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Positano Teatro Festival, l’inaugurazione con il Premio Annibale Ruccello. Tributo a Nino D’Angelo con scultura del Maestro Domenico Sepe

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Si continua a celebrare il valore artistico al Positano Teatro Festival, con serata inaugurale e premio a Nino D’Angelo. Ad assegnare questa sera alle 20.30, il celebre ‘Premio Annibale Ruccello’, sarà lo scultore Domenico Sepe. L’artista ha modellato per l’occasione una raffigurazione della scia dell’Arte che investe il talento di chi è abituato a donare emozione al grande pubblico.

La serata omaggio dedicata al cantautore partenopeo, sarà seguita nella sua diciannovesima edizione da un concerto a sei voci, con accompagnamento musicale di Vittorio Cataldi alla fisarmonica e piano, Massimo Gargiulo al piano, Luigi Fiscale al basso, Antonio Romano alla batteria e Carmine Marino alle percussioni. Antonella Morea, Chiara Di Girolamo, Francesca Marini, Ida Rendano, Patrizia Spinosi e Mena Steffen daranno lustro in musica al poeta dei vicoli e del mare di Napoli. Canteranno rispettivamente ‘A Terra Nera’, ‘O schiavo e ‘o rre’, E io te credo’, ‘Marì’, ‘Bella’ e ‘Mentecuore’, brani riconosciuti anche all’estero.

Il cantautore 65enne è legato a doppio filo sia al mondo della canzone che del teatro. Nel corso della sua carriera ha infatti portato sulle tavole del palcoscenico la formula del teatro-canzone, fino ad ottenere la direzione del Trianon Viviani di Napoli, Teatro del popolo, allestendo cartelloni con artisti del territorio, proprio per valorizzare il patrimonio culturale campano con i suoi istinti ed obiettivi.

D’Angelo risente nella sua musica di passaggi e scorci di diverse etnie e manifestazioni artistiche. E’ figlio della Napoli metropolitana che ascolta ed accoglie. Grazie a questa propensione l’ex ragazzo dal caschetto biondo vissuto tra cinema ed album ha cambiato più volte rotta nel corso della sua carriera; è arrivato nelle top ten degli album più venduti, ha partecipato a Sanremo e ha girato il mondo esordendo nel 1986 all’Olympia. Ex scugnizzo dei quartieri, come ama definirsi, ha visto la sua carriera decollare grazie alla capacità di essere teatro vivente. D’Angelo comunica con la gestualità, scrive parole che sembrano dettategli in un transfert “daimonico” ed è deus ex machina della sua stessa evoluzione. Naturalmente i suoi voli pindarici vengono raccolti in un libro, ‘Il poeta che non sa parlare’, in cui Gaetano (in arte Nino), mette a nudo tutte le sue consapevolezze. Ha pertanto scritto, cantato, recitato, vinto un David di Donatello ed addirittura condotto, arrivando a meritarsi questo premio come artista a tutto tondo.

Per questo il Maestro Domenico Sepe donerà alla città di Positano un’opera che racchiude tutto il senso e la delicatezza dell’arte e della maschera dell’artista. La serata del Positano Teatro Festival proseguirà con il talk show di Gianni Simioli. In un salotto sotto le stelle Nino D’Angelo si racconterà senza filtri, spronato dal guitto ardito di Simioli.


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.