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Primavera in ritardo, cosa sta accadendo?

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Napoli, 7 mag. – Pioggia e freddo invernale fino a metà maggio. L’insolito bollettino meteo lascia interdetti gli italiani che speravano di stravolgere abitudini e guardaroba.

L’evento non si ripeteva da 62 anni e la causa è da imputare ad un’ondata di freddo artico che già il 5 maggio del 1957 coinvolse la nostra penisola. Oltre ai disagi per città ed abitanti, la psicologia si adegua alla mentalità da cappotto, protratta ancora per un po’.

Tutta colpa dell’inversione della circolazione polare che col suo vortice in bassa pressione sull’Artico, si sta muovendo da Ovest ad Est. Un andamento atlantico che sta condizionando l’intero clima europeo.

Cosa accade nello specifico? Ci troviamo di fronte ad un’inversione del circolo d’aria mite, bloccato da correnti artiche, pronte ad irrompere sul Mediterraneo. Se al sud fa freddino, l’Italia centro settentrionale riabbraccia l’inverno, con temperature inferiori ai 15 gradi.

Valori precipitati dunque di 7-8 gradi in molte città italiane, con rovesci e temporali annessi, seguiti da grandinate. Al Sud il sole apparirà ad intermittenza, come palesa il sito 3B Meteo, con un calo massimo delle temperature fino a 13 gradi.

La primavera sfalsata già dal 2007, sta condizionando umori, fioriture ed agricolture, situazione che a quanto pare, caratterizza il final warming, l’atto finale della fredda stagione.

 


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.