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Russia, caso Ariston. Siamo uomini o caporali?

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Anna Tortora

L’ambasciatore russo in Italia, convocato alla Farnesina sul caso del trasferimento a Gazprom della gestione della filiale dell’Ariston a San Pietroburgo, scarica ogni responsabilità sul nostro Paese: “Le autorità italiane hanno sacrificato i veri interessi nazionali”
“Ma fatemi capire… Il governo italiano è stato ed è in prima linea nel promuovere le sanzioni Ue contro la Russia, ha fornito e continua a fornire all’Ucraina armi e munizioni “fino alla vittoria finale”, partecipa attivamente alle esercitazioni NATO in funzione anti-russa e poi si meraviglia se Mosca adotta misure di ritorsione economica nei nostri confronti. Ma… insomma siamo uomini o caporali? Per che cosa protestiamo? Un po’ di coerenza, per favore. Assumiamoci le conseguenze delle nostre scelte. Mi pare poi illusorio (per non dire altro) chiedere aiuto a Bruxelles, la capitale europea (tra UE e NATO) più antirussa del momento…” 𝐃𝐨𝐦𝐞𝐧𝐢𝐜𝐨 𝐕𝐞𝐜𝐜𝐡𝐢𝐨𝐧𝐢 , storico e già ambasciatore d’Italia
Diciamo che la risposta italiana è stata alquanto approssimativa. Ed ecco i risultati.
O ci aspettavamo ricchezza e benefici?


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.