Pompei, una storia proibita. Amore e morte all’ombra del Vesuvio
Grande successo e pubblico delle occasioni importanti per la presentazione del nuovo libro di Annamaria Ghedina, Pompei, una storia proibita. Amore e Morte all’ombra del Vesuvio, DeNigris Editore, che si è tenuta, nell’ambito del Campania Libri Festival, al Palazzo Reale, nella Sala Cristallo. Ha moderato il giornalista Antonio D’Addio, docente di Latino e Greco, che ha scritto anche la prefazione, sono intervenuti l’editore Armando De Nigris, Nino Daniele, già Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, ex sindaco di Ercolano, stimato uomo di cultura, che ha curato l’introduzione del libro, e la brava attrice Tiziana De Giacomo, che ha letto alcuni brani con trasporto e partecipazione catturando l’attenzione dei presenti. Il testo racconta di una bella e avvincente storia d’amore tra una prostituta e un comandante militare, amico dell’imperatore Tito Flavio Vespasiano, ambientata a Pompei, nel primo secolo d. C. L’autrice, Anna Maria Ghedina, è riuscita in un’impresa molto ardua, quella di costruire una vicenda appassionante da una semplice e generica iscrizione trovata incisa all’ingresso della Casa dei Vettii, ubicata nel Parco Archeologico di Pompei, di proprietà dei liberti Aulus Vettius Restitutus e Aulus Vettius Conviva, divenuti ricchi grazie al commercio. La protagonista femminile è una giovane greca, Eutychis, proveniente da Lesbo, minuta, bionda, appassionata di versi e citazioni dei maggiori poeti del tempo, che viene rapita da rozzi militari e portata, insieme a tante altre ragazze, a Roma, al Palazzo Imperiale, per esercitare la professione di schiava, una puttana, che si faceva pagare solo due assi e che esercitava nella Casa dei Vettii, mentre il protagonista maschile è il Tribunus Manlius Decio Rutilius, amico fidato dell’imperatore Vespasiano, forte, romantico, che si innamora, a prima vista, della dolce e ingenua Eutychis, un vero e proprio colpo di fulmine con un epilogo drammatico. Sullo sfondo le campagne militari per conquistare nuovi territori e la routine quotidiana di qualche millennio fa. La nostra autrice racconta usi, abitudini, tradizioni, divertimenti, banchetti, feste, la vita scabrosa delle Terme e quella rigida e disciplinata dei Castra, si inerpica nel difficile e rischioso mondo della prostituzione, rivela aspetti a volte sconosciuti e accende i riflettori sulla vita intima, sui segreti, sui vizi e sulle perversioni del genere umano. Il raggio d’azione va dal 78 d.C. fino all’eruzione del Vesuvio del 79, una tragedia che venne descritta, mirabilmente, da Plinio il Giovane, in due lettere indirizzate allo storico Tacito. Tra i presenti i giornalisti Maresa Galli, Alberto Alovisi, Luigi Ventriglia, Idalba Russo, Maria Consiglia Izzo, Enrico Deuringer, Manuela De Rosa, le autrici Gaia Zucchi, Annalisa De Gregorio, Mariantonia Iannantuoni, Maria Gargotta, Yvonne Carbonaro, e ancora, Tamara Torre, Gerry Danesi, Ugo Loparco, Gennaro D’Aria e tanti altri. Foto di Giuseppe Moggia.
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