Ritorna il Napoli. Si riprende il campionato e lancia un chiaro segnale alle inseguitrici
di Luca Muratgia.
Il Napoli riprende le sembianze della squadra schiacciasassi che conoscevamo prima della sosta e sbanca Marassi con una prova di grande autorevolezza e maturitĆ . I partenopei erano chiamati ad una reazione che appariva particolarmente complicata a seguito dello scivolone di mercoledƬ contro lāInter a San Siro soprattutto perchĆ© si trattava della prima sconfitta in campionato e i giocatori, lāallenatore e lāambiente in generale si trovavano al cospetto di una situazione nuova che mai dallāinizio del campionato era stata sperimentata. Inoltre lāincontro contro la Sampdoria risultava, alla vigilia, una sfida complessa e difficile per una molteplicitĆ di motivazioni. In primo luogo, i risultati delle dirette inseguitrici della scorsa giornata nonchĆ© la vittoria della Juventus nellāanticipo allo Stadium contro lāUdinese, avevamo pressochĆ© dimezzato i punti di distacco tanto da passare dal +8 sul Milan alla ripresa del campionato al +4 di ieri sera proprio sui bianconeri reduci da otto vittorie di seguito. Inoltre proprio la prestazione sotto tono degli uomini di Spalletti di mercoledƬ scorso, lasciava presagire una condizione psico fisica non allāaltezza e che avrebbe potuto ingenerare particolari complicazioni anche contro avversari piĆ¹ abbordabili, almeno sulla carta. Va considerato, altresƬ, che gli azzurri si trovavano ad affrontare un avversario particolarmente ostico, reduce da una significativa vittoria a Sassuolo e desiderosi di confermarsi soprattutto per alimentare le proprie speranze in chiave salvezza. Infine cāĆØ da ricordare la morte di un campione assoluto come Gianluca Vialli, un calciatore che ha scritto la storia del nostro calcio e che proprio a Genova era riuscito nellāimpresa di vincere un campionato 32 anni fa e tutto lāambiente doriano pareva desideroso di tributare al campione di Cremona il giusto e doveroso tributo. Insomma il Napoli aveva tutto da perdere da questa sfida e Spalletti ne era pienamente consapevole tanto da adoperare tutta la sua esperienza per conferire la giusta tranquillitĆ ai giocatori.
La partita ĆØ stata disputata col piglio della grande squadra, controllando il gioco a 360 se si eccettua la fase iniziale della partita. Proprio lāinizio del match infatti, si presenta particolarmente turbolento, dopo pochi minuti il Napoli beneficia di un calcio di rigore per un fallo (dubbio) su Anguissa richiamato dal VAR, ma Politano si fa deviare da Audero sul palo il pallone del possibile 0-1, la partita si presenta equilibrata con la Samp che approfitta di qualche pallone perso banalmente in uscita per rendersi pericolosa. Poi ci pensa Osimhen che vero rapace dellāarea di rigore si avventa ferocemente su una pennellata fornita da Mario Rui firmando la decima rete in questo campionato ed indirizzando la partita. Ad indirizzarla poi in maniera probabilmente definitiva ci pensa il centrocampista blucerchiato Rincon autore di un fallaccio clamoroso proprio sul nigeriano lanciato a rete e meritando il rosso diretto. Nel secondo tempo, i partenopei, in vantaggio di una rete e di in uomo, si limitano a gestire la partita a proprio piacimento; se proprio un appunto si vuole muovere, ĆØ la scarsa cattiveria e determinazione nella capacitĆ di concludere in rete il monumentale volume di gioco creato permettendo cosƬ alla Samp di restare in partita piĆ¹ del dovuto. A chiudere la partita ci pensa allā82 il subentrato Elmas per un rigore concesso (attraverso rivisitazione al VAR) per un fallo di manoĀ evidente di Vieira. Il Napoli con questa vittoria, complice anche lāinsperato pareggio della Roma a San Siro contro i rossoneri, diventa campione dāinverno con due giornate dāanticipo.
Non cāĆØ neanche il tempo di esultare e gioire per i tre punti preziosi conquistati contro i blucerchiati, che giĆ si pensa a venerdƬ 13 gennaio, dove in un Maradona che giĆ si prevede sold out, andrĆ in scena la madre di tutte le partite, con un Napoli Juventus che puĆ² tranquillamente identificarsi come il match che puĆ² valere una stagione.
La partita ĆØ stata disputata col piglio della grande squadra, controllando il gioco a 360 se si eccettua la fase iniziale della partita. Proprio lāinizio del match infatti, si presenta particolarmente turbolento, dopo pochi minuti il Napoli beneficia di un calcio di rigore per un fallo (dubbio) su Anguissa richiamato dal VAR, ma Politano si fa deviare da Audero sul palo il pallone del possibile 0-1, la partita si presenta equilibrata con la Samp che approfitta di qualche pallone perso banalmente in uscita per rendersi pericolosa. Poi ci pensa Osimhen che vero rapace dellāarea di rigore si avventa ferocemente su una pennellata fornita da Mario Rui firmando la decima rete in questo campionato ed indirizzando la partita. Ad indirizzarla poi in maniera probabilmente definitiva ci pensa il centrocampista blucerchiato Rincon autore di un fallaccio clamoroso proprio sul nigeriano lanciato a rete e meritando il rosso diretto. Nel secondo tempo, i partenopei, in vantaggio di una rete e di in uomo, si limitano a gestire la partita a proprio piacimento; se proprio un appunto si vuole muovere, ĆØ la scarsa cattiveria e determinazione nella capacitĆ di concludere in rete il monumentale volume di gioco creato permettendo cosƬ alla Samp di restare in partita piĆ¹ del dovuto. A chiudere la partita ci pensa allā82 il subentrato Elmas per un rigore concesso (attraverso rivisitazione al VAR) per un fallo di manoĀ evidente di Vieira. Il Napoli con questa vittoria, complice anche lāinsperato pareggio della Roma a San Siro contro i rossoneri, diventa campione dāinverno con due giornate dāanticipo.
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