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Prima serata sanremese, il Festival di Amadeus godereccio e televisivo

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Sanremo, 4 feb. – Fiorello “battezza” letteralmente il 70esimo Festival della canzone italiana. Lo fa con tanto di tonaca talare. L’amico del conduttore, come ama definirsi, dá così la sua benedizione ad Amadeus che spunta in cima alle scale dell’Ariston e accende con schiocco di dita le luci del palcoscenico.

Spettacolare la Fontana di luci della scenografia!

Esordiscono i giovani prima dell’arrivo di Tiziano Ferro che omaggia il compleanno del Festival intonando ‘Volare’. La canzone simbolo di Sanremo corona il senso di questa kermesse.

Diletta Leotta ci tiene a fare il suo ingresso specificando di essere laureata in giurisprudenza. Di giallo vestita introduce i primi cantanti: Irene Grandi e Marco Masini. I due artisti non volano troppo alto. Le canzoni restano un classico nelle loro corde.

Chi stupisce è invece Rita Pavone. La sua grinta graffia e il pubblico la ricompensa con applausi scroscianti. Rita la zanzara ronza intorno al Festival con fare rock. Achille Lauro si presenta nel look come il moderno Renato Zero, in tutina glitterata. L’espediente non serve però a celare qualche stonatura di troppo.

Rula Jebreal è la seconda donna a solcare le gradinate del Festival. La nota giornalista dichiara: “Le scale più belle che ho sceso sono state quelle dell’Italia. Stasera facciamo parlare la musica, facciamo parlare il cuore, cercando di fare un passo in avanti”.

La sua propensione all’intrattenimento è palese. Non si può non lodarla.

Amadeus lancia un’occhiata a Piazza Colombo dove si esibiranno grandi artisti ospiti del Festival.

Canta con dolcezza Diodato. La sua è proprio una canzone sanremese: melodica, ma innovativa con un ritornello che “fa rumore”.

Le Vibrazioni ci spiegano dove fosse l’apertura alla diversità. Ci pensano loro a spiegare la gioia dove è, facendo danzare il linguaggio dei segni.

Amadeus sferra il primo colpo con i super ospiti Albano e Romina. La coppia torna dopo 33 anni dal brano ‘Nostalgia Canaglia’ introdotta da Romina Jr. che allora era nel ventre di mamma Romina quando presentó la sua canzone all’Ariston.

Romina Jr. definisce i suoi genitori ‘pop’ e scatta l’ovazione del pubblico che li ama.

Un medley soddisfa il desiderio dei nostalgici. Ma la vera chicca è data dal brano ‘Felicità’. L’Ariston diventa godereccio come davanti ad un bicchiere di vino con un panino.

A distanza di 25 anni la coppia ritorna con un inedito annunciato e scritto da Cristiano Malgioglio e Romina Power su musica di Albano.

La canzone ‘Raccogli l’attimo’ sa di arabesque e palesa lievi allusioni al ritrovarsi di una coppia che faceva invidia al mondo. La sua esibizione è un colpo al cuore.

La Leotta prova a parlare di tempo e sgambetti che fanno paura a tutti. Tenta di farsi invecchiare da una app per elogiare la bellezza diversa della nonna. Ogni giorno è un regalo, dice di non aver paura del suo passaggio, ma cade nella retorica.

Rula sfoglia il libro delle parole nere e bianche per parlare di vittime di violenza sessuale. “Noi donne non siamo mai innocenti…ce la siamo cercata”. La Cura di Franco Battiato si insinua nel monologo e lo supporta. La giornalista parla di favole sfortunate per stupro. Celebra le parole di dolore credendo fortemente in esse. In Italia 3.150.000 donne hanno subito abusi. Sei donne sono state uccise solo la scorsa settimana.

Sul report ‘La donna cannone’ offese il posto alla vicenda narrata della madre di Rula. Nadia, così si chiamava, si suicidó dandosi fuoco perché fu stuprata per ben due volte.

Sally di Vasco Rossi diventa il grido musicale contro il sopruso silente. “Domani chiedete pure come era vestita la Jebreal: ma nessuno deve più chiedere come era vestita una donna quando è stata stuprata”.

Intanto Elodie, un’altra donna, fa il suo ingresso con ‘Andromeda’. La scelta non è casuale!

Andromeda è il simbolo della donna incatenata alla roccia, che cerca di liberarsi.

Il cinema di Muccino compare all’Ariston. ‘I migliori anni’ vedono a colloquio gli adolescenti Favino, Santamaria, Ramazzotti, Rossi Stuart e Marrone, con gli adulti Pierfrancesco, Claudio, Micaela, Kim ed Emma.

Il tempo ed i sogni non hanno età. Questo il senso del tutto.

Poi è la volta delle esibizioni canore di Bugo e Morgan con   “Sincero”; Alberto Urso con “Il sole ad est”, Riki   con la canzone “Lo sappiamo entrambi” e Raphael Gualazzi con ‘Carioca’.

 Il Festival omaggia le donne, mentre Amadeus cerca di scrollarsi il polverone che è starai alzato in questi giorni.

Rula riabilita il conduttore e dona alla prima serata una dignità importante.


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.