21 Novembre 2024
Attualità

‘Premio Cardinale Crescenzio Sepe’, luci accese su economia, sport e salute nell’epoca Covid

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Napoli, 18 ott. – Nona edizione del ‘Premio Cardinale Crescenzio Sepe’, organizzato a Napoli presso il Centro Congressi della Federico II. L’evento promosso il 17 ottobre dal Movimento Cristiano Lavoratori, vicino al traguardo dei suoi 50 anni di attività, vuole celebrare figure professionali campane che hanno messo in risalto il valore di Napoli e della Campania.

Luci accese per l’occasione sul Convegno in materia di economia, sport e salute in tempo di Covid. Il confronto sui cambiamenti determinati in Italia dalla pandemia, ha visto relatori del calibro di Mario Turco, sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri con delega a programmazione economica e investimenti; Ettore Rosato, vicepresidente della Camera dei Deputati; Fabrizia Pecorella, direttore del dipartimento politiche fiscali del Mef; Vito Cozzoli, presidente di Sport e Salute S.p.a.; Pierpio Cerfogli, vicedirettore Bper Banca; Cosimo Sibilia, vicepresidente della FIgc e Vito Grassi, presidente dell’Unione Industriali di Napoli.

In presenza del Cardinale Crescenzio Sepe, i relatori introdotti da Massimo Milone, direttore di RaiVaticano, hanno partecipato a riflessioni legati al mondo del lavoro e dell’economia, dopo la diffusione del Coronavirus.

L’On. Ettore Rosato ha ribadito: Tutela e congruità economico, sportiva e salutare, con le misure europee nell’ottica della possibilità di uno sviluppo tutto italiano in epoca Covid, sono indispensabili. Stiamo attraversando un periodo complicato che inciderà sul nostro futuro. Il Covid è un fatto che cambia ed entra profondamente nelle vite delle persone. Ci vuole forte consapevolezza che bisogna lavorare insieme. Non si può fare un blocco economico del Paese. La capacità di spesa dell’Italia è nota per non esserci e abbiamo il dovere di stare attenti su come vengono spesi i fondi di cui ora disponiamo. Dobbiamo ammettere che se abbiamo aggirato tanti ostacoli, il merito è dell’intervento del volontariato, che è riuscito ancora una volta a dimostrare il valore dell’aiuto italiano, dove il sistema Paese da solo non sarebbe arrivato”.

La politica, interrogata insieme alle strutture dell’economia, risponde in merito alla programmazione economica del futuro, sollecitata nelle domande scaturite dall’ultima enciclica papale ‘Popoli tutti’, incentrata sul senso di collaborazione e coralità, come sottolineato dal Movimento Cristiano Lavoratori e dallo stesso Cardinale Sepe.

“La Chiesa in questo territorio è stata una porta aperta per dare risposte a un nuovo senso di vita emerso dopo la pandemia – sottolinea il Cardinale l’interesse nazionale sia quello di invertire la rotta attuale, rimettendo il Paese in sesto, con il bene comune al centro delle iniziative del Governo. Cerchiamo di incarnare la nostra vita per dare una risposta cristiana a quanto accade. Il Movimento Cristiani Lavoratori anticipa questo ideale, parlando oggi di una società fondata sulla dignità della persona umana, da tutelare. Se oggi ci troviamo a combattere – aggiunge Sua Eminenza – è perché non sempre si riesce ad agire in nome del bene comune”.

Un monito forte e chiaro, lanciato da Crescenzio Sepe alle istituzioni, prima delle premiazioni che recano il suo nome. La scultura realizzata dall’artista Domenico Sepe, è stata così consegnata a diverse personalità del mondo delle istituzioni e della cultura.

Tra i premiati grandi nomi di spicco quali il Ministro Gaetano Manfredi, il giornalista Franco Di Mare, gli artisti Gigi D’Alessio e Marisa Laurito, il presidente dell’Anfia Paolo Sudieri.

Gaetano Manfredi, ex Rettore della Federico II di Napoli ed ora Ministro dell’Università e della ricerca, pone l’accento sui tempi duri che stiamo vivendo e che ci chiamano alla resilienza: “I momenti di sofferenza sono momenti di rigenerazione. Dobbiamo pensare di dare risposta ai bisogni immediati. I problemi che stiamo vivendo, non dipendono dalla pandemia, ma dalla nostra incapacità a gestire le cose. Abbiamo la necessità di guardare oltre e mai come adesso i valori cristiani ci danno la capacità di affrontare questo momento complesso”.

Gli fa eco Franco Di Mare, direttore di Rai3: “Non so se merito questo premio, perché faccio semplicemente il mio lavoro, ma probabilmente fare il proprio lavoro in un momento di emergenza, oggi è un grande atto di resistenza e testimonianza. La ricchezza di Napoli è quella di essere una cornucopia unita al mondo. Se c’è una parola che ci viaggia accanto, questa parola è resilienza. Napoli è la capitale mondiale della resilienza perché facciamo a cazzotti con lo stigma che ci travolge. Sant’Agostino scriveva…Sono tempi cattivi, dicono gli uomini. Si comportino bene e i tempi diventeranno migliori, perché i tempi siamo noi”.

L’artista Gigi D’Alessio colta l’occasione della premiazione, perora la causa dei tanti artisti del mondo dello spettacolo che meritano assistenza economica ed ascolto dalle istituzioni, come non mai: “Sono onorato del premio perché lo ricevo da vivo e nella mia città, dopo 28 anni di carriera. Però vorrei farvi capire che dietro un artista come me che ha per fortuna ottenuto la fama e riesce ad attraversare questo momento storico con un po’ più di serenità, ci sono tante famiglie che contribuiscono a rendere tale il suo lavoro e a cui in 28 anni ho dato indirettamente lavoro…come me tanti altri colleghi. Mi rendo conto che questi professionisti dello spettacolo sono gli ‘invisibili’ a cui lo Stato purtroppo non ha pensato, ma deve pensare. Noi artisti siamo delle aziende autonome perché investiamo su noi stessi, coinvolgendo in uno spettacolo o in un concerto, tante maestranze. Quando ci muoviamo diamo moltissimo lavoro e purtroppo oggi siamo impossibilitati nel tornare a farlo. In questo dibattito mi permetto di dire che purtroppo ci son due Italie, come esistono due Europe. Abbiamo bisogno tutti della stessa tutela economica. Tanti anni fa scrissi una canzone, ‘Non mollare mai’, attualissimo e rivolto a tutti”.

 

 

 


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.