Mondadori).
Nei primi anni di ricerca artistica, espone alcune delle sue opere in mostre collettive e personali a Firenze: Galleria Biagiotti, Casa di Dante, Giardino Buonamici e Limonaia di Villa Strozzi le più significative. Apre a Milano uno studio d’arte dove vive e lavora, espone e organizza eventi e workshop gratuiti, convinto che l’arte possa esistere solo tramite la condivisione di un momento catartico.
Profondamente empatico, dotato di un grande bagaglio immaginativo, e assetato di conoscenza, cerca costantemente ispirazione e condivisione.
Egocentrico ed ambizioso, Riccardo non si dedica a un’idea o un progetto se non li reputa folli.
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