Risparmio energetico, Telese Terme dice no alle luminarie di Natale
Una iniziativa che merita apprezzamento quella del Comune di Telese Terme, dove, di concerto con la Pro Loco e le associazioni, è stato deciso di rinunciare per quest’anno alle luminarie natalizie.
“La crisi energetica e il particolare periodo attraversato dalle pubbliche amministrazioni hanno suggerito il ricorso a forme diverse di abbellimento che contribuiscano a creare l’atmosfera natalizia ma con un aggravio minore in termini di costi”, si legge nella nota diffusa dall’ufficio stampa del comune sannita.
Una decisione che sembra rimarcare proprio le polemiche scoppiate in Campania tra i sindaci dei capoluoghi, in particolare quelli di Avellino e Benevento, dopo che a Salerno sono stati destinati circa 2 milioni di fondi regionali per il tradizionale appuntamento con Luci d’Artista. “Speriamo che il presidente Vincenzo De Luca, del quale conosciamo la sensibilità, dopo aver finanziato cospicuamente Luci d’Artista a Salerno, si ricordi anche di Benevento. Senza un adeguato contributo non riusciremo ad accendere nemmeno l’albero, figurarsi le luci” aveva dichiarato Clemente Mastella qualche giorno fa.
Ma la querelle riguarda un po’ tutto il Paese. Da una parte i sindaci irremovibili e convinti che la magia del Natale non sia la stessa senza le luci colorate, dall’altra tutti coloro che credono che tra installazioni e consumi si sprechino fondi che, in un momento di grave crisi energetica ed economica, potrebbero essere utilizzati a beneficio della collettività e, in modo particolare, delle famiglie meno abbienti.
A Forlì è il Pd che si interroga “sull’enormità della cifra” investita per le luminarie. “Un totale di 550mila euro che di questi tempi, con la paura che il Covid torni a mordere costringendo a nuove chiusure, probabilmente avrebbero potuto trovare allocazione più utile e rispondente a bisogni oggettivi dei cittadini forlivesi” ha affermato Daniele Valbonesi, segretario territoriale del Pd forlivese.
Polemica più o meno simile quella scoppiata a Desenzano del Garda ma anche a Napoli, dove il consigliere della V Municipalità (Arenella-Vomero) ed ex vicesindaco della città metropolitana Salvatore Pace, commentando la cifra di 1,5 milioni di euro che verrà divisa per le luci di Natale in parti uguali (150mila euro) per ciascuna delle 10 Municipalità della città, ha detto: “Mentre la crisi energetica impone ai Comuni di limitare i riscaldamenti domestici e degli uffici pubblici, di limitare l’illuminazione urbana, di investire su onerosi riconversioni strutturali per risparmiare energia, il Comune di Napoli brucia un milione e mezzo per un mese di “festa, farina e forca”.
Bisognerà vedere, adesso, come reagiranno i cittadini di Telese Terme dopo l’annuncio del sindaco, il quale, però, ha già precisato che fondi che erano previsti per le luminarie saranno destinati ad altre attività per la comunità. “A breve sarà stilato un programma natalizio di eventi di concerto con la Pro Loco – ha aggiunto il sindaco Giovanni Caporaso -, con l’auspicio che anche questo Natale possa dare un po’ di ossigeno alle attività commerciali”.
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